PER QUESTA INTERESSANTE E ...SAPORITA INIZIATIVA, HO UN'OCCASIONE PARTICOLARE PER PRESENTARE UN PIATTO GUSTOSO E DAL SAPORE DI MARE...
MA ANDIAMO PER ORDINE....
UNA BELLA TRADIZIONE DEL QUARTIERE MARINO DI ROMA: OSTIA LIDO
Ostia,
Borghetto dei Pescatori: la 'sagra della tellina' ha festeggiato 50
anni
...prima di andare ai fornelli....
Allo
storico Borghetto 4 giorni dedicati al mollusco
Giovedì
29, venerdì 30, sabato 31 agosto e domenica I settembre
sono i giorni che ogni anno vengono dedicati nel Municipio di Ostia,
quartiere di Roma, sul mare, alla festa culinaria più attesa del
litorale romano: la Sagra della Tellina. La manifestazione è ricca
di intrattenimenti, incontri con i pescatori e soprattutto di
golosissimi spaghetti con le telline.
Circa
12 quintali di pasta conditi con olio, aglio, peperoncino e 10
quintali di telline
rigorosamente provenienti dal litorale romano, aspettano ritualmente
di essere distribuiti dalle 13 fino a sera. Quest’anno come non
succedeva da tempo il mare ha infatti regalato tanto prodotto locale.
Al Borghetto dei Pescatori padelle pronte per le telline
Chi
abita nello storico Borghetto dei Pescatori, nel cuore di Ostia,
giura che l’odore degli spaghetti arriva fino al mare e oltre.
il
gas, sotto le padelle giganti, si accende solitamente molto
presto per la preparazione del piatto tipico e quest'anno
soprattutto per festeggiare il cinquantesimo anniversario della
sagra della tellina. Questo prelibato piatto che, mare
permettendo, viene celebrato ogni anno in questo angolo di
litorale, si gusta in questo periodo d fine estate: un vero e
proprio rito per tutti i residenti e non solo.
Il mare quando dona una quantità di
telline significa che le condizioni delle acque stanno migliorando.
Il mollusco infatti si trova solo dove l’acqua è pulita e l’idea
che la tellina sia tornata sul litorale di Ostia è il miglior
incentivo alla pesca
Quest'anno, in occasione del mezzo
secolo di storia, gli spaghetti sono stati cucinati da cuochi
professionisti che hanno affiancato i cuochi tradizionali del
Borghetto
dei pescatori. Presenti
anche chef dell’Aic , associazione celiaci, che hanno preparato
piatti senza glutine.
Poi
balli e intrattenimento per grandi e piccini anche con musica
latinoamericana e imperdibile, domenica pomeriggio alle 16, la
suggestiva processione di barche dei pescatori con la Madonna Stella
Maris, loro protettrice. Le imbarcazioni, compresa quella piccola con
i bambini della scuola velica della Lega Navale, hanno accompagnato
la Madonna dal canale dei pescatori fino al Pontile di Ostia da dove
hanno gettato la corona di fiori. Un rito con il quale si celebra il
tradizionale «Matrimonio con il Mare», un’antica cerimonia
religiosa attraverso la quale i marinai cercano di propiziarsi la
benevolenza del mare attraverso un matrimonio simbolico tra il
pescatore e la Madonna. Lo sposalizio del mare nasce da
un’antica leggenda che narra la
vicenda accaduta nel 1445 quando Pietro Barbo, Vescovo di Cervia, fu
sorpreso da una terribile tempesta in mare al suo ritorno da Venezia:
per placarla diede in pegno alle acque l’anello pastorale salvando
così se stesso e l’equipaggio. Da allora la tradizione viene
rispettata ed ogni anno si rinnova la benedizione delle acque ed il
matrimonio con il mare.
L'AMBIENTE
Il
litorale romano è un tratto di costa ancora ricco di
biodiversità, con una vegetazione costiera che si è conservata in
larga parte e numerose comunità di pescatori che praticano ancora la
piccola pesca costiera e ancora alcune tradizioni locali
come la pesca della tellina.
IL
MOLLUSCO
La
tellina (Donax trunculus L. si trova comunemente sulle
coste italiane ovunque ci siano fondali sabbiosi ma, nella zona da
Passoscuro a Capo d'Anzio, parte della quale nella Riserva Naturale
del Litorale Romano, la pesca è sempre stata abbondante e rinomata
fin dai tempi romani, PER qualità e finezza della sabbia. Lo
confermano documenti del '500 dove si parla di cessione dei terreni
destinati a tale attività: "ai 18 di aprile del 1595 Andrea
Cesi vendette a favore del cardinale Girolamo di Ciriaco e di
Asdrubale fratelli Mattei, la peschiera delle telline esistente sulla
spiaggia del mare del casale di Corteccia e Cesolina o Villa, per
scudi 2000".
Recentemente da Minturno, nei pressi di Latina, le comunità di pescatori si sono spostati stagionalmente per pescare lungo la dove sfociano il Tevere e l'Arrone, fermandosi dove la pesca era più propizia e costruendo delle capanne sulla spiaggia per ripararsi.
Recentemente da Minturno, nei pressi di Latina, le comunità di pescatori si sono spostati stagionalmente per pescare lungo la dove sfociano il Tevere e l'Arrone, fermandosi dove la pesca era più propizia e costruendo delle capanne sulla spiaggia per ripararsi.
Erano nomadi del mare, si fermavano ogni
stagione in un punto della costa e, dove si fermavano, costruivano
capanne che riutilizzavano anche negli anni successivi. Non pescavano
solo telline ma anche altre specie che trovavano sotto costa. Quando
questi gruppi di pescatori decisero, alla fine degli anni '50, di
fermarsi stanzialmente nei luoghi di pesca, comparvero i primi
villaggi dei pescatori fatti in muratura, costruiti dove un tempo
sorgevano le capanne di legno. E' possibile ancora oggi osservare
questi primi nuclei di insediamento a Fregene, a Ostia e in altre
località lungo le poche decine di chilometri di questo
litorale.Questo
mollusco è ormai
ricercato, nella forma bivalve più dolce e delicato di altri
molluschi, più piccola e dal gusto inconfondibile, tanto che va
condita poco per rispettarne le delicate qualità.
Oggi
la gastronomia anche casalinga ne ha fatto un simbolo dedicandole il
piatto più famoso: spaghetti con le telline ( e quando non si
trovano in pescheria o presso i pescatori) con le vongole. Piatto che
ha trovato il suo momento di massimo splendore negli anni '50, nel
periodo della Dolce Vita, quando sulle spiagge del litorale
arrivavano dalla vicina Cinecittà attori e registi, tra i quali
Federico Fellini, a degustare le pregiate telline. Solo con il mare
calmo è possibile pescarle ed è una attività - pesca che si
pratica tutto l’anno, ad eccezione dei periodi di fermo biologico
della pesca in aprile. I pescatori usano solo i rastrelli da natante
o i rastrelli a mano e lo fanno con piccole imbarcazioni da pesca
costiera.
MA
VI E' UNA MODALITA' PARTICOLARE PER CUCINARE I
MOLLUSCHI , QUESTA E'
LA RICETTA DI MATTEO, IL
“COCCOLOSO” FIGLIOLONE CHE CI CONSIGLIA
COSI'
A VOI...
-
una volta acquistato circa un kg (per quattro /cinque persone) di
lupini o telline o vongole veraci o tartufi di mare (meglio i lupini
perchè più saporiti anche se più piccoli, anche aw il top è fare
un misto tra lupini e vongole veraci/telline) metteteli a bagno in
acqua fredda per almeno 30 minuti
-
prendete i molluschi levateli dall'acqua e metteteli dentro una
padella con coperchio, su fiamma viva. Ogni tanto controllate che si
aprano: man mano che si schiudono, levateli con un cucchiao o pinza
-
fate raffreddare i molluschi e poi sgusciateli lasciandome magari
qualcuna come guarnizione e immergete quelli sgusciati nel vino
bianco.
-
prendete l'acqua rimasta in padella dopo che si sono aperti e
mettetela da parte (filtratela se ce ne fosse bisogno)
-
simultaneamente avrete fatto soffriggere dell'olio con aglio e
peperoncino in una padella dal fondo concavo (tipo wok).
-
buttate spaghetti o vermicelli in acqua salata.
-
scolateli a metà cottura mantenendoli un pò bagnati e
metteteli nella padella del soffritto.
-
aggiungete per gradi l'acqua dei molluschi in modo tale da far
finire la cottura degli spaghetti nella
padella. Negli ultimi due minuti aggiungete le vongole/lupini/telline
-
impiattate aggiungendo prezzemolo fresco e le vongole col guscio
ED ECCO...
LE NOTIZIE STORICHE E LE IMMAGINI SONO PRESE DA INTERNET
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