martedì 25 giugno 2024

“Pigmalione” di George Bernard Shaw

 


George Bernard Shaw


                                                            
opera

Pigmalione” (“Pygmalion”) è un’opera teatrale scritta da George Bernard Shaw nel 1912 e messa in scena a Londra solo nel 1914. Quest’opera è famosa per aver dato origine a una famoso musical con Julie Andrews nel 1956 e un film con Audrey Hepburn nel 1964.

Cos’è “Pygmalion”

Eliza Doolittle è una fioraia di strada che attira l’attenzione di Mr Higgins, docente di fonetica. Quando lei si presenta da lui e gli commissiona di insegnarle a parlare correttamente per permetterle di trovare un lavoro migliore, lui coglie l’occasione per un esperimento sociale: in sei mesi farà di lei una duchessa. Come il Pigmalione del mito, Mr Higgins è convinto di trasformare una statua in una persona vera.In effetti così avviene, dal punto di vista linguistico: Eliza è perfetta nei modi e nella pronuncia, eppure inizia ad assomigliare a un automa. E siccome un automa non è, si sente meno sottomessa e inizia a chiedersi quale sia il suo posto nella vita di Mr Higgins e soprattutto nella propria.

Punti di forza

La fruizione migliore di quest’opera teatrale è naturalmente in lingua originale, perché assistiamo all’evoluzione della protagonista tramite la sua padronanza della lingua e soprattutto della fonetica. I personaggi sono contraddistinti dal loro modo di parlare. La vicenda si sviluppa in toni tragicomici, perché Mr Higgins, che è tanto sicuro di sé fino alla boria, si dimostra rude e miope, granitico nella divisione dei ruoli e delle classi sociali. Questa sua personalità non gli permette nessun cambiamento e nessun miglioramento.

“La differenza tra una signora e una fioraia non è in come si comporta, ma in come viene trattata”.

Il tema centrale è il rapporto uomo-donna dal punto di vista sociale e domestico. Nel 1912 siamo in pieno movimento suffragette: in Gran Bretagna le donne otterranno il diritto di voto solo nel 1928.Mr Higgins gestisce Eliza come un esperimento; è indicativo che, nel vantarsi dei suoi ultimi progressi, parli di lei in terza persona come se non ci fosse. Ora che Eliza si sente meno inferiore perché ha più strumenti culturali ha anche il coraggio di esprimere la sua opinione e anzi di prendere una decisione: questo coglie di sorpresa il granitico mentore, che continua a ritenerla inferiore e a trattarla come tale. Ed è formativo per noi che guardiamo.

Però, però, però…


Il linguaggio usato è del primo Novecento e molto colloquiale; chi si dovesse avventurare nell’ascolto o nella lettura dell’opera in inglese deve tenerne conto. Ciò non toglie che, anche se nella migliore trasposizione in italiano dovessero perdersi alcuni aspetti linguistici, il messaggio sociale arriverebbe forte e chiaro.L’opera teatrale “Pygmalion” può essere considerata l’evoluzione moderna del vittoriano “Casa di bambola”, dove si rifletteva sul diritto della donna a pensare a sé stessa e a non sacrificarsi per la famiglia. In “Pygmalion” la prospettiva è più ampia: non viene esclusa la possibilità che Eliza ottenga il lavoro (e quindi l’autonomia) che l’ha spinta a cercare un’educazione migliore, però ci si aspetta ancora che la donna porga le pantofole all’uomo che rincasa dal lavoro.

Cristina Mosca

Secondo il mito raccontato da Ovidio (I secolo) nelle Metamorfosi, Pigmalione era un artista cipriota (in altre versioni il re di Cipro), che scolpì un nudo femminile talmente affascinante da innamorarsene. Dopo aver dormito diverse notti accanto alla sua opera, Pigmalione si recò al tempio della dea Afrodite chiedendo che trasformasse la scultura in fanciulla. Afrodite acconsentì e Pigmalione poté sposare l’ex statua.



MITO MODERNO

Il racconto mitologico fu poi ripreso dal drammaturgo irlandese George Bernard Shaw, che nella commedia Pygmalion (1913) racconta la storia di un professore di dizione che decide, per scommessa con un amico, di insegnare le buone maniere a una giovane fioraia, al fine di trasformarla in una raffinata signora dell’alta società. Dalla commedia fu tratto il musical My Fair Lady (1956), con Julie Andrews nel ruolo della fioraia e Rex Harrison in quello del professore. Seguito nel 1964 dall’omonimo film con Audrey Hepburn.

 FILM: MY FAIR LADY


My fair lady  film  del 1964, diretto da George Cukor con Audrey Hepburn, Rex Harrison e Stanley Holloway.

Il soggetto è tratto dall'opera del commediografo George Bernard Shaw del 1913 dal titolo Pigmalione (ispirato all'omonimo mito narrato nelle Metamorfosi di Ovidio, che narrava la storia dello scultore che si era innamorato a tal punto della statua che aveva creato che ottenne dagli Dei che si trasformasse in una donna, di nome Galatea).
Nel 1938 era stato realizzato un film dal titolo Pygmalion con Leslie Howard (Ashley di Via col vento, se non avete letto il post sul mio film preferito lo trovate qui) che veste i panni di Mr. Higgins e che vinse l'Oscar come Miglior sceneggiatura. 
Da questa commedia nel 1956 viene tratto un Musical per Broadway scritto da Alan Jay Lerner con protagonisti Rex Harrison, Stanley Holloway e Julie Andrews.

Londra nell'età Edoardiana 


Pettinature, acconciature, cappelli e moda in Età Edoardiana (1901-1910)


L'Età edoardiana nel Regno Unito è il periodo che coincide con il regno di Edoardo VII , (1901 - 1910). La morte della Regina Vittoria il 22 gennaio 1901 e la successione al trono del figlio primogenito, Edoardo, segnò l'inizio di un nuovo secolo e la fine dell'Età vittoriana. Mentre Vittoria rifuggiva la società, Edoardo fu il leader di un'élite alla moda che stabilì uno stile influenzato dall'arte e dalle mode dell'Europa continentale - forse a causa della passione del Re per i viaggi. L'età fu contrassegnata da importanti mutamenti in politica mentre settori della società che erano stati largamente esclusi dall'esercizio del potere in passato, come gli operai comuni e le donne, divennero sempre più politicizzati. L'età edoardiana viene spesso estesa oltre la morte di Edoardo avvenuta nel 1910, per includere gli anni fino all'affondamento del Titanic nel 1912, fino all'inizio della Prima guerra mondiale nel 1914, o fino alla fine della stessa guerra, nel 1918


fuori dal teatro Covent Garden una giovane ragazza di nome Eliza Doolittle, dai modi un po' irruenti e dall'accento sgraziato, vende mazzi di violette ai passanti

---- . Alle sue spalle un uomo prende appunti sentendola parlare e dopo aver chiarito di non essere un poliziotto si scopre essere il professor Higgins, uno dei massimi esperti di fonetica e glottologia, che riconosce la provenienza di ciascuno dei presenti semplicemente ascoltandone l'inflessione linguistica.

professor Higgins

 Lì incontra il Colonnello Pickering, anch'esso grande conoscitore delle lingue, che doveva appunto incontrarsi con lui. Higgins sostiene di essere in grado grazie alle sue conoscenze e tecniche, di trasformare in 6 mesi la fioraia Eliza in una dama raffinata, giusto in tempo per farla partecipare all'annuale Ballo dell'Ambasciata, così i due gentiluomini fanno questa scommessa e il colonnello si offre di finanziare l'intera operazione, dalle lezioni al guardaroba per la ragazza. Eliza decide di accettare perchè le viene prospettato che se imparerà a parlare e comportarsi come una signora potrà avere un negozio tutto per sè e non vendere più i fiori per strada. Dopo giornate intere passate a ripetere sempre gli stessi estenuanti esercizi, la nuova creatura plasmata dal professore Pigmalione è pronta a fare il suo debutto. Ma Eliza è cambiata profondamente ed entra in crisi.

Locandina film

Jack Warner assiste ad uno spettacolo del musical a Broadway al termine del quale riesce ad aggiudicarsi i diritti cinematografici per la cifra capogiro di 5,5 milioni di dollari (in tutto questo film costerà 17 milioni di dollari).



Quando Lerner inizia a scrivere la sceneggiatura, ha in testa un solo attore come Higgins, lo stesso che ha già vestito i suoi panni nel musical di Broadway, Rex Harrison. Sebbene all'inizio propongano il ruolo a Cary Grant (che rifiuta dicendo che se non avessero dato la parte a Rex Harrison non avrebbe più lavorato con la Warner) e Peter O'Toole (la cui richiesta di salario però era troppo esosa), decisero di andare sul sicuro e scelsero Harrison, che aveva appena smesso i panni di Giulio Cesare nell'imponente produzione di Cleopatra di Mankiewicz con Elizabeth Taylor e Richard Burton. Reginald Carey Harrison che si era distinto sia a teatro che nel cinema, era caratterizzato da uno humour sottile ed un portamento da perfetto gentlemen inglese. 


Per la parte di Eliza Jack Warner pensa all'unica attrice perfetta per questo ruolo da Cenerentola, nella trasformazione da ragazza di strada a dama raffinata,  Audrey Hepburn. La Hepburn era diventata una star internazionale nel 1953 con il film Vacanze Romane di William Wyler nel quale il ruolo della Principessa Anna le valse subito un Oscar; nel 1954 e nel 1957 era stata la protagonista di due film di Billy Wilder Sabrina con Humphrey Bogart e William Holden  e Arianna con Gary Cooper e Maurice Chevalier; era stata in film più impegnativi come Guerra e Pace di King Vidor Ma il ruolo per il quale ancora oggi è più famosa è senza dubbio quello di Holly Golightly in Colazione da Tiffany del 1961 diretto da Blake Edwards tratto dal romanzo di Truman Capote. Quando Audrey viene scelta per interpretare Eliza Doolittle si trova all'apice del suo fascino. Rex Harrison all'inizio rimane deluso perchè sperava di lavorare di nuovo con Julie Andrews e in un'intervista dichiara  "Eliza Doolittle deve sentirsi a disagio in una sala da ballo europea, come fa quella cavolo di Audrey che non ha mai passato un giorno della sua vita fuori dalle sale di ballo dell'Europa?", salvo poi anni dopo l'uscita del film quando gli veniva chiesto chi fosse la sua partner preferita rispondeva sempre Audrey Hepburn in My fair lady.

                          

A supportare l'impresa del professor Higgins c'è il colonnello Pickering interpretato da un altro attore inglese, Wilfrid Hyde-White; per il giovane Freddy innamorato di Eliza viene scelto Jeremy Brett che veniva dalla compagnia shakespeariana di Laurence Olivier, mentre la madre del professore è l'inglese Gladys Cooper, che aveva all'attivo più di 40 film




COSTUMI:


il compito di realizzare l'intero guardaroba di Eliza e delle decine di personaggi e centinaia di comparse, viene affidato al costumista e fotografo Cecil Beaton.
Beaton realizza 1.086 abiti con un budget di 500.000 dollari. E' stata una delle più imponenti produzioni nella storia del cinema per le centinaia di comparse che necessitavano di costumi, trucco e parrucco: è stato dedicato uno studio intero al reparto guardaroba e trucco, per le 2000 donne e i 1500 uomini servirono 17 addette al guardaroba, 26 truccatori e 35 parrucchieri. Vennero preparate decine di parrucche acconciate, nonchè baffi e barbe finte per gli uomini.





SET
La sola realizzazione dei set è costata 1 milione di dollari dell'intero budget, e ha "invaso" quasi tutti i 26 studi della Warner Bros. Il film infatti è girato a Londra ma in una sua versione fittizia ricreata interamente a Hollywood dall'Art director Gene Allen. In origine la scena in cui il padre di Eliza gira diversi pub doveva essere girata in veri pub londinesi, ma alla fine optarono per usare un pub costruito appositamente che fu solamente cambiato nei colori e nell'arredamento varie volte per dare l'idea che fossero locali diversi.
La libreria del Prof. Higgins è stata creata basandosi su una libreria molto simile che si trova al Castello di Groussay nella cittadina di Montfort-l’Amaury (50 km da Parigi)

.

quanto riguarda la creazione degli interni non si badò a spese pur di confezionare un quadro sontuoso e ricco di dettagli senza precedenti. L'arredamento e gli elementi decorativi della casa del prof. Higgins furono accuratamente scelti: i tappeti orientali furono tinti per adattarsi meglio al technicolor; la carta da parati, i paralumi e gli elementi d'arredo della casa della sig.ra Higgins furono creati appositamente o importati da Londra. La gabbia dell'uccellino di Higgins era un pezzo rarissimo prestato da un collezionista, il cui valore era di 1.250 dollari, così come era di valore inestimabile il servizio d'argento da tè che compare nella scena all'ippodromo
La ricostruzione del teatro Covent Garden e quello vero a Londra; l'interno della casa del prof. Higgins, la strada dove Freddy si dichiara a Eliza e il salotto della signora Higgins.
Le riprese sono iniziate il 13 Agosto e si sono concluse il 18 Dicembre del 1963.
Audrey sul set con George Cukor e il suo yorkshire terrier Assam of Assam

Audrey sul set con Cukor ed Harrison
MUSICA

essendo tratto da un musical, la parte melodica è fondamentale per il film. Audrey Hepburn era convinta che avrebbe cantato lei le canzoni di Eliza e sebbene all'inizio le assegnarono un vocal coach e lei perfezionò la sua voce già intonata (che il pubblico aveva già sentito in Colazione da Tiffany quando canta Moon River), alla fine preferirono farla doppiare dalla soprano Marni Nixon (che aveva già doppiato Deborah Kerr nel '56 in Il re ed io e l'anno seguente in Un amore splendido e Natalie Wood in West Side Story nel 1961). Alla Hepburn fu consentito di girare alcune scene in cui canta delle canzoni, come "Wouldn't be loverly" (che però fu scartata, provocando una reazione della Hepburn che lasciò stizzista il set, ma che il giorno dopo chiese scusa a tutti per il suo "orribile comportamento) e "I Could have danced all night", che furono comunque conservate

Harrison non era un cantante professionista, ma aveva imparato a controllare i toni della sua voce, a parlare usando le note musicali, ed è per questo che le sue canzoni sono sostanzialmente parlate. Sincrono A Harrison viene spiegato che le canzoni devono ridoppiate in una seconda fase (chiamata Sincrono), ma lui si rifiuta di farlo dicendo che non sarebbe mai stato in grado di cantare una canzone due volte nello stesso modo. Pertanto i tecnici della Warner Bros mettono per la prima volta un microfono senza fili nascosto sotto la cravatta, in modo da registrare le canzoni dal vivo, mentre tutti gli altri attori sono stati doppiati. Le canzoni più belle sono: "Wouldn't It Be Loverly?", "The Rain in Spain" , "I Could Have Danced All Night", "On the Street Where You Live" e "I've Grown Accustomed to Her Face"

La Warner Bros per lanciare il film intraprese una campagna massiccia pubblicitaria, realizzando sia giochi per bambini come bambole, set per il trucco, album e poster, ma anche accessori per gli adulti come parure di gioielli, abiti e cappelli come quelli di Eliza e del prof. Higgins.




il 21 ottobre del '64 a New York e il 28 ottobre a Los Angeles, fu molto elegante (le donne si presentarono quasi tutte in abito lungo).


RICONOSCIMENTI

Alla cerimonia degli Oscar del 1965 My fair lady si presenta con ben 12 nomination, vincendo 8 statuette Miglior Film, Miglior Regia a George Cukor, Miglior attore protagonista a Rex Harrison (che dedicò il premio alle sue due ladies Audrey Hepburn e Julie Andreew), Migliore fotografia, Migliore scenografia a Gene Allen, Cecil Beaton e George James Hopkins, Migliori costumi a Cecil Beaton, Miglior sonoro e Miglior colonna sonora.
Audrey Hepburn non era stata candidata come Miglior Attrice, mentre invece Julie Andrews quell'anno ebbe la sua rivincita e ottenne l'Oscar per Mary Poppins. Come ho detto anche qui nel post su Mary Poppins, nel discorso di accettazione la Andrews ringraziò colui che avendo realizzato uno splendido film aveva reso possibile tutto quello, facendo credere stesse parlando di Walt Disney che l'aveva diretta, ma poi aggiunse a sopresa che si trattava di Jack Warner e il film era My fair lady, perchè se l'avesse scelta non avrebbe mai potuto girare Mary Poppins e quindi vincere il premio.
Il film ha vinto anche 3 Golden Globe, Miglior film commedia, Migliore regia a George Cukor e Miglior attore in un film commedia Rex Harrison; 1 BAFTA per il Miglior film a George Cukor e 3 David di Donatello: Miglior produttore straniero a Jack L. Warner, Miglior attore straniero a Rex Harrison e Miglior attrice straniera a Audrey Hepburn.


La notte degli Oscar: a sinistra Jack Warner, Audrey Hepburn, Rex Harrison e George Cukor; Audrey con Julie Andrews vincitrice dell'Oscar come Migliore attrice


QUOTES:

Prof. Higgins: E' pressochè irresistibile. E' così squisitamente infima. Così orribilmente sudicia.
Eliza: Non sono sudicia! Mi sono lavata la faccia e le mani prima di venire!

Prof. Higgins: Il segreto non sta nell’usare le cattive maniere, o le buone maniere, o un particolare tipo di maniere, ma nell’usare le stesse maniere con tutti i propri simili.

Prof. Higgins: Credi sia possibile avere un buon carattere con le donne?
Colonnello Pickering: Credo proprio di sì.
Prof. Higgins: Io no. Non appena una donna fa amicizia con me, diventa gelosa, esigente, sospettosa e maledettamente seccante. Appena io faccio amicizia con una donna, divento egoista e tiranno. Eccomi qua, un vecchio scapolo incallito ben deciso a restarlo.

Prof. Higgins: E come sapeva che sua figlia si trova qui?
Alfred Doolittle: Glielo dirò, se mi lascia parlare. Desidero dirglielo. Voglio dirglielo. Sono ansioso di dirglielo.
Prof. Higgins: Quest'uomo ha il dono innato della retorica. Osserva il ritmo di queste espressioni. "Desidero dirglielo, voglio dirglielo, sono ansioso di dirglielo". È il sangue gallese che è in lui.
 
Eliza: Io vendevo fiori, non il mio corpo. Ora che avete fatto di me una lady non sono adatta a vender altro.

Eliza: La differenza tra una dama e una fioraia non sta nel come si comportano ma nel come vengono trattate.