lunedì 10 settembre 2012

LETTURE DI NICCHIA

 






 


"La Caccia alle  Palombe in Umbria. Memoria e cultura di una tradizione " di  Vladimiro P. Palmieri  con la grafica di Paolo Biagini, editore  Editrice La Rocca.
Il libro ho avuto occasione di visionarlo presso la Biblioteca Leoni di Todi. Esso è organizzato in  quattro capitoli che  illustrano  gli  aspetti  storici,  tradizionali,  naturalistici  e culturali di una pratica di caccia particolare: la caccia alle palombe, che ha la sua origine proprio in Umbria, la regione dove sono nata.
Particolare è la trattazione delle   origini  di  questa  antica  forma  di  caccia 1600) che ripercorre attraverso la letteratura venatoria e i documenti storici,  la nascita e l’evoluzione di una  tecnica  affascinante con metodica attenzione ai territori  intorno ad Amelia e Perugia.
 Il libro descrive con particolari le antiche Cacce umbre e le  Colombaie oltre a un paragrafo sulla toponomastica venatoria.  
Interessante la raccolta di oltre  cinquanta  foto  e  documenti  econ  un’appendice di  ricette  di  cucina


 



ALTRA pubblicazione di rilievo sullo stesso argomento è "Fra querce e palombe - Colombaccio, colombella e loro cacce" di Giuseppe Mazzotti, un libro che porta  l'interesse verso  un’arte sempre in bilico fra poesia e tecnica, fra l’oggi e la nostalgia. La sua  prosa è anche un inno alla «divinità arborea»  tra il cuore del bosco e il rosso dei tramonti.
 





Ultimamente sono andata in Archivio per cercare notrzie sul cibo tradizionale umbro  e che veniva cuninato nella famiglia dei miei nonni. Mi sono imbattuta anche su notizie relative al modo di cucinare il piatto tradizionale di Todi,  la Palomba alla Ghiotta, il simbolo della città, soprattutto nel periodo tra ottobre e novembre quando vi è il "passo" di questi tipici colombidi (dall’Islanda al Marocco, dal Portogallo al Mar Nero, trasitano sulle regioni centrali italiane)
In documenti molto datati ci si richiama  a  legislazione sulla caccia  particolarmente attenta, soprattutto in periodi di grande diffusa. E addirittura vi è un  determinazione settecentesca fatta all'unanimità per ripetere "l'inveterata osservanza"  della tradizione riguardo la distanza tra gli appostamenti per cacciare le Palombe (piccioni), quelli che tutti chiamano posta delle  delle Palombe

 
                                                 
 


 

1 commento:

simonetta vernia ha detto...

E' un'esperienza culinaria molto interessante...