lunedì 3 giugno 2013

Pedalare nelle città è GLAM... parliamo dell'argomento


 Girly Bike

IL BLOG CHE MI HA SPINTO A SCRIVERE DI BICI...




Lo "street style" della bicicletta L'HO TROVATO  nel libro Cycle Chic,  Thames&Hudson - De Agostini,  pedalare nelle città fa GLAMOUR. 
Mikael Colville-Andersen celebre blogger di moda, offre  stile e stili dei ciclisti nelle metropoli  da Copenhagen a Mosca, da Londra a Dubai, da Odessa a Rio. Il filo conduttore  è la fantasia:  il ciclista infatti  è fantasioso di natura sia per come si veste che per come si muove. 
IL LIBRO

Il Blogger-Autore ci dice che "pedalare è un gesto che esprime bellezza, la via più virtuosa per riappropriarsi di città ultra-congestionate". 
Qual è il manifesto di Cycle Chic? 
Tra i dieci comandamenti proposti si sceglie  l’eleganza sulla velocità, una bici che rappresenti la propria personalità e la responsabilità di rendere il panorama urbano piacevole dal punto di vista estetico...





QUATTRO PASSI CON IL FONDATORE DEL BLOG "CYCLE CHIC" - MIKAEL COLVILLE ANDERSEN


Mikael Colville Anderssen
Mikael Colville Andersen

(LIBERA INTERPRETAZIONE)

Cycle chic  è solo un hobby o  un secondo lavoro?
Cycle Chis è solo uno dei tanti progetti di Copenhagnize Consulting. Lo usiamo come  ispirazione per le nostre campagne di comunicazione.

Chi ha scritto il manifesto Cycle Chic e sulla base di quali principi?
L’ho scritto io. E’ uno slogan  per prendersi gioco dei ciclisti agonistici.- E’ determinante (lo affermo io del IL MIO MONDO DELLA LETTURA)  avere un manifesto scritto per il movimento  e spiegare afilosofia e  obiettivi del progetto- 
FOTO SIMBOLICA

Come mai aprire Cycle Chic? Quale ragione particolare?
E’ iniziato tutto nel Giugno del 2007 quando ho deciso di pubblicare su internet le fotografie che avevo scattato per rappresentare utilizzo della bicicletta a Copenaghen. In realtà non avevo mai pensato di aprire un blog di moda, Cycle Chic è stato interpretato come tale dai lettori  perché somigliava a uno dei tanti blog che parlano di street style e di mode urbane. Ho pensato che fosse una cosa divertente e ho deciso di andare avanti nel progetto fino a oggi. Per approfondire.
Abbiamo fotografato molte persone vestite in modo elegante ma sempre con lo sfondo urbano di Copenhagen. Qui, infatti non abbiamo ciclisti sportivi ma abbiamo persone normali che usano la bicicletta per i loro spostamenti urbani.


MILANO CYCLE CHIC
 
 COME SAREBBE BELLO POTERSI SPOSTARE IN BICI ANCHE NELLE NOSTRE CITTA'  E "PORTARE A SPASSO SU DUE RUOTE"  MODA PER BICI !!!



Copenhagen Bikehaven by Mellbin 2011 - 1317

Converging lines.



Copenhagen Bikehaven by Mellbin - Bike Cycle Bicycle - 2012 - 8721
Happy Cycling!



Copenhagen Bikehaven by Mellbin 2011 - 0477

It rains often, but seldom hard in Denmark.
 So many people just try to ignore
the fact and whiz off through the drops.



LE FOTO INSERITE PROVENGONO DA UN SITO SPECIALIZZATO 


     
UN PO' DI STORIA DI BICI 
IN ITALIA...

Pensate che nel primo decennio del '900 la bicicletta rappresentava la rivoluzione di consolidati ritmi e culti di vita, simbolo della trasgressione. I giovani la consideravano alleata di possibili sottrazioni ai rigidi riti del corteggiamento e dell'amore sorvegliato; ma in un breve arco di tempo anche i padri di famiglia, gli intellettuali sedentari scoprirono nel suo uso impensate libertà. Il turismo colto, alla ricerca di luoghi e di segni del passato, cominciò sulle strade bianche, polverose, assolate, percorse dai ciclisti dei Clubs amatoriali





La storia della bicicletta dalla fine del 1800 ad oggi  segue in  parallelo la stessa nostra storia sociale ed economica, con i cambiamenti  di abitudini.E la  bicicletta entra anche negli  spazi  narrativi ed accompagna passo per passo, l'ingresso temuto, inquietante nelle strade acciottolate delle nostre città, e la successiva naturale  presenza nella vita degli uomini e delle famiglie. Che tempi...


ch_bici animata

Nel romanzo "Il Giardino dei Finzi Contini", noto per i fatti storici e politici, lo scrittore  Bassani non manca di soffermarsi su dettagli legati ai suoi personaggi, tra questi egli cita spesso la bicicletta come il mezzo col quale il protagonista, prima adolescente e poi giovane uomo, si sposta non solo per raggiungere luoghi, ma anche per vagare con i suoi pensieri, o passeggiare con Micòl Finzi-Contini: “E’ una nuova Wolsit: con fanalino elettrico, la borsetta per i ferri, la pompa…”.

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ROMANZO - COVER
IL GIARDINO DEI   FINZI  CONTINI - FOTOGRAMMA - DAL  FILM OMONIMO

Oppure seguiamo Alfredo Oriani, in " La bicicletta" (Ed.  Longo, 2002)  libro scritto dall'autore  in poche settimane nel 1897: un  insieme di  pagine di teoria, di storia e di filosofia della bicicletta, descrizioni di corse su circuito e di narrativa, aggiungendo in finale il celebre “diario” del suo viaggio in bicicletta, fatto in quel periodo  sulle strade bianche della Romagna, della Toscana e del Bolognese. 
Qiesto libro può rappresentare un dono a chi ama la bicicletta e rappresenta una testimonianza storico-letteraria sulla prima grande passione che coinvolse, tra Ottocento e Novecento, gli spiriti più avventurosi della letteratura e dell’arte, in seguito !tutti" quelli che abitavano  città e campagna. 










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