domenica 21 aprile 2013

UNA DOMENICA CON UNA RICETTA SPECIALE

Faccio una premessa: la cucina della nonna, ormai quasi sparita, sarebbe ciò che manca di più agli italiani; è il dato che emerge da uno studio pubblicato sul mensile “Le vie del gusto” (aprile 2010)
I numeri che portano a questa conclusione sono i seguenti: 1800 italiani intervistati sulla  cucina casalinga tradizionale, i pranzi familiari e la differenza fra le grandi riunioni a tavola del passato e la realtà attuale rispetto a cucina,  sapori,  piatti,  ingredienti.
Questi i dati: il 93% ha nella nonna il punto di riferimento dei propri ricordi gastronomici. Il 54% oggi  si riunisce con i familiari andando al ristorante. Il  77% non si fanno più grandi pranzi in famiglia perché nessuno sa cucinare come un tempo anche perché non si trovano più gli stessi ingredienti di allora (57%).

La differenza con i pranzi del passato sta proprio nel diverso sapore di cibi ed alimenti (66%). Il ricordo è focalizzato sui piatti tradizionali (79%), su  pasta fatta a mano (61%), sui sughi robusti (55%). Oggi di rado capita (42%) o mai (40%) di ritrovare quegli aromi del passato nella cucina di casa o dei ristoranti; gli alimenti non sono più genuini come un tempo (72%) e non ci si preoccupa di tramandare i "sapori" della cucina(51%).

Non ci stupiamo: ciascuno di noi – per chi ha più degli anta – sa benissimo che ciò che comunemente può essere identificato come  cucina della nonna sta sparendo dalla circolazione. 
VECCHI UTENSILI DELLE NONNE

La nonna La cucina La vita, Libro scritto e illustrato da Larissa Bertonasco


                                                       


Si chiama “alla cacciatora” per “nobilitare” preparazioni sprovviste di un nome ben preciso ritenendo degno di “eccellenza” tutto ciò che proveniva dalle mani del cacciatore>>.

LA CUCINA DELLA NONNA



 Il coniglio alla cacciatora è una ricetta tradizionale italiana, molto in voga negli anni del dopo guerra, quando la carne di coniglio era economica da poter servire come pranzo domenicale anche nelle case più umili. Oggi, per la sua lunga preparazione, è diventato un piatto "da giorno di festa" 

Canaris (prestigiatore)  probabilmente dà una lezione su come cucinare un coniglio, partendo dalla sua decapitazione! Sì, stiamo parlando della fine del 1800, inizio 1900, dove la crudeltà sugli animali, vera o presunta che fosse, forniva dell'ottimo teatro!




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