Cari Lettori della Rubrica del Martedì,
mi dispiace aver saltato qualche settimana per il NOSTRO APPUNTAMENTO ma oggi mi farò perdonare, segnalando una new entry nel mondo degli amanti di Jane Austen...
...infatti questo è l'anno in cui Jane Austen
viene celebrata in tutto il mondo con numerose iniziative ed anche con la ri-pubblicazioni dei suoi
romanzi, trasposizioni televisive e cinematografiche, nuovi romanzi che testimoniano una passione senza tempo per lei e per le sue opere.
L'evento di cui voglio parlarvi è la pubblicazione da parte dell'autrice Giovanna Zucca, del romanzo " Una carrozza per Winchester dedicato agli ultimi anni di vita di Jane
Austen e alla malattia che, si dice, l'abbia colpita, nota come Morbo diAddison.
2013 E LE CELEBRAZIONI PER JANE AUSTEN
Per FESTEGGIARE Pride and Prejudice, ibs.it ) la casa editrice Fazi infatti ha deciso di festeggiare con questo romanzo originale sugli ultimi anni di vita di Jane Austen e alla malattia che l’ha colpita. Credo che sia narrazione di finzione che però tratta della vita reale di Jane: a leggere la critica, questo è un romanzo che parla anche d’amore.
LA SUA DIMORA A WINCHESTER
LA TRAMA DEL ROMANZO
Siamo nel 1817 e Jane Austen è colpita da
una misteriosa e non conosciuta malattia, trascorre le sue giornate nella casa di
Winchester tentando di terminare il suo
ultimo romanzo. La giovane Angelica Winnicott, sua affezionata vicina di casa, scrive a Londra all’amica Jane Mary perché convinca suo padre, il
famoso dottor Addison, a intervenire per curare l' amatissima autrice.
Sir Addison si reca a Winchester...
WINCHESTER |
si prodiga per aiutare la scrittrice, assistito dai
fratelli di Jane, Cassandra e Henry. Con l’aiuto
del collega Hodgkin, sir Addison scoprirà le cause
della malattia di Jane ma non riuscirà a curarla (1). Nel frattempo, tra
medico e paziente nascerà dapprima un’amicizia, poi l’amore e
insieme decideranno di passare alcuni giorni a Bath.
BATH |
La morte di Jane, tuttavia, metterà
fine a tutto portando alla disperazione il dottore.
Conosciamo Jane
Austen come un personaggio fuori dagli schemi, arguto e brillante, ma
in questo racconto romanzato dei suoi ultimi mesi di vita, accanto a
questi aspetti, ne emergono altri: la fragilità, la sofferenza e un
certo disincanto, oltre alla smisurata passione per la scrittura,
lontana da ogni vanità.
L’autrice si è basata sulle lettere pubblicate da Jasit
(Jane Austen society of Italy), di Jane alla
sorella maggiore Cassandra: testimonianza del forte legame fra le due giovani donne, legame talmente forte
che Cassandra diventerà la confidente e depositaria dei pensieri più nascosti della sorella.
Infatti nel romanzo di Giovanna Zucca si riportano brani di alcune di quelle lettere.
MA...COME E' MORTA LA AUSTEN ?
"Sono convinta
che Jane Austen sia stata avvelenata da arsenico', così
sorprendentemente afferma una dei romanzieri inglesi leader del
crimine, Lindsay Ashford nell'omonimo articolo
"Nascosto in un cassetto nel cottage Hampshire dove Jane Austen ha vissuto, c'è una teca di vetro contenente una ciocca sbiadita dei suoi capelli. Come le migliaia di turisti che visitano il luogo ogni anno, ho tirato fuori il cassetto e guardato il groviglio, senza sospettare che potrebbero essere la chiave per la sua morte prematura all'età di soli 41 nel 1817. Ma una conversazione casuale avuta nel settembre 2009, ha cambiato tutto. Ho appreso per caso da un precedente proprietario del groviglio di capelli, che il caso era stato messo in mano ad un detective. Ciò che aveva scoperto più di 60 anni fa, ha dato vita ad una mia nuova ricerca di una verità che si era considerata assurda, ossia che Jane Austen sia stato vittima di avvelenamento. E'stato quando sono andata a vivere nel villaggio della Austen tre anni fa che mi sono incuriosita sul come sia morta. Chawton
è un villaggio tipicamente inglese. Quando al mio partner è stato offerto un posto di lavoro ci è sembrato il luogo perfetto per iniziare a scrivere il mio romanzo sul reato. Abbiamo affittato una colombaia del 1600, ex proprietà del discendente di Jane Austen, Richard Knight. Passavo le giornate di lavoro nella biblioteca di Chawton House, un maniero elisabettiano che è stata una volta la casa del fratello di Jane, Edward. Una mattina, saltò fuori una frase che Jane scrisse pochi mesi prima di morire. Descrivendo la settimana di malattia che aveva da poco sopportato: '[I] Sto molto meglio ora e mi sembra di recuperare un pò il mio aspetto, che è stato abbastanza davvero brutto, volto nero e nero e di ogni colore sbagliato. '
In
Lindsay Ashford si è scatenato qualcosa ed in qualità di
criminologa e scrittrice di crimini di fantascienza che ha ampiamente
studiato, come la moderna medicina legale e le tecniche, tra cui gli
indizi ai veleni, quello che Jane ha descritto suonava molto
come sintomi di arsenico, che provoca pelle a macchie scure se preso
in piccole dosi per un lungo periodo. Conosciuta come la Effetto
'pioggia', fa sì che alcune parti di pelle scura vadano dal marrone
al nero; altre aree perdano il pigmento bianco.
La
famiglia Austen e le sue registrazioni sono state accuratamente
indagate molte volte - c'è una massa di informazioni su dove erano e
chi hanno visto per un lungo periodo di tempo. Ma molto manca.
Cassandra, la sorella affezionata, ha bruciato decine di lettere di Jane quando lei morì -
nessuno sa perché. Le poche lettere e i succinti diari non possono e non ci
diranno che cosa realmente ucciso Jane Austen. Le sue ossa sepolte
sotto una lastra di marmo nella cattedrale di Winchester potrebbero, in teoria, essere dissotterrate per esami da esperti
forensi. Sarebbe affascinante per la televisione, ma potrebbe
anche suscitare indignazione per i fan della Austen, per non parlare
delle decine di persone che la rivendicano come loro lontani
discendenti. Ma le cose successe sono sconosciute. Forse un giorno il
mistero della sua morte sarà risolto una volta per tutte.
(1) La Austen mori' probabilmente di tubercolosi piuttosto che del morbo di Addison, come si era creduto finora. La specialista britannica Katherine White, ricercatrice dell'Addison's Disease Self Help Group, sostiene, in uno studio pubblicato sul periodico scientifico ''Medical Humanities'' e anticipato dalla stampa londinese, che l'autrice del romanzo ''Orgoglio e pregiudizio'' fu vittima della tubercolosi bovina, contratta bevendo latte non pastorizzato. Nelle lettere della Austen, spiega White, sono descritti dalla scrittrice sintomi che appaiono quasi tutti del tutto estranei alla confusione mentale, ai dolori generali diffusi su tutto il corpo e alla perdita di peso subiti invece da chi e' affetto dal morbo di Addison.
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