OGGI...GIRO D'ITALIA LETTERARIO - PORTA UN LIBRO CON TE |
GET THE BOOK...
... la nostra Mente spazia...Il
mondo dei libri ci regala la possibilità di aprire la nostra mente
verso mondi prima sconosciuti, ci consente di avventurarsi in
territori inesplorati, scoprire prospettive e pensieri non immaginati,
analizzare situazioni e circostanze attraverso approcci e mentalità
differenti da quelli con cui siamo abitualmente a contatto. I libri ci fanno viaggiare, portandoci con loro in luoghi che non abbiamo
mai visto. Senza libri la nostra esistenza sarebbe estremamente più
limitata, racchiusa in ambiti più ristretti. Perché limitarsi?
Arricchiamo il nostro Vocabolario
Abbiamo la
possibilità di esprimerci attraverso un vocabolario ricco e ciò
rappresenta un grande vantaggio. E’ più facile far comprendere il
nostro pensiero, si può rendere più densi di significato ed
incisivi i nostri discorsi, arricchire storie, fiabe e racconti. Una
semplice conversazione diventa più piacevole e stimolante nei
contenuti
Leggere per il Piacere di Farlo
Leggiamo ciò che ci
interessa, senza lasciarci condizionare necessariamente dalle
tendenze o dalle mode del momento. Impariamo ad individuare e
comprare i libri che amiamo. Se arriveremo a leggere un libro a
settimana diventeremo bravissimi anche nello scegliere i testi
che più si avvicinano ai nostri gusti.
Ascoltiamo i consigli di altri lettori, ma seguiamo sempre e comunque i nostri interessi. Sarà estremamente più divertente esplorare nuovi autori, sperimentare, leggere altri libri di uno scrittore che abbiamo gradito, magari scegliere un libro solo in base alla copertina, creare la tua propria top 100.....
Ascoltiamo i consigli di altri lettori, ma seguiamo sempre e comunque i nostri interessi. Sarà estremamente più divertente esplorare nuovi autori, sperimentare, leggere altri libri di uno scrittore che abbiamo gradito, magari scegliere un libro solo in base alla copertina, creare la tua propria top 100.....
...consigli utilissimi dal Blog donna creativa :"... è una sorta di magia per cui compri della carta e ti porti a casa un
sogno, un viaggio, un incontro immaginario, un’emozione. Scoprirai che i
libri contengono in sé paradossi positivi, perché mentre arricchiscono
fanno risparmiare, perché sono “inutili” (nel senso che non si tratta di
beni di prima necessità) ma allo stesso tempo fondamentali".
PROPOSTA...PER DUE PERCORSI-RUBRICA...
@GIRO D'ITALIA LETTERARIO -
@PORTA UN LIBRO CON TE
Paolo Mauresing,scrittore e scacchista , ha
partecipato come ospite alla XXVII edizione dei Campionati Italiani
Giovanili di Scacchi a Tarvisio e ha disputato la simultanea (un
giocatore contro tutti ) - 3 luglio 2014 in piazza Unità-.
Io ho appena concluso la lettura del libro " L 'ultima traversa " di Paolo Maurensig ...
... “L'ultima traversa” é, per chi non è scacchista,
l'ultima colonna orizzontale della scacchiera, occupata dai pezzi più
importanti e dal re stesso, che vi trova spesso e riparo. Perderne il
controllo equivale a perdere la partita e prendere scacco matto. E'
anche il titolo di questo romanzo , in cui l'autore sembra sottolineare
che per il giocatore l'ultima traversa è anche quella della vita,
perdere la difesa di quest'ultima, dei valori importanti, non può che
condurre negli abissi del gioco sacrificando tutto ciò che dovrebbe
essere invece più caro.
LA STORIA...
In un piccolo paese vicino Bolzano si è insediato
da poco Aloiz Bauer, giovane parroco . Combattuta durante gli ultimi
anni di studi, la passione per il gioco degli scacchi torna
prepotentemente nella mente del giovane Aloiz, dopo aver sfidato Daniel
Harrwitz, un anziano signore (l'unico di tutto il paese in grado di
giocare) all'osteria, davanti a una folla di curiosi. Harrwitz è un tipo
solitario, taciturno e molto abile davanti a una scacchiera.
Settimana dopo settimana, le sfide tra i due diventano un avvenimento
nel paese. Sempre più ossessionato dal gioco padre Bauer si butta a
capofitto nei manuali di scacchi e ben presto la sua fede vacilla sotto i
colpi degli impulsi umani, tra la competizione con il signor Harrwitz e
le velate avances di una parrocchiana che, nel segreto del confessionale, si
dichiara innamorata di lui. Il contrasto tra la fede, gli scacchi e
l'amore si fa quasi insostenibile fino a quando Bauer non viene
convocato al capezzale del vecchio scacchista che sta per morire. Dopo
aver ascoltato il racconto-confessione dell'uomo, al parroco non resterà
che gettare nel fuoco la scacchiera e la tonaca.
.... " E Daniel Harrwitz è veramente esisitito ? " .
Certamente . E' stato uno scacchista tedesco ( Breslavia, 29 aprile 1823 – Bolzano, 9 gennaio 1884). Circa a vent'anni si trasferì a Parigi, dove si fece una reputazione come forte giocatore alla cieca nel famoso Café de la Régence. Nel 1849 si trasferì in Inghilterra, dove fondò la rivista British Chess Review.
Disputò numerosi match con i più forti giocatori dell'epoca
.... " E Daniel Harrwitz è veramente esisitito ? " .
Certamente . E' stato uno scacchista tedesco ( Breslavia, 29 aprile 1823 – Bolzano, 9 gennaio 1884). Circa a vent'anni si trasferì a Parigi, dove si fece una reputazione come forte giocatore alla cieca nel famoso Café de la Régence. Nel 1849 si trasferì in Inghilterra, dove fondò la rivista British Chess Review.
Disputò numerosi match con i più forti giocatori dell'epoca
...CURIOSITA'
La
figura del protagonista Aloiz Bauer ha per iniziali le prime due
lettere dell’alfabeto, le prime due colonne della scacchiera. Bauer
in tedesco significa contadino ma anche pedone ( Mein
System di
Aaron Nimzowitsch, bravissimo nei giochi di parole). Ed il destino del
pedone è raggiungere l’ultima traversa, il traguardo della
promozione. Ma è possibile un riscatto, una salvezza, una
redenzione, cosa chiedono in cambio gli scacchi al cultore che vuole carpirne gli arcani segreti? Quale il prezzo da pagare?
Daniel Harrwitz proviene dall’Olimpo degli dei, dai divani del Cafè de la Régence, ha incrociato i suoi scacchi con Staunton, Anderssen, Morphy. Come è finito tra i boschi del Tirolo? Quale motivo lo ha condotto all’esilio? Di lui sappiamo che riposa da oltre un secolo nel cimitero ebraico di Bolzano, sotto una colonna spezzata, cinta da una ringhiera di ferro. Certamente è la figura chiave, la fonte che ha ispirato l’autore a riscrivere e romanzare gli ultimi giorni di un campione sottratto all’oblio
Daniel Harrwitz proviene dall’Olimpo degli dei, dai divani del Cafè de la Régence, ha incrociato i suoi scacchi con Staunton, Anderssen, Morphy. Come è finito tra i boschi del Tirolo? Quale motivo lo ha condotto all’esilio? Di lui sappiamo che riposa da oltre un secolo nel cimitero ebraico di Bolzano, sotto una colonna spezzata, cinta da una ringhiera di ferro. Certamente è la figura chiave, la fonte che ha ispirato l’autore a riscrivere e romanzare gli ultimi giorni di un campione sottratto all’oblio
QUI UNA ECCELLENTE PRESENTAZIONE
QUI...ARGOMENTANZIONI
2 commenti:
Ho trovato delle analogie con "La variante Luneburg", ma mi è sembrato meno incisivo di quest'ultimo... Nonostante ciò il tema degli scacchi mi è sempre interessato come metafora della sfida intellettuale.
per me è stata una scoperta che mi ha introdotto con curiosa meraviglia in un contesto inconsueto. ..leggere per carpire i segreti dello scrittore ed in questo caso come si pissa ambientare una storia ...in situazioni variabili tatticamente...studiate
simonetta
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