Olivia Rosenthal nel suo romanzo edito quest'anno si chiede che fine fanno le renne dopo Natale?
Chi non si è mai posto questa domanda da bambino, pensando alla slitta di Babbo Natale... Da piccoli, ce le immaginavamo correre libere in mezzo a distese bianche e immacolate.
Anche Olivia Rosenthal, scrittrice francese e autrice di Che fine fanno le renne dopo Natale?, in libreria per l'edizione Nottetempo, se l'è chiesto. Come tanti bambini, adorava gli animali e sognava un cucciolo da stringere fra le braccia.
Fatta questa premessa, non è un romanzo sentimentale, con la
solita storia strappalacrime di un bambino e del suo cucciolo. E' è un libro atipico e innovativo nella sua struttura narrativa.Rosenthal fa scorrere in parallelo brevi episodi e ricordi di una
bambina che diventa donna – autobiografia? – al racconto
del rapporto conflittuale fra l’umanità e gli animali.
Prigionieri di un amore che soffoca, come spesso anche le
relazioni umane possono esserlo.
La narrazione si snoda a pennellate,
con brevi "epifanie "che possono colpire come un pugno nello stomaco, con l'uso insolito dalla seconda persona. Come se la storia
della protagonista fosse anche quella del lettore. Anche per questa sua
struttura il romanzo affascina.
E insieme alle crudeltà perpetrate dall’uomo sugli animali, si muove come un romanzo di formazione la vita della protagonista, dal rapporto
con i genitori al matrimonio e alla sua liberazione interiore.
Che fanno le renne dopo Natale? è un libro di cui ci si innamora o che può anche non piacere, ma di sicuro non lascia indifferenti. E che soprattutto si fa rammentare.
1 commento:
Che libro originale questo di cui parli! Grazie per questa bella e accurata recensione Simonetta!
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