...9 modi per insegnare ai bambini ad odiare la lettura
Presentare il libro come una alternativa al fumetto;
Dire ai bambini di oggi che i bambini di una volta leggevano di più;
Ritenere che i bambini abbiano troppe distrazioni;
Dare la colpa ai bambini se non amano la lettura;
Trasformare il libro in uno strumento di tortura;
Rifiutarsi di leggere ai bambini;
Non offrire una scelta sufficiente;
Ordinare di leggere.
[Gianni Rodari - “Giornale dei genitori” 10 ottobre 1964]
Chi scrive per ragazzi deve dunque conoscere il mondo del bambino e quello dell’adolescente.Per questo venerd' 3 maggio propongo un libro che ho usato molto nel mio quotidiano impegno professionale di Docente di Lettere: il libro dei perché
IL LIBRO |
Gianni Rodari è stato uno scrittore e un pedagogista italiano. I suoi testi per ragazzi hanno contribuito a rinnovare la letteratura per gli adolescenti ed anche per me, per alcuni decenni Docente di Lettere, è stato un riferimento importante, indirizzandomi ad educare alla creatività e alla partecipazione attiva dei ragazzi, alla creazione di storie per grandi e meno grandi con consigli operativi su come divertirsi giocando con le parole.
Rodari dedicò alle domande che i bambini gli inviavano, una simpatica
rubrica settimanale su "l'Unità", nella quale ogni perché, invece di
venire "liquidato" con risposte sensate e "adulte", diventava il pretesto
per filastrocche, raccontini, invenzioni fantastiche. Nel 1984 le
risposte di Gianni Rodari vennero raccolte per la prima volta da
Marcella Argilli in un volume che si aggiunse alla copiosa bibliografia del maestro di Omegna.
Perché si nasce?
Questa è una storia vera:
una volta Laila non c'era
e adesso c'è.
Come mai? Perché?
Laila è venuta al mondo
per vedere quant'è bello,
così largo e così tondo,
e invece cos'ha trovato?
Che è vecchio, storto
e mal combinato:
fa pena a guardarlo...
Rimbocca presto le maniche:
bisogna raddrizzarlo...
una volta Laila non c'era
e adesso c'è.
Come mai? Perché?
Laila è venuta al mondo
per vedere quant'è bello,
così largo e così tondo,
e invece cos'ha trovato?
Che è vecchio, storto
e mal combinato:
fa pena a guardarlo...
Rimbocca presto le maniche:
bisogna raddrizzarlo...
GRAFICA |
Perché i re sono re?
I re sono re perché lo dicono
loro: ma solo fin che la gente, per forza o per amore, gli dà retta. Quando la
gente si accorge che i re sono uomini come gli altri, ed è abbastanza forte per
cacciarli via, si fa la repubblica. Il re più famoso di tutti è un re di
favola, che si chiamava Mida. Conosci la sua storia?
Senti senti come grida,
come piange il buon re Mida:
tocca il pane, tocca il vino,
gli diventa oro zecchino,
un confetto, se lo lecca,
gli diventa oro di zecca.
A me capita il contrario
ogni mese col salario:
appena lo tocco, là per là,
tutto in debiti se ne va.
come piange il buon re Mida:
tocca il pane, tocca il vino,
gli diventa oro zecchino,
un confetto, se lo lecca,
gli diventa oro di zecca.
A me capita il contrario
ogni mese col salario:
appena lo tocco, là per là,
tutto in debiti se ne va.
Perché gli scienziati vogliono andare sulla
luna?
Per vedere com'è fatta. Per vedere le stelle
da vicino. Per vedere la Terra, che di lassù sembrerà una luna azzurrina. E
diranno così:
Di qui si vede finalmente
quanto piccola è la Terra:
non c'è posto per fare la guerra,
statevi in pace, gente con gente.
quanto piccola è la Terra:
non c'è posto per fare la guerra,
statevi in pace, gente con gente.
Perché si danno i nomi alle stelle?
I primi a chiamare per nome le stelle furono
gli antichi: osservando le costellazioni ne scoprirono i disegni, videro l'Orsa
e la Bilancia, i Gemelli e l'Ariete; ai pianeti diedero i nomi delle loro
divinità: Giove, Mercurio, Marte, Nettuno. Con i nomi distinguiamo gli astri
l'uno dall'altro, per osservarli e studiarli ad uno ad uno. Milioni di stelle,
del resto, non hanno nome o hanno solo un nome di famiglia, il nome della
nebulosa in cui navigano, granelli splendenti di polvere infuocata.
La stella Paola
Se un giorno alle stelle
si daranno nomi nuovi,
io ne prenoto una,
una vispa stellina
a destra della luna,
per darle il nome della mia bambina.
Astronomi e scienziati,
poeti e scolari,
saranno obbligati
a dire: com'è bella
Paola la stella!
si daranno nomi nuovi,
io ne prenoto una,
una vispa stellina
a destra della luna,
per darle il nome della mia bambina.
Astronomi e scienziati,
poeti e scolari,
saranno obbligati
a dire: com'è bella
Paola la stella!
COLLAGE |
4 commenti:
Io apprezzo e stimo Rodari davvero moltissimo!
Ma sai che questo libro qui non mi è mai capitato tra le mani? Come sempre di certo è un piccolo grande capolavoro, conoscendo l'autore.
Buon fine settimana, cara Simonetta!
I libri che aiutano a rispondere ai tanti perchè dei nostri cuccioli sono sempre più che utili... di quelli che segnali non ne ho letto nemmeno uno ma me ne voglio procurare qualcuno...
Del libro, che ho trovato in e.book e che leggerò, mi piace questa affermazione:"Molto più importante di quello che sappiamo o non sappiamo è quello che non vogliamo sapere.
ERIC HOFFER.
Buone letture ed ai prossimi consigli del venerdì
simonetta
Molto interessante!Rodari è una sicurezza che risponde con dolcezza alle domande della vita!Se hai piacere vieni a condividere i tuoi post libreschi anche nel gruppo L'amore per i libri: https://www.facebook.com/groups/202097643248294/
buon weekend!
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