E' in fase conclusiva l'iniziativa di Girly Bike mettere in contatto blog con il promuovere anche l'uso della bicicletta.
Anche io ho aderito a questa piacevole e stimolante...pedalata durata un mese e, come promesso, sto organizzando un ARRIVEDERCI PARTICOLARE.
COSA VUOL DIRE FILOSOFIA DEL PEDALARE?
Se guardiamo la foto di Albert Einstein che felice fa piroette
in sella a una bicicletta e ricordiamo la
sua celebre frase: “La vita è come andare in bicicletta: se vuoi stare in
equilibrio devi muoverti”, possiamo dire che è un po’ la sintesi “a pedali” della sua Teoria
della relatività.
Oppure se leggiamo “La filosofia va in
bicicletta” di Walter Bernardi, accademico già preside della facoltà di Lettere e
filosofia all’Università di Siena che, da quando ha riscoperto la bici, ha
praticato ogni giorno la sua personalissima ciclo-filosofia, ci rendiamo conto che la filosofia che ci vogliono insegnare è diretta a tutti quei ciclisti che tutti i giorni, nei modi più diversi e
con i mezzi di ogni tipo (bici da città, da corsa, da montagna etc.), sfidano
le assurde condizioni della società odierna con un gesto che si può paragonare
a quello di Socrate, fondatore della filosofia occidentale che
girava come una trottola per Atene a
piedi per risvegliare la coscienza assopita dei suoi concittadini. Anche
se poi non esitarono a condannarlo a morte perché i “suoi insegnamenti
corrompevano la gioventù”.
Tra
bici e filosofia c’è dunque un rapporto molto stretto perché la
bici, e seguiamo il nostro filosofo, è prima di tutto uno strumento del pensiero,
aiuta a riflettere e aiuta a vivere
meglio. Egli ci incoraggia:”Sono filosofi (ciclisti) e non lo sanno… loro sentono
già dentro di sé senza rendersene conto che pedalare significa pensare, in una parola fare
“ciclofilosofia”! In bici si ha tutto il tempo per stare con se stessi e con
la natura, si viaggia a testa alta, lo sguardo è proiettato in avanti e ci si
può permettere di riflettere a ruota libera, si può scorrazzare liberamente girovagando per i
sentieri del cielo. le idee buone nascono quando i muscoli lavorano e la
mente si perde nella natura e si rilassa".
Oggi è il momento della bicicletta, fenomeno straordinario ed il suo grande ritorno indica uno stile di vita e di pensiero che privilegia la semplicità, l’energia muscolare, il corpo dinamico e la manutenzione degli oggetti quotidiani, oltre che un desiderio di riappropriazione del territorio, di rivincita dello spazio sul tempo.
VIVIAMO LE CITTA' in modo completamente diverso come modo di pensare, come semplice
divertimento, come idea di riappropriazione.
La bici ci suggerisce delle regole
"Bici filosofia di vita"
- pedalare all'alba nel silenzio, o alla
sera con l'ultimo barlume di luce;
- pedalare e sentire i profumi della natura che ci circonda;
- pedalare e sentire solo il respiro,
- pedalare e sentire solo il rumore delle ruote sull'asfalto;
- fermarsi ad ammirare un paesaggio, un bosco in autunno, gli alberi in fiore a primavera, un tramonto, una montagna;
- porsi degli obiettivi, soffrire per raggiungerli;
- essere orgogliosi di se stessi, di ciò che si è fatto.
- pedalare e sentire i profumi della natura che ci circonda;
- pedalare e sentire solo il respiro,
- pedalare e sentire solo il rumore delle ruote sull'asfalto;
- fermarsi ad ammirare un paesaggio, un bosco in autunno, gli alberi in fiore a primavera, un tramonto, una montagna;
- porsi degli obiettivi, soffrire per raggiungerli;
- essere orgogliosi di se stessi, di ciò che si è fatto.
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