martedì 9 luglio 2013

LUGLIO E IL MEMORIALE SCABROSO DI AVA GARDNER

Segnalatomi da Goodreads ecco 




AVA GARDER: LE CONFESSIONI POSTUME IN UN LIBRO

Le lunghe confessioni sono raccolte nel libro 'Ava Gardner: the secret conversation', edito in questo mese di luglio e  di cui il New York Post ha diffuso alcune anticipazioni. Nel gennaio del 1988 la diva americana, in cattive condizioni di salute dopo essere stata colpita da un ictus e distrutta da fumo e alcol, convocò il giornalista inglese Peter Evans perché scrivesse le sue memorie.



Ebbe «solo» tre mariti. Ma cambiò amanti come si cambiano i vestiti. Oltre a una straordinaria attrice, fu per due decenni la «donna più irresistibile di Hollywood». Ai piedi di Ava Gardner caddero miliardari, registi, grandi scrittori, toreri e cantanti.
 Il libro è  una galleria a tratti ironica e affettuosa, molto più spesso impietosa e senza peli sulla lingua

Sembra di sentire il vento caldo dell’estate che ancora una volta le scompigliava  i fluenti  capelli neri nell’abbacinante biancore di un paesaggio polveroso, mentre aspettava  con la valigia in mano la corriera, vestita d’un abitino che a stento nascondeva l’ armonioso involversi delle curve del suo corpo, con ancora nelle narici l’acre e intenso odore di tabacco della piantagione in cui aveva vissuto con la famiglia un’infanzia di stenti durante la Grande  Depressione. 

Ava Gardner by Lena Sacchetto

Partiva da  Grabtown, una piccola cittadina rurale del profondo sud degli Stati Uniti dove era nata nel 1922, per andare a trovare la sorella senza sapere che stava per lasciare un futuro di segretaria d’azienda di provincia o un probabile matrimonio con qualche quieto impiegatuccio e/o un alacre contadinotto della zona.
Affermava Arthur Schopenhauer:“ Il destino  mescola le carte e noi giochiamo”, così la sua foto esposta nel negozio del cognato a New York colpì l’attenzione di un scaltro agente della MGM: Così nel 1940 è  pronta per firmare un contratto, anche se poi ri rivelerà troppo lungo ed oneroso, con la potente casa di produzione cinematografica. Aveva appena diciotto anni e finalmente arrivò là, dove doveva stare Lei con la sua bellezza: una vera figlia della natura libera e trasgressiva, dolce e spietata.

Ava Gardner Photo

Ava Gardner ondeggiava come un’alga marina. Aveva gli occhi verdi dell’amore, una fossetta sul mento e un buco nel cuore che tentò invano per tutta la sua vita di riempire. “Selvaggia ed ingenua, fedele all’amore malgrado ogni fallimento” disse di lei il poeta Robert Graves, anch’esso colpito dal suo esotico fascino regale.  Bruna, focosa e intrigante: la sua bocca disegnava un sorriso carico di promesse, il suo corpo esprimeva qualcosa di selvaggio con sicure movenze feline e col suo sguardo di velluto, come poche, sapeva interpretare sullo schermo la donna fatale esperta nell’arte della seduzione. Per questo ebbe un successo strepitoso facendo innamorare di sé intere generazioni di uomini e nello stesso tempo suscitare l’invidia e l'ammirazione delle donne. 
Pur se con addosso, come una seconda pelle, questa impronta da diva anche nel privato, in sostanza alla fine non riuscì mai a realizzare appieno la sua vita sentimentale

MUSEO AD AVA GARDNER

Ha incarnato  nell’immaginario collettivo, il modello della donna conturbante e pericolosa per tutti gli uomini che se ne fossero  innamorati. Donna dal potere di seduzione intramontabile ancora oggi, su uomini e donne e ricordiamo che la macchina del gossip di Hollywood impazzì quando il suo nome cominciò ad apparire accanto a quello di uomini famosi: il primo marito Mickey Rooney, il secondo Artie Shaw, Howard Huges, il terzo marito  Frank Sinatra, il caro amico Ernest Hemingway
 Le sue curve sinuose sullo schermo e nella vita reale, resero il suo corpo uno dei più belli e realistici dell'industria cinematografica.
Addirittura su ELLE.it  vi è un articolo Geth the look: come Ava Gardner,  in cui una beauty consultant del Giornale consiglia il trucco alla Gardner per interpretare il ruolo della icona sexy del cinema americano



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