Il linguaggio dei fiori di Charlotte de Latour è una lettura che ben si adatta a quei momenti
della giornata in cui il tempo sembra rallentare, un libro da
assaporare dopo cena, o prima di andare a dormire. Senza ubriacarsi,
perché fantasticare è facile con questo libro, che ci ricorda e rimembra come i
fiori e il giardino non abbiano mai perduto quella connotazione
romantica che è forse la loro vera essenza. Al centro di
questo libro sono infatti l'amore, la sensualità velati
dalle regole del galateo e della buona società.
Infatti il volume fu pubblicato in Francia nel 1819, con
Napoleone caduto da appena pochi anni, nel pieno clima romantico
di Hugo nei Miserabili. La società francese di quel periodo
era uscita da poco tempo dalla Rivoluzione tumultuosa , dal periodo del Terrore, dalla
corruzione del Direttorio e dai fastosi periodi dell'imparo. .
Accanto alla ricca e forte classe borghese di banchieri e imprenditori, resisi i
vincitori da quegli eventi storici, ecco la
piccola borghesia di professionisti e commercianti, i “nuovi ricchi”,
che vivono "more nobilium".
Questo libro è attraverso una lente
d'ingrandimento le abitudini di vita di un universo
femminile frivolo e spensierato, che ama circondarsi di tutte quelle "delicatessen" che erano state fino ad allora
prerogativa della nobiltà.
E' stato il primo dizionario ufficiale del linguaggio dei fiori, arricchito da litografie tratte da disegni floreali, il nostro 'Le Language des Fleur' – destinato a diventare un testo di riferimento ineludibile in materia – scritto da Louise Cortambert con lo pseudonimo di Charlotte de la Tour.
Dunque tra i testi più conosciuti che trattano questo affascinante tema: il
codice di Miss Corruthers of Inverness scritto nel 1879 a Londra e
quello della dama dama parigina che, nel 1819, sotto lo pseudonimo di Madame
Charlotte de Latour, pubblicò il testo “Le Language des Fleurs”.
Il tempo e le usanze hanno poi modificato le emozioni attribuite ai
fiori da queste autrici ma certo l’idea di comunicare con i fiori
intriga e attira anche ai giorni nostri, con un vantaggio in più: noi abbiamo molte più varietà tra cui scegliere!
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