Cari lettori, eccoci al 6 agosto,
in piena calura agostana con ...
IL-MIO-APPUNTAMENTO-DEL-MARTEDI'
LEGGERE - PER… UN-LIBRO-TRA-LE-MANI
QUESITO
DI OGGI: SI PUO’ ESSERE D’ACCORDO CON QUANTO AFFERMA LO SCRITTORE:” “ Il giorno in
cui scrivere darà un senso alla tua vita, sarai un vero scrittore”?
Autore: Joel Dicker
Titolo: La Verità sul caso Harry Quebert
Editore: BOMPIANI
Collana: LETTERARIA STRANIERA
Pagine: 784 Prezzo: 19,50 euro
Anno
prima edizione: 2013
Credo di sì e lo si nota nella grande idea del Nostro Giovane Autore: il suo senso della vita, per essere considerato scrittore ce lo ha evidenziato mettendo in scena tutti i cliché della tradizione americana, dalla pittura alla televisione, e tutto il lavoro di composizione l’ha lasciato fare ai lettori, secondo il loro gusto e formazione.
Piace la grande letteratura? Allora il lettore può attingere da Lolita, dalCrogiuolo, dal Grande Gatsby, da Wapshot Chronicle, da Amabili resti, dalleVergini suicide, da Truman Capote, da Stephen King, da Richard Yates e da Richard Ford.
Si è amanti della pittura? Ecco il lettore ritrovarsi negli spazi urbani di Edward Hopper, o nei panorami naturali di Andrew Wyeth.
Si preferisce cinema? Da Peyton Place al Verdetto, da American Graffiti all’Esorcista, non cìè che da scegliere cosa rivedere.
Il lettore ama guardare solo la televisione? Si può ritrovare nella suspence di Twin Peaks, ma anche nella sdolcinata nostalgia di Happy Days, o nel garbato razionalismo dellaSignora in giallo o nella scura paranoia di Homeland.
Spesso riguardo ai thriller, nei quali la bravura dell’autore è assorbita quasi interamente dalla costruzione dell’intreccio, dal ritmo del montaggio e dall’invenzione dei colpi di scena e appena fuori dal punto di fuoco, il mondo sbiadisce in uno scialbo sfondo insignificante, e i personaggi secondari diventano come avatar. Nel caso di Dicker questo difetto, si trasforma con una storia ben congegnata, poiché contribuisce a innescare il meccanismo per cui si va avanti a leggere senza riuscire a fermarsi, catturati dai colpi di scena e spinti per uscire dal malessere generato dal libro.
E la tensione narrativa riguarda soprattutto il bisogno di scrivere ed infatti degli scrittori nel libro, vengono tratteggiati il blocco dello scrittore, il terrore della pagina bianca, i dogmi, gli intrecci. Che per essere veramente vissuta, deve seguire delle linee guida; forse è questo il senso dei 31 consigli di scrittura contenuti nel romanzo.
Un libro che parla di altri libri rivolgendosi agli aspiranti scrittori dando 31 consigli, uno per ogni capitolo: a chi esita dice di non scoraggiarsi, conforta i giovani scrittori ricordando che ad avere la meglio nel corpo a corpo con la scrittura non sono tanto gli scrittori affermati, ma quelli che guardano, amano, desiderano la vita non potendola vivere in prima persona.
A chi ha avuto qualche delusione, poiché il fallimento dà sapore alla vittoria - e lui ne ha 5 alle spalle- consiglia:“Il fallimento mi procura energia, attraverso il fallimento si costruisce e si diventa più grandi – spiega - La mia generazione è ossessionata dal successo, dall’essere noti, ma per cosa? Si è pronti a tutto oggi per uscire dall’anonimato e avere i riflettori addosso. Che senso ha tutto questo?” .
La vita da scrittore è stata la vera ossessione di Dicker: “È quello che ho voluto fare da sempre, per questo a vent’anni mi sono messo sotto e fino ai ventotto ho scritto. Ma mi ero detto che al sesto libro rifiutato avrei smesso”. Tante regole: “Avevo voglia di scrivere un librone in cui mettere tutto quello che volevo”.
Il libro dunque racchiude al suo interno una sorta di guida per aspiranti scrittori, ed all’inizio di ogni capitolo Dicker inserisce uno scambio, un botta e risposta tra Harry e Marcus, a proposito dell’arte della scrittura quasi un corso di scrittura creativa in pillole poiché sia investigatore che maggiore indiziato sono entrambi scrittori. E si sfidano : «un bel libro non si valuta solo per le sue ultime parole ma per l’effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute» . »Due cose danno un senso alla vita i libri e l’amore …..
«Scrivere è come boxare ma anche come correre".
In conclusione “Harry e Marcus sono la stessa persona – dice Dicker - Harry è il lato di Marcus che ha mentito pur di ottenere la fama e che non ha saputo lottare fino in fondo, Marcus è la parte forte di Harry, quella che l'aiuta a credere in se stesso”. Insomma in ognuno di noi vi è il bisogno insopprimibile di esprimersi attraverso la scrittura.
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