30 SETTIMANE....DI LIBRI #3 LA MIA RUBRICA DEL MARTEDI'
Mi ricollego a quello che scrive Luigi Mascheroni, ''Nel mio libro ho raccolto le manie più curiose dei bibliofili
d'Italia'' “Scegliere i libri è un’arte.
Collezionarli una follia”. Perché quando si parla di appassionati estremi, di
libri, è difficile distinguere genio e mania. Un libro che raccoglie i ritratti
dei “peggiori” bibliofili d’Italia. Da Vittorio Sgarbi a Giampiero Mughini, da
Giulio Andreotti a Marcello Dell’Utri, da Philippe Daverio a Cesare De
Michelis, una galleria di accaniti bibliofili, più o meno famosi, persi tra la
passione della lettura e l’ossessione del collezionismo. Luigi Mascheroni in
“Scegliere i libri è un’arte. Collezionarli una follia’’ tratteggia le loro
virtù e manie, accompagnando i lettori attraverso un’indagine curiosa condotta,
con geniale bravura, tra le pieghe dell’amore e della patologia. Il rapporto
fisico con l’oggetto libro, la ricerca spasmodica di un testo, il tempo e le
energie spese da chi proprio “non può farne a meno”. L’autore ci parla del
viaggio, letterario e divertente, che l’ha portato alla pubblicazione del
volume.
Questo martedì posso chiedermi se io scrivessi un libro da cosa potrebbe nascere l’idea? Potrei intervistare ogni mese un
grande bibliofilo, conosciuto o meno, ma che avesse una bella storia da
raccontare sui libri, il collezionismo, le piccole e grandi manie degli amanti
del libri, della lettura, della letteratura. Potrei paragonarmi a Giampiero Mughini, che ne “La collezione” , racconta i più bei libri italiani del Novecento”..
Inoltre potrei domandarmi quanti
in Italia collezionano libri per vera passione e quanti, invece, perché essere
bibliofili rende più “intellettuali”
Altra domanda ancora: mi posso innamorare del futurismo oppure della letteratura di fantascienza, dell’astrologia. Iniziando a recuperare tutto ciò che riguarda quel settore,
per anni, con pazienza, con ostinazione, e con un pizzico di ossessione…
Può essere considerato UN vezzo l’amore per il libro?
Qual è la linea di confine che posso tracciare tra appassionato di lettura e maniaco del
collezionismo? Forse
soldi, pazienza e tanto spazio….
Chi ha queste tre cose può diventare
un collezionista. Gli altri sono amanti della lettura.
Quale personaggio-bibliofilo risulta
essere il più stravagante? Tra tutti, forse padre Sergio De Piccoli, un
monaco benedettino che ha dedicato la vita a Dio e ai libri: vive da 35 anni a
Marmora, in Alta Valle Maira, sopra a Cuneo, 1.548 metri d’altezza, nella
canonica del monastero. Da solo. Passa le giornate a pregare e a riordinare i
libri che la Provvidenza gli manda lassù: qualcuno lo compra, la maggior parte
glieli regalano: donazioni di fedeli, amici editori che si liberano del
magazzino, vecchie biblioteche ecclesiastiche. Ormai ha superato gli 80 anni d’età e i 55mila volumi. Dopo aver
celebrato Messa, il tempo lo trascorre catalogando i libri con il suo vecchio
computer. E la cosa più incredibile è che, a parte la Bibbia, sono vent’anni
che padre Sergio non legge più niente. Trovo che in tutto ciò ci sia qualcosa
di sublime. E poi dentro la storia di questo monaco solitario si può leggere
mezza storia del pensiero filosofico e letterario dell’Uomo: il monachesimo, i
padri del deserto, quelli della Chiesa, il vecchio della Montagna, la
spiritualità delle grandi Religioni, non so perché Nietzsche e Dostoevskij...
Quanti libri possono essere presenti
in una biblioteca di un appassionato lettore?
Si può
andare a metri di scaffali e come
“accumulatori” di libri anche io posso
considerarmi una bibliofila , quasi una bibliofolle (con un po’ più di senso
del limite), e senza libri , vivrei peggio.
Nessun commento:
Posta un commento