ha organizzato una simpatica iniziativa estiva : "Commenta e Vinci" che ci ha tenuto compagnia per tutto agosto mettendo in palio come regalo 2 copie di un gustosissimo libro che è stato recensito da poco, QUI
se ce lo siamo perso!
E' stato un modo per tenerci compagnia con
una commedia particolare.
che sarebbe andato come
ad un commento-post relativo all'iniziativa.
Le vincitrici delle due copie siamo state io, Simonetta, e Lady Debora!!! con i Complimenti di Silvia curatrice del blog, ora C'E' POSTA PER NOI!!!
DI COSA TRATTA IL LIBRO
Il libro è di Ada Parellada, spagnola, albergatrice e ristoratrice, che ha avuto grande successo nel suo Paese:" desiderio di trarre piacere da tutto quello che facciamo" Il piacere del palato e la buona cucina sono ormai da tempo al centro della scena con Tv, romanzi, cinema e fiction che esaltano il potere sensuale del cibo e, per goderne al meglio, propongono a ritmo ossessivo trasmissioni e storie che ruotano intorno alla cura delle preparazioni, alla scelta degli ingredienti e agli infiniti modi di armonizzarli con spezie ed aromi.
L'argomento cibo e piacere è stato da sempre motivo d'ispirazione, ma la novità sapete dov'è? nel fatto che il cibo ed ilm piacere sono diventati temi di massa, sempre prersenti e di moda.
L'argomento cibo e piacere è stato da sempre motivo d'ispirazione, ma la novità sapete dov'è? nel fatto che il cibo ed ilm piacere sono diventati temi di massa, sempre prersenti e di moda.
Ada Parellada con La piccola cucina dei sapori segreti ha conquistato il pubblico del suo Paese e non solo. "Il cibo è il piacere più quotidiano, il più "legale" è alla portata di tutti, mezzo per creare storie, situazioni e amori".
Il cibo non è più solo una necessità afferma Ada " ma può ed è un piacere da ricercare con la conoscenza e con la cura, che può regalare soddisfazioni, emozioni e nuove opportunità per migliorare l'esistenza" E ruota intorno al buon cibo e a quanto l'amore per la gastronomia può fare per cambiare la vita, la storia raccontataci dall'autrice.
Alex è uno chef proprietario di un ristorante a Barcellona, famoso ma sempre più vuoto a causa del carattere burbero e ostile a seguire i desideri dei clienti. Non vuole soddisfare le richieste non in linea con le sue idee di cibo, vuole allontanare dalla sua cucina alcuni ingredienti anche quelli tra i più richiesti e rischia di arrivare al fallimento. Arriva in suo aiuto Annette, una ragazza canadese che ama il buon cibo ma che non sa cucinare: ecco le scintille!!! . Eppure tra spezie e ricette, salse e patti particolari, la giovane dai capelli rossi e l'eccentrico chef nasce un'intesa. In cucina riescono a riconoscersi e, ambedue con un passato doloroso, attivano una sorta di complicità come in una ricetta nuova e perfetta. Lui è forte "come il peperoncino", lei dolce come "la vaniglia" e, tra sapori ed aromi, ecco sbocciare una storia d'amore tenera e intensa.
La piccola cucina dei sapori segreti è un romanzo leggero, piacevole, una "fiaba del cibo" dedicata alle emozioni e un piacere in più lo offre la vivacità del linguaggio.
-PERCHE' una albergatrice e una ristoratrice con esperienza decide di scrivere un romanzo?
- Scrivere mi è sempre piaciuto. Di fatto, scrivo regolarmente su diverse testate catalane e anche se si tratta di articoli di gastronomia, le due attività sono diverse. Però, quando ho compiuto 40 anni ho deciso che era arrivato il momento di fare una delle cose che avevo annotato in una lunga lista e che, negli anni, avevo lasciato da parte per motivi professionali, poiché altri interessi mi avrebbero distratto dai miei obiettivi. E' stato allora che da quella lista, ho scelto "scrivere un romanzo". Ed ecco La piccola cucina dei sapori segreti.
- Amore e cibo, seduzione e cura. La cucina rappresenta tutto questo e da qualche tempo intorno al cibo si muove cinema, fiction e narrativa. E’ una moda, un business facile o una presa di coscienza che migliora la vita?
- Ogni forma di arte rispecchia le inquietudini e gli interessi della società. In questo caso credo che, dopo esserci scrollati di dosso il senso di colpa che ci è stato inculcato dai precetti religiosi, abbiamo lasciato emergere il desiderio di trarre piacere da tutto quello che facciamo. E il piacere più quotidiano, meno compromettente, è proprio il cibo. Mangiamo tutti i giorni e, mangiando, possiamo godere ogni giorno. Inoltre, da quando abbiamo cercato il piacere nel cibo i rapporti umani si sono arricchiti di storie, aneddoti e situazioni, tristi o esilaranti.
- Finora lei aveva scritto libri di ricette, insegnato nei corsi di cucina o in seminari alimentari. A che cosa si deve il salto compiuto con la storia d’amore tra il cuoco Alex e Annette che di cucina sembra sapere ben poco?
- Il romanzo è una storia d'amore perché io amo la cucina, ma l'ho scritto anche in un momento in cui avevo bisogno di credere in una seconda opportunità. Perciò è un inno all'ottimismo contro il pessimismo imperante. Avevo bisogno di credere che una via d'uscita c'è sempre, perfino per coloro che hanno ormai rinunciato a vivere. Alex è un uomo sconfitto, debole, disilluso, che cela le sue due debolezze dietro un carattere chiuso. Forte e sicuro in apparenza, è molto inquieto manifestando amarezza. Annette è dolce, conciliante, delicata, e di una forza infinita. Niente li unisce, se non il loro amore per la gastronomia. E' grazie a questo fragilissimo vincolo che si tesse la rete che permetterà loro di compiere il gran salto verso l'amore, senza il timore di precipitare nel vuoto.
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