Sfida di lettura "Io leggo italiano"
UNA LETTURA PER LUGLIO ??
"Di quante preoccupazioni ci si libera quando si decide, non di essere qualcosa, bensì qualcuno".Coco Chanel
Titolo Via Chanel N.5Autore Daniela Farnese
Editore Newton Compton
Pagine 288
2012
Si può assomigliare a una dei più importanti simboli dello stile, indipendente, bella, desiderata ed elegante come Coco Chanel?
Rebecca ha trentatré anni, un ricco guardaroba con più di cento paia di scarpe, tubini neri, completi di tweed e una smisurata passione per la magnifica Coco. È romantica, sognatrice, e innamorata di Niccolò, che sta per raggiungere a Milano, dopo un anno di relazione... a distanza. Un nuovo lavoro come organizzatrice di matrimoni, una vita vicino all’uomo che ama: la felicità invece ... non appena arrivata a Milano Niccolò le confessa di essersi innamorato di un’altra. Rebecca si ritrova in una città che non conosce e con il cuore a brandelli. Si immedesima nel suo mito, la grande Coco: lei come avrebbe reagito?
Indossando grandi occhiali scuri, sfidando il mondo tenendo alta la testa, non avrebbe mai permesso a un uomo di mettere sotto i piedi la sua anima ed il suo spirito indomabile!
«Per essere insostituibili bisogna essere unici», e forse Niccolò, unico non lo era. "
Dopo intere giornate rintanata in casa, Rebecca è pronta a cambiare vita: si butta nell’intensa vita mondana milanese anche con incontri al buio e, con lo stile della sua Coco, si sente una donna cercata e desiderata. Resterà un’eterna signorina, come l’ inossidabile Coco? O il destino le preserverà sorprese tali da rivoluzionare la sua vita?
“Quando tutto va storto, qui in città, puoi
sempre rifugiarti in qualche locale che serve aperitivi” Coco Chanel.
“.. Ti
ritrovi a pensare e ripensare alle cose che ti fanno soffrire senza riuscire a
smettere. Succede, pero’, che all’improvviso qualcosa cambia: un incontro, il
suono di una canzone, un film, un raggio di sole modificano il filo dei
pensieri e inizi a fantasticare su altro, ad avere nuove idee, a rimuovere il
vecchio e a sostituirlo con il nuovo. Vivere è un’esperienza strana. A volte ti
sembra che tutto sia perduto, che niente tornerà come prima, che la serenità si
sia esaurita di colpo, portata via da amori finiti, da fallimenti di diversa
natura. Poi arrivano le novità e con loro cose belle. Bisogna solo essere
disposti a riconoscerle e a accoglierle“
Proprio quando sembra essersi rassegnata a
rimanere un’eterna signorina, l’amore torna come
una ventata di profumo.
CHI E' DANIELA FARNESE?
Alias Dania è un nome molto noto in rete. Dal suo blog Malafemmena
ai social network ( twitter con più di 38.000 followers) è difficile
non conoscerla. Negli ultimi anni si è dedicata anche a pubblicazioni più tradizionali: 101 modi per far soffrire gli uomini, , Via Chanel N° 5.
HO IMMAGINATO UN'INTERVISTA CON L'AUTRICE.
- Com’è stato
passare da 101 MODI alla scrittura di un romanzo?
La scrittura di un romanzo è molto più complessa: crei dei personaggi che, a un certo punto, hanno una vita propria e sono loro a decidere cosa fare, dove stare, cosa dire. Tu segui solo le loro avventure e a volte ti fanno davvero impazzire. Spero, però, di essere riuscita a mantenere la stessa ironia che avevo messo nel primo libro. Come dice mia madre, a differenza dei “101 modi per far soffrire gli uomini”, forse questo libro mi farà avere più successo con i maschi
- Tu sei
molto presente sui social network e hai un blog di successo da anni. Quanto hai
mantenuto delle discussioni e dei personaggi incontrati sui social network, per il
tuo romanzo?
I lettori del blog e i contatti dei social network sono stati un aiuto fondamentale ed in molti mi scrivono raccontandomi le loro storie, chiedendo consigli sulle relazioni, parlandomi delle loro avventure. Addirittura una lettrice mi chiese “quanto dura la sofferenza in amore?” e io non ho potuto fare altro che rispondere “dura troppo”.
Anche Rebecca, la protagonista
del romanzo, ne sa qualcosa di sofferenza in amore
«Coco Chanel ripeteva che la bellezza serve alle donne per essere amate dagli uomini, mentre la stupidità serve ad amarli...Be’, detta così, può essere una grande verità»
Ed io alzo il calice e brindo a questo personaggio ricordando un passo significativo del libro:" Una delle cose che detesto di più è l’abitudine di chiedere informazioni sul lavoro che fa una persona non appena la si conosce. Come se poi dovesse comunque essere bello! Nessuno ti chiede mai se ascolti Battisti o Lou Reed, se preferisci le Hogan alle All Star, se vai nei villaggi turisti o in campeggio, se ti fa ridere Vanzina o i fratelli Coen. Sono queste le cose che fanno la differenza, non il tuo stramaledetto lavoro."
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