Sfida di lettura "Io leggo italiano"
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Biscotti e sospetti, scritto da Stefania Bertola e
pubblicato nel 2006 , evidenzia surreale e iperbolico che
sono la quotidianità dei protagonisti in un cocktail che mi ha
sorpreso, oltre alla soffusa ilarità e simpatia per i
personaggi e le loro storie. Credo che Stefania Bertola sia una delle
poche autrici capaci di scrivere caratteristici chick-lit (QUI TROVI AMPIE DELUCIDAZIONI)
all'italiana cioè letteratura per pollastrelle, un genere di letteratura nato nel mondo anglosassone negli anni
Novanta e poi affermatosi in tutto il mondo. Le protagoniste sono
donne dinamiche, tra i venti e i quarant’anni, vivono in città e
sono alla ricerca del lavoro giusto, o dell’uomo giusto, o della
dieta giusta… A volte anche di tutte e tre le cose.
All’inizio ci
fu Bridget Jones. La giornalista Helen Fielding
teneva due rubriche fisse sull’Independent e sul
Daily Telegraph; queste raccontavano, sotto forma di
diario, le avventure di una single poco più che trentenne che viveva
a Londra. Visto il successo riscosso dal personaggio, l’autrice
decise di scrivere un romanzo, Il diario di Bridget Jones, e
poi il seguito, Che pasticcio, Bridget Jones!
Con la Bertola siamo in un'ambientazione nostrana, a Torino,
dove è nata , con protagoniste uniche, a volte eccentriche, ma
indimenticabili. Il suo punto di forza sono proprio personaggi:
donne come noi, spesso non più giovani, con dei problemi, con una
casa da mandare avanti, i bimbi da portare a scuola e un marito da
gestire, alle prese con lavori umili ma normali. E' proprio questo
che mi è piaciuto essendo questo il primo romanzo che leggo
dell'autrice.
Questo è uno dei libri che mi ero ripromessa di leggere per
partecipare alla SFIDA nel mese di Agosto per IO LEGGO ITALIANO. Poi
presa da altre faccende ho trascurato questa iniziativa a cui tenevo
molto. Ora spero di rimettermi in SELLA con tale romanzo il cui titolo già ti attira come un vassoio di biscotti da addolcirti la
giornata !!!
Da un po’ non mi appassionavo a questo
tipo di romanzi prediligendo altri generi, ma poi ho deciso di
prendere una pausa dalle solite letture e riallacciarmi alla SFIDA ED
ALLA PROMESSA DI QUESTA LETTURA ESTIVA.
All'inizio, alla fine di agosto/ inizi di settembre non
riuscivo a leggere più di due pagine alla volta, i personaggi mi
sembravano un po' finti e tratteggiati con un linguaggio troppo
forzatamente ironico, così lontano dalla realtà. Ma poi la storia è emersa come un romanzo corale, in cui si incontrano vari
personaggi con i loro punti di vista. Violetta e Caterina due
sorelle ancora giovani e molto attraenti, una è commessa in una
libreria, l'altra sarta, ma si impegna a trovare nuovi modi per
guadagnare qualcosa in più: dalla realizzazione di vestiti sexy per
bambole gonfiabili (è proprio uno spasso!!), alla vendita di
oggetti su aste on line per conto terzi.
Quando decidono di trasferirsi in un
condominio ricavato da una bellissima villetta signorile, le protagoniste non immaginano cosa le aspetta. Ecco Rebecca, di
professione traduttrice, con tre figlie piccole a carico, affranta e
delusa per il tradimento del marito che si è involato con una
studentessa bella ma dalla testa vuota. Poi c'è Emanuele,
proprietario della famosa vetreria Valfrè, tornato da poco da
Calcutta con Parvati, la sua novella sposa. Inoltre Mattia,
architetto d'interni molto richiesto, impareggibile casanova Violetta e Caterina si trovano subito coinvolte nelle
conflittuali dinamiche del condominio perchè se da un lato Caterina
si innamora perdutamente di Emanuele e decide di aiutarlo a
rintracciare la bella moglie indiana fuggita, dall'altra Violetta,
invischiata in una storia d'amore noiosa e senza futuro, si fa
ammaliare da Mattia pur non perdendo di vista il suo obbiettivo:
vincere 250mila euro ad un famoso quiz per poter acquistare la
libreria in cui lavora e salvarla dalla chiusura.
Le storie di questi personaggi, dunque,
si mescolano e si incrociano con maestria, rivelando le loro
personalità diversissime. Non posso dire che Violetta e Caterina
siano le protagoniste perché secondo me lo sono un po' tutti: tutti
ugualmente protagonisti e nello stesso tempo utili per lo sviluppo
della trama che li coinvolge fin dalle prime pagine del romanzo. E se
uno di loro non ci fosse stato, la storia sarebbe stata completamente
diversa.
LE PARTI CHE MI HANNO ENTUSIASMATO ???
Le istruzioni da seguire in caso di puntura di ape dell'amore
Noi abbiamo l’ape dell’amore chiusa nel nostro cuore e
addormentata. Solo quando l’ape si sveglia e ci punge, è il vero
amore. Se no, sono stupidaggini, sciocchezze. L’ape punge una volta
soltanto e poi muore.
"Tu vai a casa e pensa. Sai
svolgere questa semplice attività, vero? Mettiti tranquillo in
poltrona, oppure passeggia su e giù per il salotto, e fai andare a
mille quell'insieme di cellule che conservi nella scatola cranica,
ancora chiuse nella confezione originale. Pensa alla tua vita, e alle
cose che fai. Alle donne che hai avuto, hai fumetti che hai letto, a
quello che ti piace mangiare, a cosa guardi alla tele. Pensaci, e
cerca di capire chi ... sei, cosa vuoi, e cosa intendi per amare una
donna. Quando avrai le idee più chiare, e spero che non ti ci
vorranno più di un paio di mesi, torna qui e chiedi a Violetta dov'è
sua sorella, oppure lasciale stare, tutte e due, e limitati a
salutarle se e quando le incontri in giardino".
CIO' CHE MI HA COLPITO...
La gestione dei punti di vista
multipli. originalità e spiccata personalità di ogni personaggio,
unicità nel tratteggiarli, infatti l'autrice riesce sempre a trovare
il modo di renderli unici, sia per un lavoro un po' fuori
dall'ordinario, sia per qualche tratto particolare del carattere o
per certi vissuti o situazioni familiari che alla fine si fanno
insieme alla loro simpatia ed eccentricità
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