sabato 23 giugno 2012

“Alla ricerca di Peter Pan” un percorso ...a ritroso.


E’ in libreria da qualche mese , “Alla ricerca di Peter Pan”, firmato  da Paolo Gulisano e  Chiara Nejrotti per rendere  omaggio a uno degli scrittori più importanti di tutti i tempi, James Matthew Barrie, per il centocinquantenario della nascita.
Attraverso i suoi simboli e significati, gli autori  cercano di comporre un profilo biografico dello scrittore scozzese per approfondire anche   il  diffuso fenomeno sociale e psicologico della sindrome che porta il nome del bambino vestito di foglie.
Il libro è ricco di  informazioni abbastanza rare e reperire il materiale, a detta degli autori, è stato abbastanza complicato anche con viaggi frequenti a Londra (immergersi nell’aria londinese   non guasta mai!) mediante un lavoro approfondito di indagine bibliografica.
Una delle fonti più preziose è stato il rarissimo  volume  di Janet Dunbar “J.M. Barrie “The man behind the image” che ha permesso agli autori di lavorare  a quattro mani suddividendosi  i compiti senza problemi  per arrivare  a ricomporre il mosaico, certamente  partendo  dalla prospettiva precisa di analizzare le opere di Barrie, i riferimenti culturali, gli elementi biografici. Ed il risultato è stato molto  positivo!









                             


Langston Hughes un personaggio affascinante e complesso

Huges ha prodotto  poesie, racconti, commedie, romanzi  che rispecchiano la sua particolare visione della cultura, della musica e della società afro americane da un lato e una visione umanistica più universale dall'altro.
Personaggio affascinante e complesso che si è  interessato agli  aspetti più tradizionali della cultura della sua gente come il blues e il jazz che hanno confluito nelle sue prime poesie e  poi  nella "jazz poetry",  cercando  di catturare il ritmo del jazz strumentale degli anni venti. Langston Hughes è noto anche per svariati testi in cui cerca di trasmettere ai giovani e ai bambini i tratti più importanti della cultura afro-americana ed in particolare  alla musica.

                                              Simo 



"Il colore viola" - Romanzo epistolare di Alice Walker

L’ opera di Alice Walker (edita per i tipi di Sperling Paperback), ti prende per la sua scrittura essenziale e diretta, lettere scritte da una donna ignorante, incapace di lottare, abituata dalla vita ad accettare tutto il male con una rassegnazione che a volte rasenta l’ esasperazione.
Il mio interesse per questo romanzo è dovuto anche al fatto che l’autrice è stata la prima donna di colore a vincere il Premio Pulitzer e il National Book Award grazie proprio al romanzo ‘Il colore viola’ (The Color Purple’, 1983), e perché è una donna che ha conosciuto fin da bambina l’ingiustizia e la violenza della discriminazione razziale negli Stati Uniti-
Ho dunque “divorato” il libro e la sua lettura e non mi ha delusa!







giovedì 21 giugno 2012

DICIAMOLO CON I FIORI

                                           Su di lei: Vanessa Diffenbaugh


Questa autrice americana ha pubblicato per Garzanti il suo primo romanzo “Il linguaggio segreto dei fiori”, uno dei libri più attesi dello scorso anno in Italia, negli Stati Uniti e in altri Paesi (Inghilterra, Spagna).
Vanessa Diffenbaugh, ospite del Salone Internazionale del libro di Torino, è stata intervistata dalla redazione de i-Libri per parlare del suo romanzo già diventato un “caso” editoriale.
Giornali e TV hanno parlato molto di questa giovane scrittrice americana: i fiori sono i protagonisti assoluti di questa storia intensa e commovente, straordinari mezzi di messaggi per Victoria, una giovane che ha vissuto una vita ingenerosa.
L’autrice parla di una “riconciliazione” possibile con il mondo, di un nuovo inizio, partendo proprio dal linguaggio e dalla comunicazione.
Victoria è una giovane diciottenne con un passato alle spalle certamente non facile: abbandonata alla nascita dai genitori, trascorre l’infanzia tra famiglie adottive, genitori provvisori e spesso non ideali. Un giorno però Victoria incontra Elizabeth, una donna speciale che le cambia la vita… Leggiamolo!!!!
Elizabeth è per Victoria la sua unica vera madre e per questo le trasmette un dono speciale: la capacità di conoscere il linguaggio segreto dei fiori. Diventata adulta, la ragazza decide di lavorare come fioraia e il richiamo magico delle sue rose e delle sue margherite porterà tutta la città nel suo negozio. Perché i fiori, nel romanzo della Diffenbaugh, curano prima di tutto i mali dell’anima e lasciano degli input di felicità.
In appendice al romanzo c’è un dizionario dei fiori che il lettore può consultare alla ricerca del significato di piante note e meno note, incuriosito ed affascinato da questa nuova e “colorata” lingua.
Dopo aver letto il libro, quale fiore si può regalare a una donna?
Consultiamo il dizionario: Campanula il cui significato è “gratitudine”







L’autrice ha dichiarato che l’intento del suo romanzo è stato  anche quello di porre l’attenzione su un fenomeno che negli USA è terribile: ogni anno sono 20.000 i ragazzi affidati alle famiglie, all’età di 24 anni il 31% di loro è stato in  carcere, il 25% ha vissuto come homeless, meno della metà ha un lavoro e solo il 3% ha conseguito un diploma di laurea. Un’accusa abbastanza evidente verso la società americana, un invito affinché si faccia di più per questi ragazzi. E per aiutarli ancora in modo più concredo, Vanessa ha creato Camelia, un network il cui nome nel linguaggio dei fiori significa “il mio destino è nelle tue mani”: un’associazione che aiuta i ragazzi che vivono in istituto a pubblicare i loro profili tramite internet, a raccontare la loro vita e a trovare dei genitori affidatari. In seguito questo ente non-profit avrà il fine di collegare ogni ragazzo ad una comunità (associazione sportiva, club femminile, gruppo confessionale) che gli possa essere di supporto nel momento del passaggio all’età adulta. La  speranza dell'autrice  è quella che “anche in chi legge il mio libro nasca un interesse a conoscere e sostenere queste persone nella propria comunità”.







martedì 19 giugno 2012

Altro giro, altra lettura anzi rilettura!!

Il periodo estivo ti fa riscoprire la passione per testi già letti ma che vedi sceneggiati in uno dei tanti film dedicati al romanzo di Hugo (mi riferisco a Les Misérables, USA 1998, Regia di Billie August con Liam Neeson, Geoffrey Rush, Uma Thurman, Claire Danes. Il pathos non manca di certo e soprattutto il personaggio di Jean Valjean è ben caratterizzato. Emoziona, commuove e convince. Lo sceneggiatore ed il regista hanno fatto un buon lavoro anche se la versione che preferisco dei Miserabili resta quella successiva del 2000, interpretata dagli eccellenti Gerard Depardieu, John Malkovich e altri.
Due parole su "I miserabili" di Victor Hugo, un libro entrato nel Panthéon della letteratura mondiale, grazie all'enorme successo popolare. Questo romanzo ha tutte le caratteristiche per essere amato: romanzo storico, epico, sociale, filosofico- didattico e infine romanzo sentimentale. Vi si narra del percorso dal male verso il bene, la storia di anime miserabili e non si può non rimanere toccati dalla loro umanità e generosità.
Protagonista è Jean Valjean, un povero uomo, condannato ai lavori forzati per 20 anni per aver rubato un pezzo di pane. Scontata la sua pena riesce a riabilitarsi grazie ad un vescovo. E' un uomo nuovo, un borghese, apre una fabbrica e diventa un personaggio influente. Sotto il falso nome di Monsieur Madeleine diventa anche sindaco di un piccolo paesino. Un giorno una sua dipendente, Fantine, viene licenziata in quanto madre naturale di Cosette. Fantine è costretta a prostituirsi e a lasciare la bambina dagli orribili Thénardier, pagati per accudirla. Fantine viene arrestata dall'ispettore Javert, ma liberata sotto la richiesta di Jean Valjean, venuto a conoscenza della triste storia della donna. Purtroppo però Fantine muore e Jean si prende cura di Cosette, portandola con sé a Parigi. Nel frattempo l'ispettore ha scoperto la verità su Jean Valjean e lo perseguita tanto che i due sono costretti a nascondersi. Le vicende successive ci portano a quando Cosette è oramai una giovane donna che si innamora di Marius, giovane studente rivoluzionario. Durante i moti a Parigi viene ferito, ma salvato proprio da Jean Valjean. C'è un nuovo incontro con Javert, stupito dalla moralità di Jean Valjean, dalla sua forza, lealtà e onestà. Javert pensa alla sua moralità e finirà per suicidarsi. Marius e Cosette si sposano e lui apprende la verità sul padre adottivo di Cosette. Non sa che è stato proprio Jean Valjean a salvarlo durante i moti parigini e lo obbliga ad allontanarsi da Cosette. Ma sul finale scoprirà la verità e ci sarà, appena in tempo, la riconciliazione.
Hugo è uno dei più grandi letterati ed intellettuali del 1800: si merita una lunga lettura!



lunedì 18 giugno 2012

BUONA LETTURA...CONTRO LO STRESS

Leggere un libro per ridurre lo stress


1- Lasciate che il libro ci porti via anche se non ci possiamo permettere una vacanza. La lettura stessa è amica della fantasia, potente strumento di evasione.
2 . Ridurre lo stress e leggere un libro che permette di utilizzare le parti creative del cervello , anche . Un sano equilibrio tra le due metà del cervello, vi renderà più felice una persona, più rotondo .
3 . Mettetevi comodi . Usare il tempo a leggere a rannicchiarsi con calma una tazza di tè , coccole con il miele o il vostro animale e dimenticare il mondo esterno . Imparare a lasciare tutto ciò che innervosisce fuori da quello spazio interno.
4 . Non ogni libro è un richiamo per ogni persona. Scegliamo un buon romanzo. 





Il ritorno ad amare la lettura è un rinnovato bisogno di storia, memoria, radici culturali

                                "Un uomo che legge ne vale due" 
                                               
                                              Bompiani