lunedì 17 marzo 2014

12 fiabe in cerca d'autore, Marzo con una singolare Cappuccetto Rosso



QUESTO L' ARTICOLO PER L'APPUNTAMENTO MENSILE DI 12 FIABE IN CERCA D'AUTORE, IL CREATIVE-PARTY ORGANIZZATO DA BOGOMILLA



Once upon a time … in dreams” ed il pubblico immerso in un regno incantato. Ho preso lo spunto dalla nuova collezione di Dolce e Gabbana - prossima stagione autunnale- per trattare della fiaba e come viene immaginata dagli stilisti esplorando spunti nuovi, onirici, eterei , fiabeschi.

La scena si apre su un bosco fatato illuminato da luci rosa, le note sono quelle della Danza della Fata Confetto de Lo Schiaccianoci. Dal bosco escono creature che indossano cappe di pelliccia, mantelle con cappuccio moderne Cappuccetto Rosso

FIABA DELLA FORESTA


CAPPUCCETTO ROSSO E LA SUA MODERNA
INTERPRETAZIONE

Ecco un ambiente incantevole. Due alberi di alto fusto sono illuminati con luci blu e viola.





Una foresta molto diversa accompagna questo moderno Cappuccetto Rosso ed i suoi modelli durante lo spettacolo...degli stilisti Dolce e Gabbana....un albero e una grande poltrona emergono dal terreno trasformando lentamente il palco. Il podio è al buio. Due proiettori illuminano i modelli come e quando passano. Lo spettacolo può iniziare. Ecco sulla passerella una bambina piena di tenerezza, il cappuccio sulla testa.

Aver voglia di sognare e far sognare, e per questo hanno re-inventato la famosa Fiaba ed un bosco incantato che ha fatto da set a una prova ludica come solo le fiabe - pensate dagli adulti per i bambini, sintesi assoluta di semplicità e creatività - riescono a essere. Catturano l'occhio il moltiplicarsi di applicazioni, il fiorire di un immaginario infantile, il gioco malizioso sull'ingenuità nel quale anche Cappuccetto Rosso è vestita con mantelli in pelliccia, e abiti che riecheggiano giardini segreti. Qui il fantasy non ha regole perché «ogni vestito è un Cappuccetto Rosso a sé».

Il bosco magico riporta al clima delle fiabe e a un’epoca lontana tra Medioevo e Rinascimento... tutto è luminoso e ricco...




Una fiaba in cui grandi querce e intrecci di rami fanno da sfondo alla storia di Cappuccetto Rosso ed al suo  mondo ancestrale immerso in una dimensione surreale dove la luce e' offuscata nei toni del viola, cobalto e blu, i riflettori sono abbassati e ovunque emergono alberi avvolti da una leggera nebbiolina. Ognuno è catapultato nel mondo delle fiabe, in quelle foreste oscure descritte dai Fratelli Grimm dove Cappuccetto Rosso incontrava il lupo, con fate, lucciole, incantesimi, e ragazze con abiti decorati, in una foresta misteriosa.

Gli abiti si rifanno alla fiaba...


 senza però appropriarsene...



rimanendo individuali...



 moderni ma soprattutto innovativi.


Simonetta e le altre     



ALESSANDRA
AMELIA
ANNA
BOGOMILLA
ELENA B.
EMANUELA
EUGENIA
FRA
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MIRO'
MIRTIA
ROSY
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SARA
EMANUELA
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Vivere come se la Natura fosse importante. Rubrica Verde dell'Ambiente 3



Vivere come se la Natura fosse importante


 CON L'ARRIVO DELLA BUONA STAGIONE, COME NON METTERE IN PRIMO PIANO L'AMBIENTE?
 
Le preoccupazioni legate all’ambiente hanno assunto un’importanza preminente nell’opinione pubblica mondiale. Ci troviamo di fronte a una serie di problemi globali che riguardano la biosfera e hanno conseguenze preoccupanti sulla vita del genere umano, procurando danni che appaiono sempre più irreversibili. E sappiamo che i problemi seri del nostro tempo sono sistemici, complessi,  interconnessi e interdipendenti e devono  essere considerati sfaccettature diverse di un’unica crisi.

...ED IN RETE BLOG INTERESSANTI E DIVERSIFICATI COME ... 


GreenMe.it    ,                            http://www.100ambiente.it/ 
                                                                                                            
         ECOLOGIAE.com                      Paroleverdi.blogosfere                   Ecoblog.it  


              
...ci indicano come una  consapevolezza ecologica profonda riconosce la fondamentale interdipendenza di tutti i fenomeni e il fatto che, come esseri umani e sociali, dipendiamo e incidiamo sui processi ciclici della Natura.
In tal senso hanno riflettuto e operato due tra i più rilevanti pensatori ecologisti contemporanei, recentemente scomparsi: Arne Naess e Bill Devall  hanno riflettuto e operato

Quest’ultimo, professore emerito della Humboldt State University della California ed attivista ecologista, si è spento serenamente il 26 giugno 2009 nella sua casa di Trinidad, in California. Era nato nel 1938. Conosciuto per i suoi scritti di ecologia profonda, Devall ha dedicato tutta la vita alla protezione della Natura.
 
Ecologia profonda. Vivere come se la natura fosse importanteIspirato soprattutto dalle opere di Arne Naess (cit)  e Gary Snyder (In una raccolta di saggi e interventi curati da Chiara D’Ottavi, precursore del bioregionalismo e Premio Pulitzer, spiega come la tutela del territorio passi attraverso una conoscenza profonda delle sue dinamiche evolutive e come la poesia giapponese possa racchiudere la complessità del nostro ecosistema), è noto in Italia per il libro Deep Ecology. Living as if Nature Mattered scritto con George Sessions e stampato nel 1985, poi tradotto e pubblicato in italiano nel 1989 con il titolo Ecologia Profonda. Vivere come se la Natura fosse importante.
 
"La crisi ecologica è una crisi culturale: è necessaria una visione eco-centrica, che ha radici antiche, “saggezza della Terra”, una danza unitaria di piante, animali, umani e della Terra stessa". Fra i libri di Devall, ricordiamo anche  Living Richly in an Age of Limits, scritto come un Manifesto per la classe media americana. 
 
Mentre il suo ultimo libro, pubblicato nel 2008,  è The Ecology of Wisdom. 

 L’opera di Devall per salvare la Natura non si è certamente limitata alla pubblicazione di libri, egli si è impegnato in prima persona nell’azione ambientalista a livello locale e nazionale. È stato un membro fondatore del North Coast Environmental Center con sede in Arcata (California) e, in campo nazionale, si dedicò molto alla protezione delle antiche foreste del Pacifico del nord-ovest.

Il suo libro The Tragedy of Industrial Forestry, pubblicato nel 1995, è stato molto importante per i tentativi di salvare le restanti foreste degli Stati Uniti e del Canada.
Devall  ha studiato e insegnato nelle Università del Kansas, delle Hawai, di Alberta, dell’Oregon e di Edmonton. La sua carriera di insegnante è continuata all’Università Humboldt, dove ha tenuto corsi sulle foreste, sui rifiuti radioattivi e sulla wilderness. La casa di Trinidad era un luogo dove studenti, professori ed ecologisti potevano radunarsi comunitariamente per dialogare con Devall. 
La sua idea dell’ecologia profonda come mutamento graduale, per una rivoluzione delle coscienze, lo rende un riferimento teorico sostanziale per affrontare consapevolmente le attuali contraddizioni ambientali.