sabato 25 maggio 2013

CREDI ALLE FATE??


Giveaway - Whisper e I talenti delle fate

 

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La vita è sempre una piccola magia...


La mia amorosa fata

Eccola  è  sulle mie palpebre

i suoi capelli nei  miei,

uguale  la forma delle nostre  mani,

è sprofondata nella  mia ombra.

Lei vigila  sempre ad  occhi aperti

Sul mio calmo  dormire.

Rende incantato  bosco

Abita  il Frassino, la Betulla,

il Nocciuolo, il salice, il Sambuco



SIMO 2000
 




LA MAGIA DEI  LUOGHI ABITATI DALLE FATE


Esistono luoghi circondarti da alone di magia, non visibili al normale sguardo dell'uomo, nascosti tra le acque trasparenti di fonti e di sorgenti o tra il vento impetuoso e sottile che si muove tra le foglie nei boschi. Questi luoghi si dissimulano con la linea dell'orizzonte o mascherati sotto i nostri piedi, tra i rami di un maestoso albero o tra l'acqua cristallina di una piccola sorgente di montagna.
Sono spazi dove le cose invisibili si svelano all'improvviso, dove il tempo è infinitamente possibile, dove non esistono limiti alla meraviglia e allo stupore. Luoghi dell'incanto e dell'ispirazione, i mondi fantastici dove ancora vivono gnomi, folletti e fate


IN QUALI LUOGHI VIVONO LE FATE ?


Gli affascinanti Regni in cui vivono le Fate sono stati da sempre cercati da tutti gli uomini e da tutti i popoli.
Per molti secoli la misteriosa terra delle Fate si poneva in una zona geografica reale, con il potere di spostarsi a seconda dei desideri dei suoi abitanti.
I gallesi, ad esempio, pensavano fosse a nord della loro terra montagnosa e poi nella misteriosa penisola occidentale del Pembrokeshire, difficile da raggiungere e nascosta dalle nebbie.
Nel tempo fu collocata in un'isola del canale di San Giorgio dove si dice venisse a volte scorta dai marinai.
Gli irlandesi chiamarono Hy Breasail l'isola fantasma che, secondo loro, si trovava a ovest. Invece i britanni sostenevano che l'isola fantastica fosse l'Isola di Man, ricchissima fonte di tradizioni elfiche.


QUANDO SI FESTEGGIANO LE FATE

Secondo la tradizione FATATA... 

...vi sono dei  giorni che, per una serie di combinazioni astrali e di energia, sono favorevoli per incontrare le nostre Creature...fatate 
 

1 febbraio
1 aprile
1 maggio
1 agosto
25 marzo
23 giugno Vigilia di San Giovanni
tra i 23 e 24 giugno Notte di San Giovanni
Vigilia di Ognissanti
Vigilia di Natale
Natale
Notte di capodanno
Primo giorno dell'anno
Pentecoste
Solstizi: 21 marzo primavera - 21 giugno estate - 23 settembre autunno - 21 dicembre inverno

                                                     LE COMBINAZIONI


venerdì 24 maggio 2013

VENERDI’ DEL LIBRO, UN “ARTISTICO” 24 MAGGIO: UNA METAFORA DELLA VITA



Sembra proprio di sfogliare le illustrazioni di un antico libro di fiabe popolari visitando la mostra su Brueghel (c'ero anche io !!!) presso il Chiostro del Bramante a Roma. Un mondo agreste, tradizionale e leggendario  esuberante  descritto dalle brillanti tinte smaltate:   salta  all’occhio il famoso rosso “valentino”, filo conduttore in quasi tutte le opere.
 

 NA METAFORA della vita:  un testo particolare “Brueghel. Meraviglie dell'arte fiamminga-The fashinating world of flemish art” ,  curato da Gaddi S. e Lurie D.J. per la Collana di mostre Silvana- 2012 (curatori della Mostra sui Brueghel).
 Questa avvincente  pubblicazione sull’Arte Fiamminga “arroventa” sensazioni, brucia emozioni, si immerge in due secoli di storia nella quale l’arte riuscì ove altri non seppero: moralizzare, umanizzare e infiammare la fredda Europa.



Il volume ( cho ho acquistato alla fine della coinvolgente visita alla Mostra) ti  accompagna in un viaggio appassionante nell'epoca d'oro della pittura fiamminga del Seicento, attraverso la presentazione dei capolavori dei Brueghel, una dinastia di indiscusso  talento attiva tra il XVI e il XVII secolo, di cui viene minuziosamente ricostruita la storia lungo uno spazio  temporale, familiare e pittorico di oltre 150 anni.

 

Il racconto parte dal capostipite, Pieter Brueghel il Vecchio, la cui opera - posta in relazione con quella di un altro grande della pittura fiamminga, Hieronymus Bosch - venne raccolta dai figli Pieter il Giovane (1564-1638) e Jan il Vecchio (1568-1625). La genealogia prosegue e si ramifica in una complessa  rete di relazioni ricostruita nelle  pagine con precisione,  fino agli undici figli di Jan il Giovane, cinque dei quali pittori anch'essi;  con Abraham (1631-1697) si concluderà una discendenza che, con più di cento anni di attività, è divenuta leggendaria. Attraverso meravigliosi dipinti, disegni e grafiche provenienti da musei nazionali e internazionali e da prestigiose collezioni private, il testo  offre una panoramica del genio “visionario” di ben cinque generazioni di artisti   oltre a  più di cento tra dipinti e disegni insieme a dettagliate notizie (con immagini) di capolavori unici come  paesaggi innevati tipici del Nord Europa, scene campestri, feste popolari, nature morte che colpiscono per la attenta e meticolosa cura per i dettagli; rappresentazione suggestiva dell'esistenza, efficace a  coniugare con sicurezza sacro e profano, fede e superstizione, culto del bello e seduzione del grottesco. 

 

Non vi nascondo che il volume acquistato la settimana scorsa presso il Book-shop della Mostra, mi ha fatto isolare dal mondo tecnologico facendomi immergere  nella realtà fiabesca dei Brueghel  la cui arte è unica in quanto “ i particolari contano”.

 

mercoledì 22 maggio 2013

Simo conclude l'analisi di Never Sky: iniziativa del blog reading is Believing



SIMO HA ELABORATO UN BANNER


Mi sono divertita a elaborare un banner per questa iniziativa e spero che piaccia a chi segue questo mio blog!!

Per amanti della lettura come me  il romanzo Never Sky era stato “catalogato” genere “romanzo pesante”, essendo il  mio primo approccio ad una  lettura distopica. Ma poiché mi piace  cercare di bilanciare le  mie letture tra i diversi generi, questo è stato un primo approccio.
 


Tutto è iniziato con l’adesione all’iniziativa messa in atto dal Blog  Reading is Believing e  ricevuto il testo in pdf ,  ho iniziato la lettura con una certa  attesa e circospezione. Ma fin dalle prime pagine per  lo stile così originale  sono rimasta sorpresa ed attratta dall’insieme di situazioni tracciate in un’unica  trama   ricca di  azione, un ambiente post-apocalittico credibile, e una storia d'amore a “lenta combustione”  piuttosto che “amore istantaneo”. Devo ammettere che  il libro man mano che scorrevo le pagine, superava le mie aspettative.

UN UNIVERSO PARTICOLARE


 


La mia analisi 


Il primo problema è la “sinossi” di presentazione  che fa un cattivo servizio al romanzo stesso. Ciò in parte a causa dell'inizio un po’  goffo della storia. Farne  un riassunto conciso comunque non è agevole….

Aria è una ragazza che vive in una “città” dove la maggior parte  delle persone è “esperta”  in un mondo virtuale. Sua madre è uno scienziato, e  lavora altrove. Difficile la comunicazione tra i due luoghi  e nella speranza di trovare un modo per contattarla, segue   un ragazzo che potrebbe essere in grado di aiutarla per la  posizione del padre. Le cose vanno male. Quando le autorità scoprono ciò che è successo,  lei  si rivolge a  Perry di nuovo, ma lui non è proprio entusiasta di salvarla. Suo nipote è stata preso dalle autorità della città di Aria, e lui ha bisogno di lei per farlo tornare.
 

 

Un altro problema che ho avuto con il romanzo  è la stimolazione. Il mondo-edificio è  molto intessuto nella narrazione e si evidenzia il  problema di raccontare piuttosto che mostrare  laddove  l'inizio è  troppo lento. Dopo circa  una centinaio di  pagine la storia inizia e si condensa fino ad appagarti nella lettura. Anche se ci sono state  parti  che hanno trascinato, e altre scene cardine che  molto brevi.

Infine, secondo me la scrittura stessa troppo spesso si  mostra un'alternanza dei personaggi  Aria e Peregrine, tanto che a volte ho avvertito una certa difficoltà nella connessione con loro e tra loro. Certamente non è facile  descrivere la magia  che rende una storia affascinante: è qualcosa che si sente insieme a certe frasi tratteggiate da un linguaggio appartenente ad un mondo tutto “loro”.
 


Mi sono piaciute  tempeste dell’etere, la tribù Croven cannibale con le maschere inquietanti e abiti neri, e le reali lotte dei protagonisti. Il modo in cui la primitività selvaggia è presente e il modo in cui "talpe" vivono in “situazioni” futuristiche dove possono sfuggire ai mondi virtuali fatte per il  contrasto e le motivazioni dei personaggi di lavorare insieme, nonostante il loro sospetto iniziale sia ben tracciato. 

Posso capire perché moltissimi  lettori si sono appassionati alla  storia d'amore tra Aria e Perry, perché è fantasticamente orchestrata. Ti senti parte della vicenda dal momento in cui posano gli occhi l’uno sull’altra,  il rapporto si sviluppa lentamente dalla sfiducia reciproca, di accettazione riluttante del loro bisogno di lavorare insieme, di un riluttante rispetto, finché alla fine non possono fare a meno di  sviluppare reciproci sentimenti romantici.  Questa parte del  romanzo  ha un senso,  si sente l’ organicità  che integra una storia piuttosto che sopraffarla.