venerdì 8 novembre 2013

UN APPUNTAMENTO A.... "IL CAFFE' DELLE DONNE"

CARI LETTORI, appuntamento a...IL "CAFFE' DELLE DONNE", UN TESTO MOLTO PARTICOLARE CHE PARLA DI DONNE, DI MONDO ORIENTALE...DI CAFFE'
Il caffè delle donne - Widad Tamini-
Mondadori (collana Scrittori italiani e stranieri), 2012

Voglio iniziare questo post con un  citazione dal libro che mi è piaciuto molto (prestatomi da una collega che insieme a me ha visitato la Turchia e la città di Isparta per il Progetto Comenius, con studenti della mia scuola; nella città -soprannominata Rose City - la rosa è la regina, qui famose le coltivazioni di rose da cui  estrarre profumazioni,  ma anche il caffè.... !!! molti locali caratteristici te ne offrono di molti tipi): 

"La vita è un ciclo infinito, fatto di tanti cerchi che si intersecano. Non puoi fermarti alle prime difficoltà. Devi lasciare che il cerchio giri più e più volte per vedere i disegni di Allah. Una ruota ferma per troppo tempo rischia di sgonfiarsi, e poi non gira più. Ma se la ruota procede, prima o poi il carro arriva a destinazione. E quando ripensi al lungo viaggio che hai fatto, improvvisamente ti accorgi di quanti momenti belli ci sono stati, nonostante la fatica, nonostante le stanchezze"



La prima parte di questo libro ha due spazi temporali. Qamar, la protagonista, è una giovane donna divisa tra due mondi,  nata a Milano da madre italiana,  donna in carriera e sessantottina, che ha fatto del femminismo la sua bandiera, e padre arabo di Amman, in Giordania. Qamar vive stabilmente in Italia, con il suo compagno Giacomo (con il quale convive senza essere sposata, cosa che darebbe grosso scandalo ai suoi parenti arabi) lavora come mediatrice culturale,  cerca di avere un figlio dall'uomo che ama. Ma alla gioia per l'arrivo di questo bimbo tanto desiderato, fa seguito il drammatico dolore per la prematura perdita.
A fasi alterne  i capitoli si susseguono, Qamar racconta in prima persona le vacanze estive di quando piccola si trovava dai nonni paterni ad Amman, 

 http://static.fanpage.it/travelfanpage/wp-content/uploads/gallery/giordania/amman_roman_amphitheatre.jpg
 un mondo fatto di profumi e sapori,  diversi da quelli a cui era abituata e che d un bambina sembravano il paradiso e la libertà assoluti, tanto che non vedava l'ora di ritornarci. Fino a quando, però, compiuti 14  anni, Qamar viene praticamente reclusa in casa poiché  non è più una bambina,  sta diventando donna e per questo non si può comportare  come aveva fatto fino ad allora. Complice anche lo sbocciare del primo amore per il cugino Yusef, che la fa essere felice e disperata allo stesso tempo. 

 http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/d3/PS-Amman_6501.JPG
 In  questo periodo, insieme alla cugina Nura, sua coetanea ed eterna rivale, verrà "iniziata" al caffè delle donne, una sorta di rito mattutino: tutte le donne della grande casa si riuniscono  insieme per bere il caffè arabo, bollito tre volte e profumato di cardamomo (1) e farsi lèggere, nei fondi del caffè, il loro destino (si chiama caffeomanzia (3). Sarà la grande saggia del villaggio a prevedere per Qamar numerose "cadute dal suo ventre", numerosi aborti, che, pur nella sua occidentalissima razionalità, mettono a Qamar una grande paura, proprio ora che il primo aborto è avvenuto.
Quella sarà anche l'ultima estate in cui Qamar trascorrerà le vacanze estive in Giordania, perchè il padre l'ha tenuta lontana da quella terra. E ormai sono passati venti anni.
Ma nel presente lacerato di Qamar, con il desiderio frustrato di maternità che le lacera il cuore e la richiesta di adozione respinta dal suo compagno, sarà lei stessa  a voler tornare indietro a cercare in quella terra e nel suo primo amore una via d'uscita. Ma sono passati vent'anni  e una forte  delusione la aspetta.
Nella seconda parte del libro, in cui la protagonista dopo l'aborto e la separazione dal compagno, scopre che anche il suo primo amore nel quale confidava si è rifatto una vita, viene approfondito un altro aspetto delle relazioni familiari, che è quello del rapporto tra madre e figlia. Due donne, ora che Qamar è grande, che non si sono mai  capite: la madre, presa dalla sua vita, che ha lasciato crescere le figlie con le "tate" e non ha mai saputo dare loro l'affetto di cui avevano bisogno, e Qamar che ora, si rifugia, nonostante tutto nel grembo materno. In tutto diverse, anche nel modo in cui bevono il caffè: nero e amaro la madre, americano e dolcissimo la figlia.
Sarà il figlio del cugino e di sua moglie Leila, amica di Qamar, a far ritrovare il sorriso e la strada sia a lei sia a Giacomo, a farli riavvicinare e far capire loro che, nonostante tutto, un futuro è ancora possibile. 


http://www.publicdomainpictures.net/pictures/20000/nahled/traditional-turkish-cafe.jpg


Romanzo d'esordio di una giovane autrice (2) nata e vissuta a Milano, proveniente da due culture diverse (il padre profugo palestinese, la madre di origini ebree), ha senz'altro  il sapore di un romanzo autobiografico. Mi è piaciuto molto anche per  lo stile e il modo di descrivere luoghi, profumi e sapori, che sembre quasi di viverli e sentirli. La storia  non banale e ben  costruita. La protagonista, un personaggio del tutto  verosimile, ben caratterizzato e costruito. Anche se, ci si può chiedere, come può Qamar, nata e cresciuta in occidente e vissuta in  libertà (lavora e convive senza essere neppure sposata e rimane incinta del suo uomo), rimpiangere  un mondo in cui la fanno vivere  chiusa in casa, e deve coprirsi  appena si vede un centimentro di troppo di pelle e in cui l'unico svago della giornata è prendere il caffè con le altre donne?  misteri di quell'animo  femminile...
 http://www.libreriamo.it/wbresize.aspx?f=/public/news/24102012165900_sm_2905.jpg&w=650&h=350&c=100&y=jpg


"Solo smettendo di sentirmi divisa tra nostalgia del passato e l’attesa del futuro, dopo aver scelto l’uomo con cui condividere la vita, potrò essere forte e felice: la mia ritrovata armonia, ha molto da spartire con la protagonista del mio  romanzo, è la sintesi di ricordi e aspettative, di due mondi – Oriente e Occidente – diversi, ma solo apparentemente inconciliabili; è la capacità di integrare identità senza subirle."
 Foto animate Mondo, Paesi - Gif animate Mondo, Paesi

A tu per tu con… Widad Tamimi da un interessante sito, uno stralcio della lunga intervista

-  Alla fine la protagonista Qamar sceglie una persona che rappresenta l’Occidente. Cosa l’ha spinta a farle prendere questa decisione?

Qamar decide di amare e non scappare. Non è importante l’origine dell’uomo che ama, ciò che conta veramente è il fatto che in una coppia ci sia un percorso di crescita, il desiderio di sfidare le difficoltà che ogni rapporto incontra e l’aspirazione a maturare insieme, come persone e come coppia.

- A chi ha fatto leggere per primo il suo libro?

Ho consultato due donne, mia sorella, a cui sono molto legata, e Zilù, che per me è un po’ mamma e per i miei figli è nonna Lucia. Sono state due lettrici importanti.

- Lei è una giovane scrittrice, questo è il suo primo romanzo. Quale libro non deve mai mancare sulla scrivania di chi intende iniziare la professione?

Non sono ancora entrata nell’ottica della scrittura come professione, perciò non ritengo di sapere cosa significhi essere uno scrittore professionista quindi non mi sento di dare consigli “dall’alto”. I libri che mi hanno fatto compagnia nella vita sono molti, ma alcuni in particolare mi rimangono nel cuore, come ad esempio “Una storia di amore e di tenebra” di Amos Oz. D’altra parte ognuno è toccato da note diverse, per ragioni personali.

- Come si sceglie l'aroma e l'intensità del caffè?

Un breve brano lo caratteizza:"Punto gli occhi sul fondo della mia tazzina, la riprendo tra le mani, come accarezzassi un grande fiore senza gambo. La rigiro sul piattino, facendo attenzione a non schizzare il sedimento sui veli di tulle bianco sparsi per terra".
 

Come ci può sembrare , al confronto, tanto  parco di significato il caffè che ci prepariamo spesso in modo stanco al mattino e soprattutto  senza ritualità, se non quella di dare un ritmo al risveglio !!!

martedì 5 novembre 2013

30 SETTIMANE DI...DI LIBRI: IL 14^ APPUNTAMENTO CON "PERSUASIONE" DELLA AUSTEN ...e non solo !!!




CARI LETTORI, SIAMO AL 14^ APPUNTAMENTO DI QUESTA MIA RUBRICA SETTIMANALE:    LEGGERE PER...UN LIBRO TRA LE MANI


Questo 14^ Appuntmento è dedicato a Jane Austen ed al ruo romanzo incompiuto "Persuasione". La notorietà della Nostra Autrice è aumentata con il trascorrere del tempo e le sue qualità di scrittrice “rivoluzionaria”, artista raffinata e “moderna” sono state più volte sottolineate dai molti appunti critici (1) del Novecento: a loro si devono sia la precisa collocazione sia il riconoscimento di un ruolo di primo piano nel contesto inglese dell’Ottocento. Jane Austen iniziò la sua carriera di scrittrice verso il 1787, intorno ai dodici anni di età, per interromperla trent’anni dopo quando scomparve mentre stava lavorando a “Sandition”, il settimo romanzo rimasto incompiuto. 
Si devono tener presenti questi eventi perchè le date ravvicinate di pubblicazione dei romanzi possono creare degli equivoci.

 QUI UN BEL DIARIO DI PENSIERI SU JANE AUSTEN

In sostanza, si deve distinguere tra un primo gruppo di opere  di cui fanno parte “Ragione e sentimento” (1811), “Orgoglio e Pregiudizio” (1813) e “Northanger Abbey” (1818) (da considerare, in genere, opere giovanili, versione rielaborata di scritti dell’ultimo decennio del 1700), mentre gli altri tre romanzi, “Mansfield Park” (1814), “Emma” (1815) e “Persuasione” (1818) sono stati scritti  (tra il 1811 ed il 1817), nel periodo della sua  maturità, rivelando una maggiore complessità 

 Persuasione. Ediz. integrale
"Miss Catherine per il momento l'ho messa da parte, e non so se la tirerò di nuovo fuori; ma ho qualcosa pronto che potrebbe forse uscire nel giro di circa un anno. È breve, all'incirca la lunghezza di Catherine. Tienilo per te"

Così scriveva Jane Austen alla nipote Fanny, in una lettera del 13 marzo 1817. Miss Catherine è Catherine Morland, la protagonista de "L'abbazia di Northanger", e il "qualcosa pronto per la pubblicazione" è Persuasione, il suo ultimo romanzo completato. Quando la Austen scrisse la lettera a Fanny le restavano ormai pochi mesi di vita. Due mesi dopo sarebbe andata a Winchester per fare l'ultimo tentativo di curare la malattia che la affliggeva ormai da circa un anno, e lì sarebbe morta il 18 luglio 1817

Il romanzo era stato completato ad agosto dell'anno precedente, dopo la riscrittura del penultimo capitolo della prima stesura, sostituito da quelli che nell'edizione che conosciamo riguardano i capitoli   22 e 23 (il terzultimo e il penultimo), l'ultimo, invece, rimase quasi fedele all'originale. Di questi due capitoli è rimasto il manoscritto,  testimonianza diretta del lavoro di scrittura e revisione dei sei romanzi cosidetti "canonici". Persuasione e L'abbazia di Northanger sono stati pubblicati dal  fratello di Miss Austen, Henry Austen, che era stato a lungo un "aiutante collaboratore"  di sua sorella. E'stato lui che ha scelto il titolo di questo romanzo, e, purtroppo, non potremmo mai sapere quale titolo avrebbe dato la stessa Jane al suo romanzo. 
Mentre lei aveva pubblicato in forma anonima durante la sua vita, Henry era sempre stato desideroso di far sapere a tutti il talento della sua amata sorella. Con la pubblicazione di questi ultimi due dei suoi romanzi, Henry ha voluto far coniscere al mondo   l'identità dell'autore di Orgoglio e pregiudizio, Ragione e sentimento, Mansfield Park, Emma. Egli ha pertanto scritto una introduzione ai romanzi, raccontando della loro paternità, la  vita dell'autrice, e la sua immatura scomparsa Il "Biographical Notice of the Author" (2)è un toccante memoriale dell' amore di un fratello per la sorella e mostra il rispetto e la considerazione che ha tenuto per lei.

Gli altri manoscritti  rimasti, oltre alle lettere, sono inerenti  i lavori giovanili; il romanzo epistolare "Lady Susan" e i due romanzi incompiuti "I Watson" e "Sandito"



PERCHE HO RI-PRESO IN MANO  "Persuasione" ?

http://www.unteconjaneausten.com/2013/10/il-diario-di-mr-darcy-di-amanda-grange_25.html?showComment=1383620684006#c6486341616609577741PER CONDIVIDERE ALA LETURA DI NUOVI LIBRI SULLA AUSTEN: UNA SIMPATICA E COINVOLGENTE INIZIATIVA "UN TE' CON JANE AUSTEN" GdL 




Innanzitutto "Persuasione" si incentra   su una categoria emotiva molto interessante: la forza che spinge Anne Ellliot a rifiutare il Capitano Wentworth. Ed è un elemento che ritorna in tutte le sottotrame del libro. Jane Austen non ne ha scelto il titolo per la sua prematura scomparsa,  ma in effetti è suggestivo.

ANNE ELLIOT...

Anne Elliot, la protagonista di Persuasione, è, come la maggior parte delle eroine Austen, spiritosa, intelligente e premurosa. Austen si riferisce a lei in una delle sue lettere come "un'eroina." Anche se  la Austen osserva molto francamente che il fiore della giovinezza ha lasciato Anne, e che lei non è la più bella delle signorine del romanzo, Anne diventa più decisamente più attraente quando si notano le sue qualità migliori:  è orgogliosa del suo aspetto, e lei è profondamente ferita  dopo aver sentito che il capitano Wentworth pensa che il suo aspetto sia cambiato in  peggio. A differenza di suo padre, Anne mostra  la praticità, l'intelletto, e la pazienza; Anne è femminile e non ha le caratteristiche negative del genere femminile; Anne  non è dispettosa, volubile, né isterica. Al contrario, lei sa gestire le situazioni difficili, è costante nei suoi affetti. Queste qualità la rendono desiderabile da sposarsi.



PERSUASIONE:  una storia d’amore, comunque

Spero di rendere giustizia a tutto ciò che lei prova e che provano quelli come lei. Dio non voglia che io sottovaluti i sentimenti d’amore e fedeltà dei miei simili. Meriterei totale disprezzo se osassi affermare che solo le donne son capaci di provare vero affetto e di essere costanti. No, io credo che siate capaci di tutto ciò che è importante e onesto nella vita matrimoniale. Credo che possiate essere all’altezza di ogni sforzo e di molta tolleranza nella vita domestica, finchè – se mi è concessa l’espressione – finchè avete uno scopo, almeno, cioè, finchè la donna che amate vive e vive per voi. Il privilegio che rivendico per il mio sesso ( non è certo invidiabile, non c’è bisogno che lo agognate) è che sappiamo amare di più, anche quando l’esistenza e la speranza sono finite”.


Queste sono alcune delle riflessioni che Anne Elliott, la amabile protagonista di Persuasione rivolge quasi alla fine del libro al Capitano Harville, sincero amico dell’altro Capitano, da lei tanto amato, Frederick Wentworth. Sono parole consapevoli e forti, parole di una donna che ha conquistato la capacità di esprimersi e di manifestare finalmente la propria volontà. Anne (3), all’età di diciannove anni, ha commesso l’errore di rompere il fidanzamento con il giovane ufficiale di marina di cui era innamorata perché socialmente inferiore. E questo ha causato la sua infelicità. Si è infatti lasciata persuadere dall’opposizione del padre Sir Walter e dell’amica di famiglia Lady Russell. 

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L’uno, rappresentante di una gretta  aristocrazia provinciale, credeva solo ai   valori dell’apparenza sociale e della bellezza, e per poca competenza e vanità, spese  buoma parte del suo patrimonio fino ad essere costretto a dare in affitto la bella residenza di Kellynch Hall e a ritirarsi in un appartamento nella meno dispendiosa, ma certamente mondana Bath. 

L’altra, assunto un ruolo materno dopo la morte prematura della madre di Anne, possedeva una forte abilità “persuasiva” (oggi potremmo affermare, manipolatrice), che aveva trovato terreno fertile nella giovanissima Anne, incapace di affermare le proprie idee e lottare per i propri desideri. Ma a distanza di otto anni Anne è cambiata. L’esperienza della perdita e del dolore le hanno fatto conquistare consapevolezza di sé e recuperare desiderio, volontà e capacità di espressione. E’ decisa a dare importanza ai suoi sentimenti, ignorando  i pregiudizi paterni e  le apparenze sociali. “ Era stata costretta ad essere prudente da giovinetta, ma crescendo aveva imparato ad essere romantica: naturale conseguenza di un inizio innaturale”.
http://www.thejaneaustenbookclub.com/images/persuasion.jpgAnne ha la sua seconda occasione di essere felice. La sua trasformazione, la sua evoluzione interna è anche accompagnata da una rinascita fisica. La ragazza, all’inizio “ pallida e magra”, la cui giovanile bellezza era presto svanita, comincia a riacquistare attrattiva che aveva  un tempo, suscitando l’interesse e l’ammirazione di chi la circonda. Fascino e intelligenza in una donna del 1800 svincolata ormai da una condizione di subordinazione senza però mai perdere quell’ideale di decoro e compostezza così caro alla Austen.
Un racconto delicato e dolce, ma anche passionale e forte che ti farà trascorrere momenti di piacevole e incantata lettura…



UNA INIZIATIVA DA NON PERDERE DAL BLOG

http://www.unteconjaneausten.com/2013/10/il-diario-di-mr-darcy-di-amanda-grange_25.html?showComment=1383620684006#c6486341616609577741

Invito al Gruppo di Lettura


Il Diario di Mr Darcy di Amanda Grange

A partire dal 15 novembre 2013, per tre settimane la curatrice del BLOG dedicherà il thè delle cinque al Gruppo di Lettura dedicato a Il Diario di Mr Darcy di Amanda Grange -Tre60 (TEA) trad. di  Gabriella Parisi

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1- "Ci sono una bellezza e un'ombra particolari in "Persuasione". La scrittrice sta cominciando a scoprire che il mondo è più grande, più misterioso, più romantico di quanto aveva creduto. Sentiamo che è vero anche per lei quello che aveva scritto della sua protagonista, Anne: "Era stata costretta alla prudenza da giovane, aveva conosciuto la passione crescendo: naturale evoluzione di un inizio contro natura"."pieni del genio, della veemenza, dell'indignazione di Charlotte Brontë." Questi gli appunti critici di  Virginia Woolf 

2-  La "Biographical Notice of the Author", redatta da Henry Austen, il fratello della Austen che si era occupato di tutte le pubblicazioni della sorella, fu inserita all'inizio del primo dei quattro volumi della prima edizione di Northanger Abbey e Persuasion, La "Nota biografica" rivelava pubblicamente per la prima volta l'identità dell'autrice, anche se i due romanzi postumi furono pubblicati anonimi, come gli altri quattro usciti in precedenza, con la sola indicazione «By the Author of "Pride and Prejudice", "Mansfield-Park," &c.». 

3- Tutti i suoi romanzi sono incentrati come dice Tanner:«round the fate of her woman characters in the marriage game,but while she unfolds a love story, she manages to give a lucid description of 18th century society.» «intorno al destino dei suoi personaggi femminili nel giocodel matrimonio, ma mentre si dipana la storia d’amore, Jane Austen riesce a darci una lucida descrizione della società del XVIII secolo