venerdì 17 maggio 2013

I VENERDI' DEL LIBRO: PROFUMO DI ROSE PER IL 17 MAGGIO




Per questo fine settimana voglio trattare di un  libro dalla veste grafica, semplice,  dimensioni di un quaderno spesso, di formato tascabile e grazioso, con una bella copertina bianca di carta spessa e un’immagine un po’ vintage   sulla rosa.




Eva e la rosa  di Gualdana, è un viaggio nella vita di dieci donne, come il diario di bordo di un navigante che solca i mari del tempo alla ricerca di storie legate tra loro da rose incantevoli.
Dieci bellissime rose per dieci donne vissute tra il XII secolo e i nostri giorni. Esse  sono muse cui è stata dedicata una rosa per onorarne le gesta e la grazia o giardiniere loro stesse,  donne che si sono dedicate alla botanica, come santa Ildegarda Von Bigen e Giuseppina Bonaparte, Grace Kelly e Donna Marella Agnelli. A queste si aggiungono i ritratti di Vita Sackville West, Gertrude Jekyll, Carolina di Borbone, Rosamund Clifford, Margaret Bentink e Madamoiselle de Sombreuil.
 


Storie sempre piene di charme, a volte drammatiche, in alcuni casi scanzonate. Vite che non potrebbero essere più diverse l’una dall’altra, narrate in prima persona come se ogni volta l’autrice le avesse rivissute su di sé, formando un originale libro di storia, leggero nello stile: un diario particolare tributo alla femminilità e al suo fiore per eccellenza.


 




La prima delle donne che la Gauldana mostra  è Giuseppina, l'amata dal Bonaparte. Colei che dilapidava il patrimonio accumulato dal nuovo imperatore d'Europa spendendone i denari in floricolture, diventando la più importante "mecenate dei fiori" dell'Ottocento. "Una creatura inclassificabile in cui si conciliano gli opposti: è una donna nuova, americana eppure antica, di sangue blu". 

giovedì 16 maggio 2013

DAL ROMANZO "LA RAGAZZA DALL' ORECCHINO DI PERLA" AL FILM...

IL ROMANZO





Delft, XVII secolo, una casa nella zona protestante della città. Griet, giovane figlia di uno dei decoratori di piastrelle più bravi di Delft – privato, per un incidente, “degli occhi e del lavoro” – è in cucina, pronta a sistemare, com’è solita fare,le verdure tritate (cavolo rosso, cipolle, carote, rape e porri ordinati splendidamente a cerchio e, in mezzo, una rondella di carota), quando sente  voci insolite nella casa di un modesto decoratore… voci che riportano  a «immagini di tappeti preziosi, libri, perle e pellicce».

DELFT 
 
Sulla porta ecco comparire improvvisamente due figure: un uomo dagli occhi grigi come il mare e un’espressione ferma sul volto lungo e spigoloso, e una donna – con  i capelli a piccoli ricci biondi, sguardo che si muove  nervosamente – che sembra portata dal vento, benché la giornata sia calma. 
Sono Johannes Vermeer, il celebre pittore, e sua moglie Catharina, gente ricca e influente, proveniente dal Quartiere dei Papisti, eppure lontanissima da Griet e dal suo mondo.

Veduta del canale Oude Delft - Van der Heyden
QUARTIERE DEI PAPISTI - DELFT - OLANDA
  

Griet ha sedici anni e quel giorno apprende, dalla voce della madre, il suo destino: andrà a servizio dei Vermeer per otto stuiver al giorno, dovrà fare le pulizie nell’atelier del pittore, e dovrà agire delicatamente senza spostare né urtare nulla.


6 Stuiver Regno dei Paesi Bassi Argento
STUIVER - MONETA OLANDESE


                                                 

lunedì 13 maggio 2013

TI E' MAI SUCCESSO...

... stiamo ascoltando: ci è mai successo di sentirci al centro del mondo e di ogni cosa e mentre si era impegnati a sentirsi così, il mondo continuava a girare e a compiere il suo corso?
Noi lo abbiamo  lasciato continuare a girare pensando che questo dipendesse dalla nostra volontà e che in qualsiasi momento avremmo potuto anche decidere di fermarlo o cambiargli il senso di rotazione per ritornare nel posto e nel momento in cui abbiamo  perso le ali, i sogni ed il cuore...

Ci è mai  capitato di essere con i piedi a terra ma con la testa da tutt’altra parte e sentire l’anima alleggerirsi tanto da allontanarsi dal corpo e sentire che l’immaginazione non ha più limiti? e all’improvviso accorgersi che si è in un mondo nuovo in cui è tutto da reinventare, così lontani che non si riesce più a trovare la strada del ritorno e non è un problema perché si sta troppo bene in quello spazio dimensionale che si è  creato in cui si può volare, sognare e amare?