sabato 16 novembre 2013

Da Felt4Love un Giveaway natalizio...E RICORDIAMOCI ANCHE DEL COMPLYBLOG DI SIMONETTA


Primo Giveaway...in collaborazione con MerjLau Creations!!!!

Felt4Love  organizza  e crea  tantissime cose...!!!!! insieme ad un'amica, Laura, del blog MerjLau Creations, ha pensato di mettere in atto il suo  primo Giveaway.


LE REGOLE

1) diventare followers del suo  blog e di quello di Laura
2) scrivere un commento nel Blog  per farsi  assegnare un numero
3) leggere due blog tra quelli precedenti ai propri i e lasciare un commento ad un post che ci piace o  commentare i loro post per le prime che aderiscono
  
REGALI

Un oggetto fatto in feltro e  un bigliettino natalizio fatto da Laura, che potremo  utilizzare per  un'amica, o semplicemente tenere per noi!!!!
Ovviamente, il valore degli oggetti sarà  simbolico: è simpatico conoscere nuove  creazioni e  apprezzare la  creatività di giovani intraprendenti !!!
Il giveaway terminerà l'8 di dicembre per avere il tempo della spedizione dei REGALI




http://www.partecipiamo.it/gif/separatori/animali/farfalle/16.gif

 ECCOMI  A RICORDARVI IL GIVEAWAY-COMPLYBLOG DEL MIO COMPLEANNO

POICHE' IL 6 DICEMBRE CADE IL  MIO COMPLEANNO, HO IDEATO UN  COMPLYBLOG E INVIERO' PER POSTA UN SEGNALIBRO PLASTIFICATO TRA QUELLI  CHE  LASCERANNO UN COMMENTO IN QUESTO POST O IN QUELLO DELL'INIZIATIVA  
I SEGNALIBRI PER IL MIO COMPLYBLOG  LI TROVATE  QUI)
 
 




venerdì 15 novembre 2013

Il Giovedi del Libro di Cucina 4^ appuntamento con «La fame delle donne» di Marosia Castaldi



Ho "incontrato" "La fame delle donne" di Marosia Castaldi  imbattendomi nel Blog  Inkistolio: Storie Orticanti. 
Ma già da tempo avevo letto su AffariItaliani che anche "La fame delle donne" di Marosia Castaldi, poteva essere candidato al Premio Strega per il 2012, come  scriveva Antonio Prudenzano:"E' tempo di possibili candidature al premio Strega ...A quelle già note si aggiunge, a quanto risulta ad Affaritaliani.it, anche quella de "La fame delle donne" di Marosia Castaldi, un testo pubblicato da Manni"
Ecco allora che mi sono  recata presso la Bibloteca che frequento con assiduità ed ho preso in prestito temporaneo questo libro che veramente, avendo letto delle entusiastiche critiche, mi aveva incuriosito.
E' stata una lettura che mi ha impegnata per tutta l'estate: ne leggevo delle pagine, la tralasciavo per riflettere e ri-trovare poi il piacere di provare sensazioni ed emozioni.
Intrecci di vite e di sapori, musicalità scandita  anche dalla ripetizione di frasi-chiave, una lunga preghiera questo che è stato definito "romanzo-non romanzo".
Insomma "un libro «resistente»,  un libro coraggioso che non veste gli abiti facili della riconoscibilità  dei generi, delle copertine, o dei titoli, un libro sul cibo e sulla cucina, come fonti inesauribili di riflessione"secondo BENEDETTACENTOVALLI

 
Nel romanzo credo che colpisca prima di tutto l'abbondanza del cibo e la sua preparazione, con moltissime  ricette che rappresentano una  disseminazione-contaminazione, una vera scheletratura  del racconto.
La protagonista, Rosa, una donna rimasta sola con la figlia dopo la morte del marito, riscopre il talento delle mani della madre e comincia a cucinare piatti della sua città  d'origine, Napoli, e altri piatti regionali, con un piacere crescente di sapori e di ingredienti poveri che fanno parte della cultura e della secolare sapienza del Mediterraneo. «Mia madre me li trasmetteva e quando eravamo bambini gli odori della cucina si levavano nella vecchia casa come impronte indelebili del passato»,  promessa in terra di «un briciolo di eternità ». Non a caso, già  dalle prime pagine l'autrice dichiara un debito importante, quello con Casalinghitudine di Clara Sereni.
E' lei che racconta e si racconta:  dalla passione per la preparazione di invitanti ricette, alle incursioni nel periodo dell'infanzia e  successive fasi della vita, fino all'analisi del rapporto conflittuale ma intenso con la figlia e le sollecitazioni che le arrivano dall'incontro con tante altre donne  nel ristorante che ha aperto nella bassa Padana. Un'altra protagonista è sicuramente la "napoletanità" che si respira nel racconto. Un modo di stare al mondo che l'autrice conosce e che fa parte del suo DNA, uno stile che contraddistingue una storia molto forte e che prende a morsi le vite delle protagoniste, come fa Rosa. Il tormento che la accompagna da sempre trova la sua àncora di salvezza nelle sue molteplici passioni anche se alla noia si contrappone la ricerca del piacere, culinario o sessuale. Nelle "grandi mangiate" che si consumano nel suo ristorante, Rosa offe attimi di  convivialità agli avventori, grazie alla  tradizione millenaria che emana dalla sua cucina, e da loro invece prende la sua sopravvivenza, soprattutto dalle donne.

 

"Pastiera dei ricchi e pastiera dei poveri

"Si stende la pasta frolla ricca di burro dentro una teglia Si imbottisce con ricotta lavorata con zucchero fuso germe di grano canditi e frammenti di cioccolato amaro ed essenza di fiori d'arancio. Si mette in forno ricamata con sottili  listelle di pasta frolla fino a che si dora La pastiera povera è fatta di pasta di pane imbottita con ricotta zucchero e canditi.
Il condimento dei poveri è lo strutto"
Polenta

"Compra la farina gialla di mais che avrei fatta mantecando la farina gialla con ricotta acqua brodo burro o poco sale e besciamella per renderla più setosa e vellutata"




Crocchè

"Si prendono fette di pane raffermo appena bagnate nel latte si passano nell'uovo sbattuto Si chiude tra due fette di pane la mozzarella Il panino così ottenuto si ripassa nell'uovo battuto nella farina e nel pangrattato Si frigge in olio bollente fino alla doratura Poi si mantecano le patate vecchie con latte burro uova e parmigiano fino ad ottenere un impasto denso e compatto che si modella in formelle tonde e oblunghe che si imbottiscono di uovo prosciutto piselli formaggio e mozzarella di bufala o fior di latte Si friggono a fuoco alto dopo averle ripassate nell'uovo battuto e nella farina e nel pangrattato badando che non si aprano in cottura"
 





mercoledì 13 novembre 2013

GUFETTO PORTAFORTUNA #5: I BLOG CHE QUESTA SETTIMANA AVRANNO QUESTO PRIVILEGIO !!!


DOPO UN BREVE PERIODO IN CUI NON HO ASSEGNATO, DALLA MIA "SPECIALE GRADUATORIA", IL GUFETTO PORTAFORTUNA, QUESTA SETTIMANA.....


CURATORI DEL BLOG, VI PONGO AL PRIMO POSTO PER IL VOSTRO BELLISSIMO ANGOLO IL  FURIGHEDDA GARDENING "Sette amici parlano con le immagini dei loro piccoli paradisi". PONETE IL GUFETTO PORTAFORTUNA NEL VOSTRO BLOG, PORTERA' PROSPERITA'
insieme al vostro motto ... Vedi? In un seme così piccolo, si nasconde la potenza della vita...e al  mio aforisma preferito:""Chi pianta un giardino semina la felicità"



[DSCN9183%255B6%255D.jpg]

....come seconda entry  
http://giardinoindiretta.blogspot.it/


Un reality show per gli appassionati di vita che devono seguire  tutte le puntate e si presenta così ..... con foto incantevoli e suggestive

 

 come quella dellelleboro, finalmente!

 http://www.megghy.com/gif_animate/cose_oggetti/attrezzi_giardino/44.gif


Terzo e non ultimo il BLOG .....   IL GIARDINO SFUMATO
 

dove  la passione per la natura, il giardinaggio, i fiori, hanno portato il curatore del blog, a diventare garden-designer e nei giardini e nei terrazzi che progetta, ricopre di verde un pò tutto: pergole, muri, muretti e perfino tetti! e poi....per hobby crea composizioni vegetali catturandone con l'acquarello le delicate sfumature di foglie, petali e corolle

 http://www.giffiamo.com/immaginianimate/buongiorno/11/03_bonne_journee.gif

lunedì 11 novembre 2013

30 SETTIMANE....DI LIBRI #15 ...LEGGERE PER...UN LIBRO TRA LE MANI in volo col gabbiano



PERCHE' QUESTA SETTIMANA LA RUBRICA  CONSIGLIA LA LETTURA DE Il gabbiano Jonathan Livingston  di Richard Bac?

Perché   parla della voglia di lottare, di ottenere ciò in cui si crede, e che spesso invece, per paura di fallire o di essere giudicati, non tentiamo neppure di intraprendere. Al di là del testo, il messaggio che può sembrare in un primo momento fin troppo semplice e forse elementare,  è quello di vivere come il gabbiano che scopre la bellezza di librarsi nel cielo, a differenza dei suoi compagni, ai quali interessa solo poter volare per procurarsi il cibo, e qui si nasconde il significato profondo della vita: la ricerca della libertà. Quella libertà alla quale tante persone ambiscono, quella libertà per la quale tanti individui sono costretti a lottare, ma soprattutto quella libertà che ti rende unico.

NELLA PRESENTAZIONE  L'AUTORE SCRIVE QUESTA DEDICA

"Al vero Gabbiano Jonathan che vive nel profondo di noi tutti"

infatti Jonathan non è un ribelle: è solo un giovane gabbiano che compie ciò che "sente" di dover fare, seguendo il suo istinto, la sua mente, il suo cuore, anche se spesso questo comporta a dover fare scelte sofferte, che comunque dimostrano il coraggio delle proprie azioni.
 https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-4WVeAe0jJdS_DjouyOY7g9NWdsrYfuNPNiECAhXVnaWzVicwF8PDuphlVmSHY-9FEK6PsZW80XvH0_ncZwJNRQIhcEodwwXSccTbyqxLZKRb3NmQ4rnOQP1uqMHohoWnmLqXPocNA32_/s1600/il-gabbiano-jonathan-livingstone_fronte.jpg

La vera storia del gabbiano-pilota Jonathan Livingston

Al gabbiano Jonathan Livingston è dedicato il monumento posto all’estremità del primo braccio del Molo Sud di San Benedetto delTronto, realizzato nel 1986 dall’artista Mario Lupo. L’opera, un enorme cerchio di bronzo (8 metri di diametro) aperto sull’orizzonte, è un omaggio all’operosità instancabile della gente di mare, da sempre tesa al sacrificio e al superamento dei propri limiti. 
Un gruppetto di gabbiani in basso ed uno, uno solo, ad ali spiegate sul punto più alto della  circonferenza: “egli imparò a volare, e non si rammaricava per il prezzo che aveva dovuto pagare. Scoprì che erano la noia e la paura e la rabbia a rendere così breve la vita di un gabbiano”, si legge quasi alla fine de “Il gabbiano Jonathan Livingston” di Richard Bach. Jonathan è il reietto dello Stormo Buonappetito, rimproverato da genitori e compagni di non essere d’aiuto nella ricerca del cibo.
http://img840.imageshack.us/img840/3435/bachmeta.gif
 
Se per gli altri infatti la possibilità di volare è un mezzo per procacciare prede, per il protagonista lo sbattere d’ali è il fine stesso, è la passione, è l’acrobazia, è velocità del corpo che tenta di eguagliare quella del pensiero.
Abbandonato il suo stormo, Jonathan continua a perfezionare da solo l’arte del planare. Altri lo seguono affascinati dalla ricerca del volo perfetto. E di volo in volo Jonathan approda ad un livello superiore di conoscenza, prima al “Paradiso deiGabbiani”, poi fino alla dissolvenza finale, nella quale lascia il posto al gabbiano Fletcher Lynd, ormai maturo per portare avanti la sua missione. Anche chi soffre di vertigini ha volato con lui in questa favola dai mille possibili messaggi che ha incantato generazioni di grandi e bambini.

L'AUTORE

Ma quali sono state le dichiarazioni dell’autore dopo l’inaspettato boom di vendite del romanzo? Bach affermò che "l’idea del gabbiano fu ispirata dalla storia di un pilota acrobatico statunitense di nome John Livingston". Un nome oggi sconosciuto ai più, perso nella moltitudine di aviatori militari di quegli anni, Johnny era un gabbiano solitario e pacifico che si allontanava dagli stormi bellici delle due guerre mondiali.

Richard Bach [Il gabbiano Jonathan Livingston] è in fin di vita

 L'autore fu pilota riservista per l'U.S. Air Force, scrittore di manuali tecnici per la Douglas Aircraft Company ed anche pilota acrobatico, prima di dedicarsi alla narrativa. La sua passione per l'aviazione marcherà, in modo più o meno evidente, gran parte delle sua produzione letteraria, dalle prime opere dove è citata direttamente a quelle più recenti dove il volo diventa una complessa metafora della vita.Egli ha avuto sei figli dalla sua prima moglie, Bette, da cui ha divorziato nel 1970. Suo figlio Jonathan, giornalista, ha scritto un libro in cui analizza il controverso rapporto con il padre: A Reunion of Father and Son (1993).
Dopo anni di collaborazione con varie riviste inglesi - periodici specializzati in aviazione, come lo statunitense "Flying" - raggiunge la popolarità con il suo primo romanzo, Il gabbiano Jonathan Livingston, pubblicato negli Stati Uniti nel 1970 e successivamente tradotto in decine di lingue.
L'opera, corredata nell'edizione originale dalle fotografie di Russel Munson, è essenzialmente una fiaba a contenuto morale in cui la storia di un gabbiano è la metafora dell'uomo, che persegue per tutta la vita un ideale di perfezione che lo porterà dapprima all'isolamento e poi allo studio e al sacrificio, fino ad apprendere il segreto della bontà e dell'amore cercando di  insegnare ai propri simili. 
 https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhw7jcvhxnheBa2h_KCkdsZmtoE9Uk7k4yhjKeA-wttEvs78xWxtQS8A4ir36_c16NUK8u_934vEqdN7i-IFwdIZX47MLWYzaQrNV8esh9kczLoKjIScRpewaABe_yxCmcDvyY9Rs70mlU/s1600/1-1gabbianoBWtex1blog.jpg
 

IL PILOTA ISPIRATORE

Nato il 30 novembre del 1897 a Cedar Falls (Iowa), John “Johnny” Livingston si appassiona sin da giovanissimo ai motori ed arriva a “bucare il cielo” nel 1920, anno in cui comincia a lavorare con la Iowa AirplaneCompany. Nel 1928 vince la Transcontinental Air Derby, “gara d’aria” con partenza da New York e arrivo a Los Angeles. Due anni dopo acquista il velivolo Monocoupe 110 da utilizzare in gara. Ma le ambizioni del pilota precorrevano i tempi e rincorrevano i rischi e l’imprevedibilità della tecnologia. All’aereo Livingston modificò MOLTE PARTI  prima di mandarlo in fabbrica per far accorciare l’ala da 11 ad 8 metri. Con quel “pericolosissimo” Monocoupe Special, Johnny vinse 41 competizioni su 65.
All’alba degli anni trenta Johnny era diventato " quello da battere". Dal 1926 al 1933 annotò in un diario i suoi guadagni lordi, che ammontavano all’incirca a 53.500 dollari. Considerata la somma, e soprattutto inserendola nel momento della Grande Depressione americana,  il pilota americano segnò la storia dell’aviazione mondiale, oltre a quella, ben più importante, dell’umanità, fatta di continui limiti e relativi superamenti, anche quando tutto sembra già fatto e scritto.  Nel 1935 Livingston aveva all’attivo più vittorie di qualsiasi altro pilota d’aerei al mondo.

 http://www.lucianabartolini.net/gif/animali/gabbiani-che-volano.gif

Dal necrologio uscito sul New York Times il 3 luglio del 1974:
John H. Livingston, l’uomo che ha ispirato il best-seller “Il gabbiano Jonathan Livingston”, è morto domenica al Pompano Beach Airport (Florida) subito dopo aver completato il suo ultimo viaggio in aereo.
Fu Richard Bach a dire che il suo romanzo era stato ispirato dal signor Livingston.




domenica 10 novembre 2013

IL COMPLEANNO DI SIMONETTA: COMPLYBLOG, C'E' UN SEGNALIBRO PER TE

CARI LETTORI, TRA POCHE SETTIMANE ( ESATTAMENTE IL 6 DICEMBRE) SARA' IL MIO COMPLEANNO E PER L'OCCASIONE HO PREPARATO DEI SEGNALIBRO PER TUTTI QUELLI CHE SEGUIRANNO DELLE SEMPLICI INDICAZIONI
QUESTO  E' IL LOGO DELL' INIZIATIVA


CARI AMICI CHE SEGUITE LE MIE INIZIATIVE, ECCO COSA VI  REGALERO' NEL GIORNO DEL MJO COMPLEANNO CHE CADE IL PROSSIMO 6 DICEMBRE !!!

 I SEGNALIBRO IN REGALO PER VOI,  LI  POTETE VISIONARE QUI 

MODALITA'

1- lasciate un commento di adesione in fondo a questo post
2- Visitate la mia pagina FACEBOOK  
3- Su Google visionate le immagini dei segnalibri  creati da me e  che plastificherò inviandone uno PER POSTA ORDINARIA a chi seguirà le  semplici modalità elencate
4- INSERITE NEL VOSTRO BLOG IL LOGO-IMMAGINE "PER UN FELICISSIMO COMPLIBLOG"



DIVULGATE     DIVULGATE     DIVULGATE    DIVULGATE



http://www.isoladelsole.eu/images/gif20mania20arrivederci.gif

UN COMPLY-BLOG SIMPATICO



Nel BLOG Maryanne: handmade, cultura e un pizzico di tradizione, punto d'incontro tra amici! ..si prepara  un Compli-Candy! un  modo per festeggiare il compleanno, della Curatrice che cadrà il 15 dicembre:  fare  un regalo  a chi da tempo segue il suo Blog e lascia traccia del proprio passaggio con molti commenti e complimenti. Ringrazia tutti e prepara un regalo


MODALITA' di partecipazione con regole   semplici! 

1. Lasciare un commento al   post apposito ed inserire la propria  mail
2. Inserire il banner con il link nella propria  side-bar ( se abbiamo un blog)
3. Condividere e cliccare Mi piace sulla relativa  Pagina facebook,
divulgare questa inziativa a più persone possibili e se saremo in tanti  i regali diventeranno due!
4. infine, se ci piace il suo  blog e se ci fa piacere, unirsi  ai suoi  followers!

BENE, IO HO SEGUITO TUTTI I PASSAGGI E....COME AVVERRA' L'ASSEGNAZIONE DEI REGALI ? 

Il 17 dicembre, il primo numero sulla ruota di Roma decreterà il vincitore. Se tale numero non corrisponderà a nessun commento, la Curarice del blog, considererà  il secondo numero e così via.
COSA  REGALERA' ?
Due tovagliette all'americana con legatovagliolo !!!!! 
...E BUONA FORTUNA