martedì 4 marzo 2014

30 SETTIMANE....DI LIBRI CON "I RIVALI" DI LINCOLN




PERCHE'   IL LIBRO Team of Rivals

IN ESSO   la  storica Doris Kearns Goodwin mostra la sua prospettiva abbastanza focalizzata  con nuove intuizioni riguardo  la leadership di Lincoln e la sua profonda comprensione del comportamento umano e la motivazione. 
La Goodwin mostra il caso del genio politico di Lincoln esaminando i suoi rapporti con tre uomini da lui scelti per il suo Gabinetto, suoi avversari per la nomination repubblicana nel 1860: William H. Seward, Salmon P. Chase, e Edward Bates. 


Questi uomini, tutti di successo, di fama nazionale, e presidenziali, originariamente "sdegnarono" Lincoln per la sua educazione e la mancanza di esperienza. Non solo Lincoln li convinse a unirsi alla sua amministrazione - Seward come Segretario di Stato, Chase come segretario del Tesoro, e Bates come procuratore generale - ma ne ottenne  infine la loro ammirazione e rispetto. Come ha placato il proprio ego, trasformato rivali in alleati, e trattate le  molte sfide alla sua leadership, tutto per amore del bene più grande.  Se non avesse posseduto la saggezza e la fiducia per selezionare e lavorare con le persone migliori, la storica  sostiene, non avrebbe potuto condurre la nazione attraverso uno dei suoi periodi più bui.
Questo lavoro coinvolgente rivela perché "la strada di Lincoln per il successo è stata più lunga, più tortuosa, e molto meno probabile" rispetto agli altri uomini, e perché, quando l'occasione si  presentò, Lincoln era "il meglio preparato per rispondere alla chiamata.
"Questa biografia multipla prevede uno  sfondo prezioso ed informazioni in merito ai contributi e talenti di Seward, Chase e Bates. Lincoln potrebbe essere stato "l'ingrediente indispensabile della guerra civile", ma questi tre uomini erano un valore inestimabile per Lincoln e hanno giocato un ruolo chiave nel mantenere intatta la nazione.
Team of Rivals non si limita a raccontare la storia di Abramo Lincoln: è  una biografia sulla squadra dei concorrenti politici e personali messa  insieme per guidare il paese attraverso la sua più grande crisi. Qui Doris Kearns Goodwin traccia i  profili dei principali attori nel suo libro, quattro dei quali sostennero  la nomination presidenziale repubblicana che in seguito lavorarono insieme nel gabinetto di Lincoln.
Si tratta di una storia narrativa semplice con la storia cronologica tenuta in vita da prosa energica e con l' uso di molte citazioni. Così i protagonisti raccontano la loro storia, e la  Goodwin è al suo meglio quando parla   dei  rapporti personali di Lincoln. Chiunque abbia lavorato su ricerche riguardo alla guerra civile avrà  apprezzato  la ricerca assai approfondita  che rende  avvincente questo  libro. Infatti la  sua  potenza  sta nel dettaglio della storica Goodwin che non ha dato al libro   alcuna interpretazione come  romanzo.
Mentre la maggior parte del materiale in Team di Rivals è ben noto agli studiosi e specialisti, pochi scrittori hanno messo insieme un simile  panorama. La  Goodwin si basa principalmente sulla  storia, che è ciò che i partecipanti conoscevano al momento. Quindi lei usa fonti contemporanee ed ha lo stesso  tipo di approccio che ha usato per il suo precedente libro su Franklin ed Eleanor Roosevelt.
Abraham Lincoln è un personaggio che da
  sempre oscilla tra l’uomo e il mito.
Forse ciò si spiega con il fatto che la sua stessa fisionomia è divenuta un simbolo di speranza che il potere possa essere esercitato giudiziosamente. Forse dipende dal fatto che Lincoln è stato l’unico Presidente americano a paventare la possibilità concreta che il grandioso esperimento dell’Unione americana potesse fallire per sempre. O forse è solo la sua stessa vita a rivelare che alcuni esseri umani, con tutti i loro difetti e problemi, possono realizzare l’impensabile e ispirare perfino coloro che sono intrappolati nella guerra e in oscuri retaggi a cambiare direzione e trovare un punto d’unione. 
L’idea di Lincoln, vista anche dal suo lato umano più accattivante ma raramente evidente, ha accompagnato la storica: ha pensato a Lincoln ed è diventata sempre più certa che la vita piena e intensa di Lincoln fosse carica di storie che sono  profondamente attuali. Lincoln ha guidato il paese americano attraverso i momenti più difficili e ha fatto sopravvivere gli ideali della democrazia americana, ponendo termine allo schiavismo. Ma nel romanzo si vuole  mostrare qualcosa in più. Lincoln era uno statista e un leader militare, ma anche un padre, un marito e un uomo, fortemente incline all’introspezione. Quindi  raccontare una storia su Lincoln evitando d’incappare nel cinismo e nell’esaltazione eroica, restando fedele allo spessore dell’uomo, agli aspetti più intimi della sua vita e ai tratti più bonari della sua natura.


lunedì 3 marzo 2014

CALVINO PROTAGONISTA DELLA LETTURA COLLETTIVA CON Startfromscratch-Evento

«I romanzi lunghi scritti oggi forse sono un controsenso: la dimensione del tempo è andata in frantumi, non possiamo vivere o pensare se non spezzoni di tempo che s'allontanano ognuno lungo una sua traiettoria e subito spariscono».

Italo Calvino,
Se una notte d'inverno un viaggiatore



...sono partita da questa affermazione per scrivere qualche appunto su questo testo particolarissimo

Più che un blog, uno scioglilingua.
- See more at: http://startfromscratchblog.blogspot.com/2014/03/se-una-notte-dinverno-un-viaggiatore-calvino.html#more
Sono stata fino a qualche tempo fa  Docente di Lettere e con Italo Calvino ho sempre avuto una frequentazione assidua di lettura analisi rielaborazione  delle sue opere assai godibili e accessibili  a vari livelli e gradi di lettura.
Ma vorrei soffermarmi sugli iper-romanzi di Calvino: egli , esaurita la stagione di letteratura "impegnata",  si rivolge  alla teoria dell'informazione che fornisce non solo alcune metafore che illustrano il concetto della letteratura in crisi, ma anche un concreto modello combinatorio di strutturazione aperta del romanzo. 
Ho sempre sostenuto  fin dal  2000, con l'istituzione della Autonomia Scolastica, la  crescente e inevitabile interdisciplinarietà della cultura che Calvino sostiene con lo stile dei suoi scritti.
 Infatti è solo riconoscendo questa tendenza in atto che la letteratura "può sopravvivere al passaggio del millennio: se saprà assumersi, cioè, la responsabilità di un ruolo di mediatrice tra discipline, in un'età caratterizzata dalla crescente frammentazione dei saperi e in cui l'importanza della letteratura come fonte e metodo di conoscenza sembra invece diminuire.

Lo afferma  nelle sue Proposte per il prossimo millennio: 
 https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfMq48S5hJXb2qero53aSlUTvL3DRGtZ2uJK_pnjRLX2wInWuJIv4JcskmUIjzAkVkZz-Odl9KMORUe7EW3AwLBYtcwn-OFqwLyMu_gW1TNKg95C5IT_84Gd1-5dg6mLOU1d6yUGailhM/s1600/buona.jpg«Solo se poeti e scrittori proporrano imprese che nessun altro osa immaginare la letteratura continuerà ad avere una funzione. Da quando la scienza diffida delle spiegazioni generali e delle soluzioni che non siano settoriali e specialistiche, la grande sfida per la letteratura è il saper tessere insieme i diversi saperi e i diversi codici in una visione plurima, sfaccettata del mondo». (Italo Calvino, Lezioni Americane, ora in Saggi, vol. I, Milano, Mondadori, «I Meridiani», 1995, p. 723.)
Perciò anche io sostengo , seguendo Calvino, che  l'iper-romanzo ha rappresentato e rappresenta  un genere emergente, che in un certo senso cerca di evitare che la letteratura stessa diventi genere marginale. 

 http://www.frasiaforismi.com/wp-content/uploads/2010/06/26106_386177042721_377035082721_3698658_7263121_n-230x300.jpgCalvino vede l'iper-romanzo come un genere che si porta dietro una lunga tradizione, in quanto risale al romanzo-enciclopedia  nato all'inizio dell'età moderna con Rabelais e Cervantes (Calvino in  Saggi, vol. I, Milano, Mondadori, «I Meridiani», 1995,vol. II, p 1851): «agli inizi dell'età moderna s'assiste alla nascita d'un genere letterario, il romanzo, che porta in sé dalle origini una vocazione enciclopedica».
Inoltre, esso rappresenta «una vocazione profonda della letteratura italiana che passa da Dante a Galileo: l'opera letteraria come mappa del mondo e dello scibile, lo scrivere mosso da un spinta conoscitiva». (Saggi cit., vol. I, p. 233).
Soprattutto oggi è necessario sostenere, con Calvino,  che scrivere scaturisce dal bisogno di indicare e di unificare la complessità della realtà e dei diversi saperi e di tracciarne «la mappa, la più particolare possibile». (Saggi cit., vol. I, p.122)


Se una notte d'inverno un viaggiatore, dunque, è basato  su strutture combinatorie in cui una quantità finita di elementi discreti,  i dieci incipit di romanzo scritti ciascuno in uno stile diverso, si presenta come enciclopedia dei diversi generi letterari. L'elemento centrale dell'iper-romanzo è, come riassume Calvino, «il principio di campionatura della molteplicità potenziale del narrabile». ( I. Calvino, Saggi cit., vol. I, p. 730)

http://www.panorama.it/images/cultura/t/22817113-1/Italo-Calvino-buon-compleanno-sarebbero-90-in-biblioteca-con-il-Lettore_h_partb.jpg

Insomma  il genere dell'iper-romanzo di Calvino ha anticipato certe caratteristiche fondamentali dell'ipertesto. La sua novità rivoluzionaria  consiste nel fatto che esso supera i limiti della pagina scritta; è vero che anche nei testi scientifici si è spesso cercato di rendere al meglio la multilinearietà del pensiero con note, rimandi ad altri testi ecc., ma in definitiva il testo convenzionale è sempre rimasto vincolato dalla sequenzialità lineare.

Un ipertesto, invece, si basa su una organizzazione del testo di tipo reticolare, ed è costituito da un insieme di unità informative (i nodi) e da un insieme di collegamenti (detti, nel gergo tecnico, link) che da un blocco permettono di passare ad un altro, o a più blocchi. Il lettore (o forse è meglio dire l'iper-lettore) non rimane vincolato dalla sequenza lineare di un documento, ma può muoversi da una unità testuale ad un'altra costruendosi ogni volta il proprio percorso di lettura.(M. Calvo, F. Ciotti, G. Roncaglia, M. A. Zela, Internet 96, Roma-Bari, Laterza, 1996, pp. 149-150.)


Il lettore di un ipertesto diventa dunque un navigatore - esploratore di rete, secondo una metafora che sembra presa in prestito proprio da Calvino, nelle cui opere combinatorie il personaggio diventa un viaggiatore testuale, come in Se una notte d'inverno un viaggiatore vi è uno scambio interdisciplinare;   Calvino si rivolge alla scienza dell'informazione in cerca di un modello testuale, la nuova tecnologia della rete globale (il World Wide Web) adopera termini che rimandano ad opere letterarie, da Joyce a Borges e, appunto, Calvino. (George P. Landow, Hypertext 2.0 cit. e Ilana Snyder, Hypertext: The electronic Labyrinth. Interpretations, Melbourne, Melbourne UP, 1996).

http://i.imgur.com/37LizJu.pnghttps://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcIBSxJJXplWyvrwTEwt44OKNIjDXWsp7D3S9pIBbbfgygpz6A9dzbXrfSJszUL4ARed_QnLOpbuhqHqDwFeIoPVsy9gU_W8UFarSgYfgw8a_bdsb5PS_6JGPg2ZJuJPd3Fui0UpHLrR0/s1600/Labirinto.jpg