mercoledì 24 aprile 2013

W IL LIBRO...L'UNESCO CE LO RICORDA OGNI ANNO

Ho messo in evidenza su WORDPRESS - LEGGERE PER - LEGGERE E' IL CIBO DELLA MENTE/ (QUI L'ARTICOLO) che sia ebook o libro cartaceo: è bene leggere anche per gli OVER 60 come  me ...che sono parecchi!!!

Qual è il significato di questa manifestazione?  
E'  un evento sostenuto dall’Unesco per promuovere la lettura e la pubblicazione dei libri, ma anche la protezione della proprietà intellettuale attraverso il copyright, cioè il diritto d’autore. L’obiettivo è incoraggiare a scoprire il piacere della lettura e valorizzare il contributo che gli autori forniscono al progresso sociale e culturale dell’umanità.  

Giornata mondiale del libro
COME NASCE...

 La prima edizione si è tenuta nel 1996 secondo  una risoluzione dell’Unesco (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura) del 1995. Da allora viene istituita ogni anno il 23 aprile con numerose manifestazioni che si tengono in tutto il mondo. Con questa giornata l’Unesco vuole rendere omaggio al libro come strumento di educazione e confronto, ma anche far riflettere sulla situazione degli autori e dell’editoria, evidenziandone prospettive (difficili) e problemi (tanti). 

Il 23 aprile è il giorno nel quale sono morti tre importanti scrittori e tutti nello stesso anno: il 1616. Miguel Cervantes, Garcilaso del la Vega e William Shakespeare sono gli autori ai quali è dedicata la Giornata Mondiale del Libro e “padrini” di ogni autore abbia lasciato sé stesso tra le pagine di un libro.

Al 23 aprile è legata anche una significativa  usanza catalana che sta cominciando a prendere piede in altri Paesi compresa l'Italia.

domenica 21 aprile 2013

UNA DOMENICA CON UNA RICETTA SPECIALE

Faccio una premessa: la cucina della nonna, ormai quasi sparita, sarebbe ciò che manca di più agli italiani; è il dato che emerge da uno studio pubblicato sul mensile “Le vie del gusto” (aprile 2010)
I numeri che portano a questa conclusione sono i seguenti: 1800 italiani intervistati sulla  cucina casalinga tradizionale, i pranzi familiari e la differenza fra le grandi riunioni a tavola del passato e la realtà attuale rispetto a cucina,  sapori,  piatti,  ingredienti.
Questi i dati: il 93% ha nella nonna il punto di riferimento dei propri ricordi gastronomici. Il 54% oggi  si riunisce con i familiari andando al ristorante. Il  77% non si fanno più grandi pranzi in famiglia perché nessuno sa cucinare come un tempo anche perché non si trovano più gli stessi ingredienti di allora (57%).

La differenza con i pranzi del passato sta proprio nel diverso sapore di cibi ed alimenti (66%). Il ricordo è focalizzato sui piatti tradizionali (79%), su  pasta fatta a mano (61%), sui sughi robusti (55%). Oggi di rado capita (42%) o mai (40%) di ritrovare quegli aromi del passato nella cucina di casa o dei ristoranti; gli alimenti non sono più genuini come un tempo (72%) e non ci si preoccupa di tramandare i "sapori" della cucina(51%).

Non ci stupiamo: ciascuno di noi – per chi ha più degli anta – sa benissimo che ciò che comunemente può essere identificato come  cucina della nonna sta sparendo dalla circolazione. 
VECCHI UTENSILI DELLE NONNE

La nonna La cucina La vita, Libro scritto e illustrato da Larissa Bertonasco


                                                       


Si chiama “alla cacciatora” per “nobilitare” preparazioni sprovviste di un nome ben preciso ritenendo degno di “eccellenza” tutto ciò che proveniva dalle mani del cacciatore>>.

LA CUCINA DELLA NONNA