giovedì 31 ottobre 2013

PER QUESTO 31 OTTOBRE, UN GIOVEDì DEL LIBRO DI CUCINA...IRRINUNCIABILE !!


Cari Amici del Giovedì del libro di cucina, questa settimana “Il libro di cucina” di Alice B. Toklas
U.S. STEIN TOKLAS


Per gli  appassionati di cucina  credo che questo sia un libro irrinunciabile perché al di là delle ricette, moltissime originali e ben descritte, esso come  libro di cucina si legge con il piacere di trovare  il "branzino Picasso "o la "crema Josephine Baker". Del resto,  Alice Toklas è stata l'amica/governante di Gertrude Stein, americana a Parigi in quella  Parigi di Hemingway e Picasso, di cui la Stein era amica, anche per il suo essere una rigidissima critica letteraria.
Nel libro vi sono alternate ricette aneddoti e resoconti di personaggi che hanno fatto un'epoca, dall'arte alla letteratura.

Alice B. Toklas era anche una grande collezionista di ricette e molte sono raccolte nel libro: si spazia  dal Rosbif de Mouton di Alexandre Dumas padre fino  alla pizza napoletana di Fernanda Pivano, all'omelette Aurore di George Sand e ai biscotti alla cannabis sativa del poeta beat Brion Gysin,

 "il cibo del paradiso… dei paradisi artificiali di Baudelaire. Bisogna rilassarsi e aspettare allegramente di piombare in uno stato di dolce euforia e scrosci di risate. Se vi lascerete andare, potrete provare quasi tutto quello che provò Santa Teresa"

 annotava ironicamente l'autrice... e a chi le chiedeva :
" ma, Alice, hai mai provato a scrivere?"
" Come se un libro di cucina avesse qualcosa a che fare con lo scrivere ... !!! rispondeva.               

Un giorno, morta la Stein, un editore chiese alla Toklas di scrivere le sue memorie, ma si sentì rispondere che al massimo avrebbe potuto venirne fuori un libro di cucina. Nacque così, nel 1954, questo curioso memoriale intellettual-culinario, The Alice B. Toklas Cook Book», e proposto in italiano (da Bollati Boringhieri)

http://www.coquinaria.it/archivio/recensioni/recensioni/librocucina.jpg


Questo  libro è un piccolo gioiello di questa minima, bruttissima donna che era provvista di un gran paio di baffi e sovrastata dalla grandissima e mascolina Gertrude, il suo unico ‘marito’. Alice era la parte femminile della coppia, la Stein scriveva, parlava, decideva.  Alice cucinava per autorevoli personaggi come Matisse, Picasso, o per il medico curato della Costa Azzurra, per gli amici, per gli artisti e gli intellettuali che allora ‘impazzavano’ per Parigi, insomma per tutti i loro ospiti. Riusciva a captare  le ricette degli altri e inventava le sue, ed ecco la “Coupe Ambassadrice” la “Crema Josephine Baker” o un  “Branzino Picasso” o il ”Dolce allo Hashish”,ottimo, come scrive lei, per le giornate di pioggia.

Alice ci racconta di cibi meravigliosi e di una vita inarrestabile, è ironica, come solo gli ebrei sanno essere, e con questo "Il libro di cucina"  (Nuova edizione Baldini CastoldiDalai Editore) ecco un diario per tutti, cuoche e no, storici o filosofi e per chi non ha tempo... un libro dove ognuna di noi vorrebbe essere vissuta, chiusa nella minuscola giacchetta di tweed della ‘baffuta’ più "piccante" incontrata in un libro di ricette.


ECCO DAL LIBRO UNA RICETTA DOLCISSIMA- UNA MARMELLATA DI COCC

la troviamo anche   QUI

"Nessuno che entri in un negozio, prenda dal banco una noce di cocco e se la comperi sa poi cosa farsene. Per i parigini questo frutto che viene da lontano, fra melograni, arance o ananas, rimane una curiosità inutilizzabile. Ma ecco una squisitezza fra le più delicate, della quale il cocco costituisce il principale ingrediente, originario delle isole e delle loro coste.

http://d3kveou1jyyr0n.cloudfront.net/wp-content/uploads/2011/08/biscotti-al-cioccolato-fondente-e-cocco.jpg

Mettere 2 tazze di zucchero e 1/2 tazza d'acqua in un bollitore di rame e far bollire fino a quando si formerà il "petit boulè", aggiungere la polpa di una noce di cocco grattugiata e mescolare con una spatola di legno. Dopo 15 minuti mettere 2 tuorli d' uovo in un altro bollitore, versarci la noce di cocco mescolando sempre nello stesso senso. Profumare di vaniglia, cannella o acqua di fiori d'arancio, rimettere sul fuoco per 5 minuti e, dopo aver lasciato raffreddare il composto per altri 5, versarlo in un compotier e servire freddo. Si tratta di una squisitezza veramente delicata, come dice il poeta, ma lo sciroppo non deve cuocere così a lungo come consiglia questa ricetta.
Il dolce preparato da me si trasformò in un eccellente caramello molto simile ad un dolce cinese molto prima che arrivasse il momento di aggiungere i tuorli d'uovo. Quindi è meglio prepararlo con 1 tazza d'acqua e bollirlo a 100 gradi circa."