sabato 12 ottobre 2013

VENERDI' DEL LIBRO: 11 OTTOBRE ALL' INSEGNA DI CIBO E LETTERATURA



PER QUESTO VENERDI' DEL LIBRO voglio fare una breve  Rassegna di  due libri che trattano di cibi e ricette ed in  una delle pagine più celebri e citate della letteratura,  ecco il sapore e il profumo di una madeleine,

LA PAGINA DI "DONNA MODERNA"

 improvvisa e travolgente sinestesia che  riporta  alla memoria l'autore,  Marcel Proust, la sua infanzia.

 https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyk2XxdC0Wf95XzR-Sv0mfiymi2JnZKOBOtD8A3aF59p3tebL7LJjw2zr5w1FvkYx-y62cS5oMwFqPf49uZTPrk8OVhlqt1YpHPO5pQZzs6ik5hny4PnVOLo9oNdgUbipfJNUJhnPt8cs/s320/Proust+illust.modern.jpg
 Questa sensazione ed anche la necessità di trasformarla in scrittura, offre lo spunto a Proust per iniziare il ciclo di Alla ricerca del tempo perduto, dove le pagine legate al cibo sono assai intense: ecco il personaggio di  Francoise,della  cuoca, della zia Léonie, della passione per il gelato dell'amata Albertine (e di quella di Odette de Crécy per il cioccolato)

http://www.roma-gourmet.net/sito/wp-content/uploads/2013/02/boldini-donna-rosa200.jpg
Odette de Crécy

 o della straordinaria armonia sonora delle grida dei venditori del mercato di Parigi;
http://www.informagiovani-italia.com/parigi_mercati2.jpg
oppure delle precisissime  descrizioni del ricevimento in casa di Mme de Villeparisis

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi52YXkUqVDpkQYkbkG4GMPiOzCBkjMmj0fe3K3ryPnuK2bLIHnbcbXxUwRJ3UuXk9jA9IleVyEfLirZSuaZm9-haq5_sm5nmqm4fsuD0TJeNZZg5qioX5rgSg8y74pSOQKhMntiPuLV8XJ/s400/Mme+de+Villeparisis.JPG
Mme de Villeparisis

 o addirittura del pranzo dalla duchessa di Guermantes,
http://www.laparafe.fr/wp-content/uploads/2010/08/In-the-Conservatory-James-Tissot.jpg
Guermantes

infine della serata da Mine Verdurin nella Prigioniera


http://themadjack.files.wordpress.com/2013/03/la-prigioniera.jpg

UN ....SAPORITO PIATTO 
da  IL TEMPO RITROVATO -  Marcel    Proust- Mondadori  (Oscar grandi classici), 1997.

Insalata di patate,  piccante
Per 2 persone

3 grosse patate lesse 
2 uova sode
4 cetriolini sott’aceto
1 cucchiaio di senape
olio extravergine d'oliva
Tabasco
maionese  50 -70 g
sale e pepe

Pelare le patate, tagliarle  a pezzetti e   schiacciarne  la metà. Tritare i cetriolini. Sgusciare le uova e dividere  i tuorli dagli albumi, poi tritare gli albumi. Mettere i tuorli in una ciotola,   e amalgamarli  con  con  la maionese, la senape, l’olio e qualche goccia di Tabasco, del  sale e pepe macinato al momento. Riunire in un’insalatiera le patate, i cetriolini e gli albumi, aggiungere la salsetta piccante  appena preparata,  mescolare con cura. Aggiustare di sale e mettere in frigorifero per circa un’ora prima di servire. 


 
 Questo libro che apre il Novecento letterario, l'Ulisse di Joyce, mette  in evidenza ed  illustra i gusti del protagonista Leopold Bloom, molto  meno raffinati di quelli di Proust: 
 

Bloomsday - Dublino

«Mr Leopold Bloom mangiava con gran gusto le interiora di animali e di volatili. Gli piaceva la spessa minestra di rigaglie, gozzi piccanti, un cuore ripieno arrosto, fette di fegato impanate e fritte, uova di merluzzo fritte. Più di tutto gli piacevano i rognoni di castrato alla griglia che gli lasciavano nel palato un fine gusto d'urina leggermente aromatica».

E’ giovedì 16 Giugno 1904, nel testo di Joyce. Ogni 16 giugno, per ricordare il capolavoro di Joyce,  «a Dublino – spiega il quotidiano di El Mundo di Madrid – migliaia di appassionati dell’Ulisse percorrono a piedi lo stesso tragitto fatto da Bloom 
 
 http://www.radio.rai.it/radiorai/online/ev_images/2004/Joyce.jpg

 che, imitando l’eroe omerico, deambula per le strade della capitale irlandese per poi tornare a casa, al tramonto, dall’infedele moglie Molly»
 Le guide turistiche indirizzano il turista  (come mi ha raccontato Flaminia la cui famiglia è fan a sempre di questo autore) a percorrere il sinuoso vagabondare per le vie e le piazze della loro città del moderno Ulisse. La celebrazione rappresenta quasi un ripensamento tardivo verso l'autore rifiutato ed accusato di aver tradito la patria irlandese, ed anche nei confronti del libro respinto e proibito (il romanzo potè entrare nelle librerie solo nel 1966, 44 anni dopo la pubblicazione). 

http://mauropoggi.files.wordpress.com/2013/06/dbea76e34fd01122e8fa5f27a154c9ab.png
L'ITINERARIO DI JOYCE E DEL SUO ULISSE


Ed  all’alba  di quel 16 Giugno Leopold si incammina per il suo vagabondare nella città e nel mondo. Uomo comune e senza qualità. E subito Joyce "ci fa sentire" l’allegro vivace di una sinfonia del cibo, che tornerà più volte ad emergere nel tessuto narrativo del romanzo. La trama è costituita da una giornata qualunque di un uomo qualunque, l’uomo massa del mondo moderno, il moderno Ulisse

Cosa attrae in Joyce?    La  caratteristica che mantiene e conserva gelosamente del vecchio Ulisse cioè la sua curiosità,  nel dire, nel fare, nello scoprire, nell’osservare.

UN passo molto simpatico:
 All’inizio della seconda parte dal titolo Odissea, Bloom inizia a preparare la colazione alla moglie che è ancora a poltrire  sotto le coperte, riflette su cosa preparare  ed alla fine opta per un the con qualche fetta di biscottata imburrata, ma il suo pensiero e  il desiderio culinario lo portano con la mente ad un pasto molto più sostanzioso che lui preferisce oltre ad una cucina sostanziosa:
"Gli piaceva la spessa minestra di rigaglie, gozzi piccanti, un cuore ripieno arrosto, fette di fegato impanate e fritte, uova di merluzzo fritte. Più di tutto gli piacevano i rognoni di castrato alla griglia che gli lasciavano nel palato un fine gusto .... I carboni si arrossavano. Non le piaceva il piatto troppo pieno.Giusto...La gatta intenerita girò attorno a una gamba del tavolo con la coda ritta"(pag.53)

http://www.wildeirish.org/images/poster-bloomsday.jpg

giovedì 10 ottobre 2013

I NOSTRI PIATTI REGIONALI ...en francais


BUCATINI ALLA MARCHIGIANA  SEGUENDO, LA TRADIZIONE DI MIA NONNA 

Bucatini alla marchigiana

Gli ingredienti sono pochi e sempre presenti nella cucina tradizionale...en francais by simoeffe en Hellocton
 
 


PER IL GIOVEDI' DEL LIBRO DI CUCINA...SIMO PROPONE


PER IL GIOVEDI' DEL LIBRO DI CUCINA  PROPONGO QUESTO LIBRO CHE MI E' STATO SEGNALATO DA VITTORIA, UNA NUOVA AMICA CONOSCIUTA IN UN RIUNIONE DELL' ASSOCIAZIONE DI CUI FACCIO PARTE, "L'ORTO DI CASA MIA"


IL GIOVEDI' DEL LIBRO DI CUCINA
IL BLOG CHE HA ISTITUITO L' INIZIATIVA

IL LIBRO HA VINTO  il Gourmet International Award   2012


Il libro è il  manifesto gastronomico in 300 ricette della importante  campagna Meat Free Monday, nata nel 2009 grazie ad un’idea di Paul, Stella e Mary McCartney. Come rinunciare alla carne un giorno alla settimana, per il benessere del pianeta, degli animali, e di noi stessi  per stimolare uno stile di vita sano e consapevole e per  seguire una dieta varia ed equilibrata e per  chi cerca l’ispirazione un piatto veloce, facile e adatto a tutti.

Il libro, che ha già convinto  alla cucina vegetariana  star di tutto il mondo, raccoglie 52 menù per 52 lunedì dell’anno, per le  le 4 stagioni,  e dimostra, come mi ha detto Vittoria,   come compiere la scelta vegetariana anche un giorno alla settimana non è  una rinuncia, ma una scoperta di nuovi ingredienti e abbinamenti, che sapranno arricchire il proprio menù quotidiano.

Chi sono le STAR? Kevin Spacey, Twiggy, Pamela Anderson e lo stesso Paul McCartney che hanno messo in atto  le ricette del libro, una  la soluzione per chi vuole liberarsi dalla schiavitù della “carne a tutti i costi”


UNA DELLE RICETTE CHE HO PROVATO...

La Fregula Sarda al pomodoro dei McCartney.....usando prodotti biologici

  La Fregula Sarda  (1)  al pomodoro è molto semplice   da preparare anche per tutte stagioni  perché si può preparare prima.


DAL LIBRO PRESTATOMI DA VITTORIA

Ingredienti
  • 300 g pomodorini, tagliati a metà
  • 3 spicchi d’aglio interi e con la buccia
  • 1 cucchiaino di zucchero semolato
  • ½ cucchiaino di origano secco
  • 5 cucchiai di olio di oliva biologico
  • 200 g fregola sarda
  • 2 cucchiai di pinoli, tostati
  • 30 g di foglie di basilico spezzettate
  • 2 cucchiai di Parmigiano vegetariano appena grattugiato
  • 100 g di olive nere denocciolate, tagliate a metà e tagliutazate  grossolanamente
  • 100 g di formaggio di capra morbido 
  • sale e pepe nero appena macinato
  • o il  il pesto prepartomin casa oppure un barattolo di pesto Biologico prodotto da Nord Salse
MODALITA'
  1. preriscaldare il forno a 190 °C
  2. mettere i pomodori e l’ aglio in una piccola teglia
  3. cospargere  con un poco di zucchero e l’origano
  4. condire  con sale e pepe nero e con 2 cucchiai di olio di oliva
  5. arrostire  i pomodori per circa 25 minuti finchè sono morbidi e cominciano a caramellare sui bordi
  6. cuocere la pasta (fregola sarda) in acqua bollente salata
  7. nel frattempo preparare un pesto utilizzando pestello e mortaio o un piccolo robot da cucina
  8. prendere  l’aglio dalla teglia, spremi la polpa della buccia e pestalo con i pinoli
  9. aggiungere  il basilico e il rimanente olio di oliva e peta ancora finchè risulta finemente tritato ed  il Parmigiano, condire  con sale e pepe nero e mescolare  ancora per amalgamare bene il tutto
  10. versare  la fregola sarda tiepida in una ciotola
  11. aggiungere i i pomodori arrostiti e le olive nere
  12. sbriciolarci sopra il formaggio di capra e mescolare con delicatezza il pesto nella pasta
  13. servire  tiepida o fredda.



PERCHE' ESSERE VEGETARIANI...

L’invito è quello di evitare non solo carne ma anche tutti gli alimenti di origine animale. L’obiettivo è suscitare maggiore attenzione sull’utilizzo di cibi animali nella nostra alimentazione e soprattutto sulle conseguenze negative che possono derivare da un uso smisurato. L’allevamento del bestiame produce nel mondo più gas serra rispetto a trasporti, industrie, riscaldamento. Per creare, infatti, nuovi campi di allevamento o di produzione di foraggio, ogni secondo spariscono foreste per l’equivalenza di sei campi da calcio. Occorre una doccia di quattro ore per la produzione di una sola fetta di carne. Un impegno, questo, che si riflette anche nel logo della campagna, “Less meat, less heat” (“Meno carne, meno riscaldamento”) e che è arrivato di fronte al Parlamento Europeo. Nel 2009, infatti, lo stesso Mc Cartney insieme al Dott. Pachauri, presidente del “Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici” (IPCC) e uno dei massimi esperti mondiali di scienze climatiche, ha denunciato le conseguenze negative degli allevamenti intensivi sull’ambiente e ha chiesto il supporto dell’Unione Europea al fine di sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica. - See more at: http://www.locontenaturalimenti.it/public/lc/index.php/paul-mccartney-i-lunedi-senza-carne-per-ridurre-linquinamento-ambientale/#sthash.5nxTUzgt.dpuf
L’invito è quello di evitare non solo carne ma anche tutti gli alimenti di origine animale. L’obiettivo è suscitare maggiore attenzione sull’utilizzo di cibi animali nella nostra alimentazione e soprattutto sulle conseguenze negative che possono derivare da un uso smisurato. L’allevamento del bestiame produce nel mondo più gas serra rispetto a trasporti, industrie, riscaldamento. Per creare, infatti, nuovi campi di allevamento o di produzione di foraggio, ogni secondo spariscono foreste per l’equivalenza di sei campi da calcio. Occorre una doccia di quattro ore per la produzione di una sola fetta di carne. Un impegno, questo, che si riflette anche nel logo della campagna, “Less meat, less heat” (“Meno carne, meno riscaldamento”) e che è arrivato di fronte al Parlamento Europeo. Nel 2009, infatti, lo stesso Mc Cartney insieme al Dott. Pachauri, presidente del “Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici” (IPCC) e uno dei massimi esperti mondiali di scienze climatiche, ha denunciato le conseguenze negative degli allevamenti intensivi sull’ambiente e ha chiesto il supporto dell’Unione Europea al fine di sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica. - See more at: http://www.locontenaturalimenti.it/public/lc/index.php/paul-mccartney-i-lunedi-senza-carne-per-ridurre-linquinamento-ambientale/#sthash.5nxTUzgt.dpuf




Paul McCartney lancia i "lunedì senza carne"

Notizie dal Mondo

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I "meat-free mondays" salveranno il pianeta. Ne è convinto l'ex Beatle Paul McCartney che, insieme alla vedova di John Lennon Yoko Ono e ad altre star come Kelly Osbourne e Moby, lancia la campagna dei "lunedì vegetariani" finalizzata alla salvaguardia dell'ambiente. "Basterebbe che tutti riducessero il loro consumo di carne rinunciandovi anche solo un giorno a settimana - spiega McCartney - per avere seri benefici per tutto il pianeta. E' facile da fare. Di sicuro avete mangiato troppo nel week-end e magari state correndo in palestra per buttare giù un po' di peso". La campagna segue la scia delle proteste di ambientalisti e vegetariani sui danni causati dall'allevamento intensivo di bestiame, che richiede consumi enormi di acqua, di suolo agricolo per produrre cereali e di energia.
- See more at: http://www.fondoambiente.it/News/Notizie-dal-Mondo/Index.aspx?q=paul-mccartney-lancia-i-lunedi-senza-carne-#sthash.8MZuUveB.dpuf




Paul McCartney lancia i "lunedì senza carne"

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I "meat-free mondays" salveranno il pianeta. Ne è convinto l'ex Beatle Paul McCartney che, insieme alla vedova di John Lennon Yoko Ono e ad altre star come Kelly Osbourne e Moby, lancia la campagna dei "lunedì vegetariani" finalizzata alla salvaguardia dell'ambiente. "Basterebbe che tutti riducessero il loro consumo di carne rinunciandovi anche solo un giorno a settimana - spiega McCartney - per avere seri benefici per tutto il pianeta. E' facile da fare. Di sicuro avete mangiato troppo nel week-end e magari state correndo in palestra per buttare giù un po' di peso". La campagna segue la scia delle proteste di ambientalisti e vegetariani sui danni causati dall'allevamento intensivo di bestiame, che richiede consumi enormi di acqua, di suolo agricolo per produrre cereali e di energia.
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Paul McCartney lancia i "lunedì senza carne"

Notizie dal Mondo

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I "meat-free mondays" salveranno il pianeta. Ne è convinto l'ex Beatle Paul McCartney che, insieme alla vedova di John Lennon Yoko Ono e ad altre star come Kelly Osbourne e Moby, lancia la campagna dei "lunedì vegetariani" finalizzata alla salvaguardia dell'ambiente. "Basterebbe che tutti riducessero il loro consumo di carne rinunciandovi anche solo un giorno a settimana - spiega McCartney - per avere seri benefici per tutto il pianeta. E' facile da fare. Di sicuro avete mangiato troppo nel week-end e magari state correndo in palestra per buttare giù un po' di peso". La campagna segue la scia delle proteste di ambientalisti e vegetariani sui danni causati dall'allevamento intensivo di bestiame, che richiede consumi enormi di acqua, di suolo agricolo per produrre cereali e di energia.
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I "meat-free mondays", questo il logo della campagna vegetariana,  potranno salvare il pianeta. Ne è convinto  Paul McCartney e la vedova di John Lennon, Yoko Ono, che hanno  lanciato  la campagna dei "lunedì vegetariani"  con il fine di  salvaguardare l'ambiente:" "Basterebbe che tutti riducessero il loro consumo di carne anche rinunciandovi solo un giorno a settimana - dice  McCartney - per avere visibili benefici per tutto il pianeta".

Il mondo ha bisogno di  allentare la morsa dell’allevamento intensivo e di ritrovare un po’ di equilibrio. La popolazione cresce, lo spazio per tutti inizia ad essere poco, gli animali allevati in modo non corretto sono una realtà e le conseguenze dannose, che l’allevamento intensivo produce per ambiente e salute,  sono assai  note. 
 A_ritmo_della_natura


 In sostanza si intende una filosofia di vita che vuole escludere lo sfruttamento di tutti gli animali e si pone come obbiettivo non sfruttare gli  animali e di consegneuza  uno stile di vita che, nella pratica, escluda l’uso di prodotti animali, compresi i derivati, non solo a tavola. Perciò   abbattere le barriere speciste (difatti  siamo tutti animali)  ma concretamente avuvere uno stile di vita coniugandolo con i ritmi della natura (2)come già ci ha indicatola Montessori


1- La fregola sarda è un tipo di pasta tipico della Sardegna:  "chicchi" di semola molto simili a quelli che si usano per preparare il cous-cous, di dimensioni variabili -fino a circa mezzo centimetro di diametro, che vengono tostati in forno. 

2-  Già all’inizio del secolo scorso Maria Montessori aveva intuito il legame speciale che esiste tra educazione  e natura cogliendone le immense potenzialità.  Ha concretizzato  integrato  e sviluppato sistematicamente ed organicamente.

A CHI CONSEGNARE QUESTA SETTIMANA IL GUFETTO PORTAFORTUNA?

A CHI  CONSEGNARE QUESTA SETTIMANA IL GUFETTO PORTAFORTUNA?

 I BLOG CHE QUESTA SETTIMANA MI HANNO ISPIRATO PER....




CARI AMICI CHE SEGUITE IL MIO BLOG  SIETE STATI NOMINATI !!!  

PRENDETE IL GUFETTO PONETELO SUL VOSTRO BLOG, VI PORTERA' FORTUNA
 

1- Il blog     si presenta  proprio come piace a me:  desiderio di avere libri, aprirli, toccarli, sentirli tra le mani. E poterne avere molti e su vari  argomenti. E poi ....leggere, leggere, leggere. E assai interessante è la personale presentazione  che la curatrice, Loredana,  fa del romanzo  Lolita di Nabokov:  condivido a pieno ciò che afferma. E credo che si possa anche dire,  con quanto osservato nel Blog in questione, che il romanzo invita a  cogliere una ad una le citazioni esterne; ad  assaporare. se si legge  il testo in inglese, gli squisiti giochi di  parole; e infine si può fare tutto questo insieme, possibilmente ad una seconda lettura. 

EDIZIONI GALLIMARD

2- "I libri, loro non ti abbandonano mai. Tu sicuramente li abbandoni di tanto in tanto, i libri, magari li tradisci anche, loro invece non ti voltano mai le spalle: nel più completo silenzio e con immensa umiltà, loro ti aspettano sullo scaffale". AMOS OZ
Questa è la presentazione del Blog  Odore Intenso di Carta.
Stefania la curatrice del Blog  questa settimana pone un simpatico quesito per far mettere in gioco i suoi cari amici blogger. La  proposta? raccontarle un  sogno che  ci  ha turbato a tal  punto da chiedersi al risveglio: " ma che cavolo ci stava a fare quel tizio nel mio sogno?".
Si è ispirata al libro  Il linguaggio delle tue emozioni di René Martina che ha stuzzicato la sua mente e nel post ha sottolineto quanto " Durante il sonno il subconscio è libero di comunicare con noi rendendoci consapevoli delle nostre paure, dei nostri desideri, di ciò che ci preoccupa e ciò per cui vale la pena rischiare"

 

 3. Il Blog    Torresani-edu  gestito da Michele Torresani. che cura anche altri Blog specifici, è un Blog educativo da lui elaborato quale docente di Italiano e Storia per studenti di un triennio di scuola superiore. Ma la sua consultazione è utilissima per tutti anche per  i non addetti  ai lavori, cioè gli insegnanti,  per ricavare spunti culturali di alto spessore   esperti e persone curiose.
Mi ha colpito l'iniziativa che Torresani consiglia: L'anno del Principe. Nove incontri sull'uomo e sulla grande politica 

Dal 19 ottobre al 14 dicembre 2013, per nove sabati consecutivi, alle ore 17:30, al Teatro Niccolini di San Casciano in Val di Pesa si aprirà il ciclo di incontri “L’anno del Principe”: nove lezioni dedicate a Machiavelli e alla grande politica de Il Principe per celebrare il cinquecentenario della composizione della sua più celebre opera. Torresani inoltre conclude la presentazione indicando che a  fare da sfondo all'iniziativa saranno i luoghi d'origine di Machiavelli, come il noto “Albergaccio”, che fu la sua dimora e luogo in cui fu concepito e scritto Il Principe.
Il programma dei 9 incontri lo si trova nel  sito degli Editori Laterza.

 
http://amicidellaleonardo.files.wordpress.com/2013/02/letteratura-ragazzi.jpg
TUTTI IN BIBLIOTECA




mercoledì 9 ottobre 2013

30 SETTIMANE DI LIBRI... QUESTO MARTEDI' APPUNTAMENTO CON TABUCCHI E I NODI DELLA SCRITTURA




Narrare deriva dal latino gnarus, conosciuto, noto;  i-gnarus, non conosciuto: igno-rare significa quindi non conoscere, non narrare.
Ci suggerisce Tabucchi che  "la figura di scrivano ad esempio in “Tristano muore”, deve essere assolutamente taciturno, è diligente, trascrive e viene persino maltrattato dal narratore, è uno scrivano che accetta la terribile condizione del protagonista di questo libro alla fine dell’esistenza, è uno scrivano che sa entrare in empatia non solo con la narrazione ma anche inempatia umana con chi, sentendo che la vita gli sfugge, ha bisogno di strapazzare, di entrare in conflitto con lo scrivano, che non reagisce, che accetta, perché conosce quale sia la sorte imminente".
 
Da qui prendo lo spunto per consigliare di indagare il mistero di "Dietro l'arazzo" di Tabucchi, insieme a Zelda write. Entriamo insieme  in  un'officina fatta di ispirazione e di tecnica, di slanci e di ripensamenti, di intuizioni e di errori in cui si produce un'opera d'arte.
 Questo piccolo e preziosissimo libro in forma dialogica ,serve a Tabucchi per esplorare  con precisione, fra ironia e malinconia, come  nascono le parole e diventano poesia, racconto, romanzo. Egli si domanda:" Quanto è legato ciò che scriviamo a ciò che siamo? La vita e la letteratura sono sullo stesso piano? E che cosa significa "raccontare la vita"? 
 
Le risposte - come sempre in Tabucchi - si intrecciano ad ulteriori domande. Lo scrittore interroga se stesso e chiede aiuto agli autori e alle opere amate:  Pessoa,  Rilk,  Conrad; i  miti classici , il  cinema di Fellini e di Kubrick; si affida alla  filosofia, a psicanalisi, la biologia e l'economia. Tutto questo per ricercare il senso più profondo del "fare letteratura", il nucleo  più nascosto: "Quello che mi interessava - dice Tabucchi - non era guardare le figure dell'arazzo, ma tutti i nodi e i fili che stanno dietro al tappeto". In altre parole "arrivare  a vedere e capire il "rovescio" della tessitura che è la scrittura. 
 
IL LIBRO

Dietro l'arazzo: conversazione sulla scrittura 

 Dietro l'arazzo: conversazione sulla scrittura

 Per Tabucchi esistono mille ragioni per fare letteratura, mille ragioni per scrivere.

 Si scrive per paura? Per coraggio? Per sentirsi vivi? Per allontanare l’idea della morte? Per credere in noi stessi? Per gioco? Per serietà? Forse perché la vita non basta. Credo che si scriva per questo e altre mille ragioni ancora. Forse, chi scrive, anche per tentare di capire meglio, vuole tentare di conoscere.

 

Antonio Tabucchi  ci invita a sollevare quell'arazzo che è l'intreccio della scrittura per capire ispirazione,  tecnica,  slanci e ripensamenti,  intuizioni e  errori con  cui si produce un’opera d’arte. In questo piccolo e prezioso libro in forma  dialogica, egli  esplora con precisione,   fra ironia e malinconia, il terreno su cui nascono le parole e diventano poesia, racconto, romanzo.
Quanto è legato ciò che scriviamo a ciò che siamo? La vita e la letteratura sono sullo stesso piano? E che cosa significa “raccontare la vita”?
 Le risposte – come sempre in Tabucchi – si affollano di ulteriori domande. Lo scrittore interroga se stesso e chiede aiuto agli autori e alle opere amate: da Pessoa a Rilke a Conrad, dai miti classici al cinema di Fellini e di Kubrick; chiama in causa la filosofia e la psicanalisi, la biologia e l’economia. Tutto alla ricerca del senso più profondo del fare letteratura, che è anche quello più nascosto: «Quello che mi interessava – dice Tabucchi – non era guardare le figure dell’arazzo, ma tutti i nodi e i fili che stanno dietro al tappeto». Arrivare, insomma, a vedere e capire il «rovescio». Ma è davvero possibile? O è soltanto un’illusione?


Le parole e le idee di uno dei più grandi scrittori europe, come leggiamo in un articolo su La Stampa, del secondo Novecento, involontario elogio della letteratura


ottimo spunto per chiunque s’interroghi sulla scrittura. - See more at: http://zeldawasawriter.com/2013/10/antonio-tabucchi-e-i-nodi-dellarazzo/#comments
APPROFONDIMENTI INTRECCI E  DIDATTICA

L'Arazzo di Bayeux è una stoffa ricamata proveniente dalla Normandia di altezza circa 50 cm e di lunghezza di circa 68 m e risalente alla seconda metà dell'XI secolo. Le rappresentazioni dell'arazzo descrivono gli avvenimenti che riguandano la conquista normanna dell'Inghilterra del 1066, in particolare la battaglia di Hastings.
La tapisserie de Bayeux è stato realizzato in lana di otto colori naturali su delle pezze di lino grezzo, confezionato tra il 1070 e il 1077 a Canterbury o nei dintorni, per decorare il palazzo vescovile di Bayeux. Essendo costituito da una serie di immagini distinte, molti storici lo ritengono un antenato del fumetto, in cui vengono presentati ben 126 personaggi e le scene sono commentate in latino. L'importanza dell'arazzo sta nelle informazioni che ci trasmette sulla società di allora, quale fosse l'abbigliamento dell'epoca, come erano costruiti i castelli, le navi utilizzate, ed altro
Nel 2007 l'UNESCO ha decretato l'inserimento dell'opera d'arte all'interno dell'Elenco delle Memorie del Mondo.

 ECCO QUI DI SEGUITO UN ECCEZIONALE DOCUMENTO: ANIMAZIONE E DIDATTICA VIVA



lunedì 7 ottobre 2013

RUBRICA VERDE DEL LUNEDI': L'AMBIENTE VERDE...CHI LO AMA CI SEGUA

I MOTIVI 

  Credo fortemente che amare la natura il verde che ci circonda sia  avere consapevolezza che vivere tutelando la Natura sia una necessità  per noi stessi, per il nostro benessere e la nostra salute.
Conoscere poi attraverso SCRITTORI E SCRITTRICI di ogni epoca quanto l'Ambiente sia stato celebrato in opere letterarie, ha potenziato il mio interesse ed affinato la mia ricerca.

E’ arrivato così il momento di iniziate QUESTO PERCORSO INSIEME...
http://dogsmakeeverythingbetter.files.wordpress.com/2013/03/von_arnim_dogs.jpg
Inizio questa rubrica settimanale dedicata all'ambiente introducendo "Elizabeth and her German garden", Il giardino di Elisabeth,  assoluto bestseller del 1898, che superò gli autori allora alla moda: ” nel giardino Elisabeth legge, sogna, prepara la sua carriera di scrittrice. Nella cura delle piante e dei fiori, nella maternità, nel trascorrere delle stagioni, nella fuga della distruttività dei rapporti sociali..."
Elizabeth von Arnim scrisse 21 romanzi, era piccola, carina, elegante, spiritosa, colta; il suo primo romanzo  venne pubblicato anonimo nel 1898 ed ebbe tanto successo che Elizabeth rimase il "nom de plume" di Mary Annette.
Nel ricercare notizie sull'autrice mi è saltata all'occhio questa citazione:"

 "E' il giardino il posto in cui vado a cercare rifugio e riparo, non la casa (...) là fuori i doni del cielo mi si affollano intorno a ogni passo (...) è là che mi rammarico della cattiveria che c'è in me, di quei pensieri egoisti che sono molto peggiori di quanto sembri; è là che tutti i miei peccati e le mie stupidaggini sono perdonate, là che mi sento protetta e a mio agio, e ogni fiore, ogni erba è un amico e ogni albero è un amante".

http://media.npr.org/assets/bakertaylor/covers/e/elizabeth-and-her-german-garden/9780860684237_custom-78c1607f6579f60ac827d905aabe43940a58f960-s6-c30.jpg

Notizie sulla sua vita ci raccontano che dopo qualche anno passato a Berlino con il marito, da lei denominato "l'Uomo di Rabbia", viene presa la decisione di sfruttare la residenza di campagna della famiglia. Ed Elizabeth, dopo aver scoperto quel luogo incantato, dallo splendido giardino, farà  pressione perchè la famiglia si trasferisca in campagna.

"Questo è più un luogo incolto e selvaggio che un giardino. Per venticinque anni non ha vissuto nessuno nella casa, e tanto meno nel giardino, ed è un posto così incantevole che la gente che avrebbe potuto viverci e non l'ha fatto, preferendo deliberatamente gli orrori di un appartamento in città, dev'essere appartenuta a quella schiera di persone senz'occhi e senz'orecchie di cui il mondo sembra per lo più composto. E senza naso, anche se non sta bene dirlo; ma la maggior parte della felicità che io provo in primavera è dovuta all'odore della terra bagnata e delle foglie novelle".

 Un giardino che ormai non esiste più ma che lei, una volta presa dimora lì, trasforma e plasma a suo gusto. Giardino luogo di lettura e passeggio, luogo di gioco con le figlie, le Bimbe d'Aprile, Maggio e Giugno. Il privilegio dell'ozio e del coltivare, oltre alla terra, le proprie passioni.

Consiglio  questo BLOG PAROLE IN PENTOLA    oppure un articolo da LA RIVISTA CULTURALE in cui si tratteggia come nel giardino di casa sua, Elizabeth solitaria, osserva le piccole cose godendo di quel piacere intimo che si trova nella quiete, nelle piante.

“In alcuni giorni molto speciali, divini, come oggi, ho effettivamente desiderato che ci fosse qualcun altro a godere di questa bellezza con me. Nella notte c’è stata la pioggia e tutto il giardino sembra cantare, non solo gli instancabili uccellini, ma anche le piante vigorose, l’erba e gli alberi sono felici, i cespugli di lillà – oh, quei cespugli di lillà! I fiori sono tutti usciti fuori oggi, e il giardino è intriso del loro profumo. Ne ho portato in casa a bracciate, raccoglierlo è un piacere, e ogni piatto e ciotola e vaso è pieno di gloria viola. I domestici pensano che ci sarà una festa e vanno svelti mentre vado di camera in salotto a guardare la dolcezza dei fiori, e le finestre sono tutte spalancate in modo da unire il profumo dentro al profumo fuori. I camerieri scoprono a poco a poco che non vi sarà nessuna festa e si chiedono perché la casa debba essere riempita di fiori per una donna da sola, e cosi bramo sempre di più per uno spirito affine – sembra così da avidi avere tanta bellezza solo per sé. Ma le anime gemelle sono molto, molto rare, così che quasi potrei accontertarmi di piangere con la luna. E’ vero che il mio giardino è pieno di amici, solo che sono muti”.

PERCHE' TRATTARE DI QUESTA AUTRICE E DEL SUO LIBRO COSI'SINGOLARE?