giovedì 3 ottobre 2013

CON LA SIGNORA HARRIS, UN ARRIVEDERCI AL SIMPATICO GRUPPO DI LETTURA





"Grazie al Gruppo di Lettura di Bryce's House ho avuto la fortuna di conoscere amiche meravigliose, grazie di cuore a tutte voi!" così si congeda da noi la curatrice di questo Blog Gruppo di lettura on line: un angolo per fare delle  esperienze  di lettura condivise, stare in compagnia mese per mese e spesso  colmare anche dei momenti tristi e melanconici che nella quotidianità esistono. A me personalmente mancherà questo appuntamento ma spero che tra qualche tempo ci si possa riunire ancora nel salotto …di Bryce's House.

Il mese di Ottobre è appena iniziato e il libro di Settembre, "La signora Harris", l'ho già riposto nello scaffale dedicato ai libri letti insieme al Gdl.
   

Paul Gallico (1),  l'autore,  è uno scrittore americano scomparso nel 1976,  famoso soprattutto per il suo romanzo The Snow Goose (La principessa smarrita) e  per la serie dedicata alla signora Harris (o 'Arris, come pronuncia lei stessa il proprio  cognome, con l'accento cockney, l'accento di Londra). La signora Harris fu pubblicato originariamente nel 1958 come il primo di quattro romanzi: Mrs Arris Goes to New York, Mrs Arris Goes to Parliament e Mrs Arris Goes to Moscow, nessuno di questi tradotto in italiano  e quasi tutti fuori catalogo anche in lingua originale, mentre  il primo e il secondo volume sono stati  ristampati insieme dalla casa editrice Bloomsbury.

 COME SI ENTRA NELLA STORIA DELLA SIGNORA HARRIS?

 La signora Harris (P. Gallico) - Venerdì del libro
La signora Harris, vedova da venti anni  è una matura domestica a ore, Ada,  londinese, veste con un cappottino spelacchiato, un  cappello di paglia verde ornato con una simpatica  rosa che ciondola da un lato. La sua è una vita semplice da non potersi togliere mai un capriccio se non quelli tipicamente inglesi del tè delle cinque e della schedina su cui punta  tre pennies alla settimana. Cosa mai può succedere a questa donna attempata e senza molti mezzi?

Ma un giorno, rimettendo a posto la stanza della raffinata ed elegante Lady Dant, una delle tante persone facoltose per cui lavora, la signora Harris vede...
 
"Uno era un lembo di cielo di pizzi e chiffon color crema e avorio, mentre l’altro era una specie di fuoco d’artificio di raso e taffetas cremisi. Mrs Harris non aveva mai visto niente di così bello. [...] In quel preciso momento era nata in lei la smania di possedere un vestito così. [...] Assolutamente soggiogata , se ne stava lì a fissarlo appoggiata alla scopa, colle ciabatte ai piedi, la polvere tutt’intorno e i capelli pochi e radi che le cadevano sugli orecchi".

 Da quel momento i pensieri della signora Harris sono esclusivamente per l'abito di Dior che ha deciso di acquistare non appena riuscirà a mettere da parte l'incredibilmente alta cifra che le serve per acquistarlo.

Nella realtà con  il buon senso che taglia ogni desiderio, Ada Harris richiuderebbe l’armadio e non ci penserebbe più. Ma il  romanzo deve evidenziare il fatto che è ordinariamente bello  cullare un desiderio anche quando questo sia palesemente  futile e folle.

 Ada Harris perde letteralmente la testa per quel  sontuoso e regale abito Dior (2) e se ne innamora cosi tanto che risparmierà per anni, persino sulle tazze da tè, per potersi permettere di andare a Parigi (la signora Harris in vita sua non è mai andata nemmeno a Liverpool) e, con i soldi che avrebbe messo da parte nella borsetta, presentarsi alla Maison Dior.
Erano gli anni del dopoguerra in cui non esistevano le settimane della moda ( Fashion week),  gli abiti si ammiravano veramente, e solo su invito negli atelier, e venivano cuciti su misura. Eppure, in un modo o nell'altro, la signora Harris riuscirà a portarsi a casa l'abito, e anche qualcosa in più: un nuovo, dolce e romantico sguardo sulla sua vita, pur rimettendoci i risparmi.
Come la signora Harris, anche per noi, uomini o donne che sia, il sogno moda è e resterà irrinunciabile e si può coniugare benissimo con gli abiti dei più grandi e noti stilisti del mondo
   
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mercoledì 2 ottobre 2013

IL GUFETTO PORTAFORTUNA: I MIEI BLOG PREFERITI DI QUESTA SETTIMANA 2


IL GUFETTO PORTAFORTUNA OGGI   VI INDICA I  BLOG AI QUALI   QUESTA SETTIMANA LASCIO IL SIMPATICO GADGET


Prendi l'immagine e portala con te, per scaramanzia
E sono alla SECONDA SETTIMANA in cui tra i blog che seguo desidero dare una maggiore visibilità ad alcuni , anche se non ne hanno bisogno  perchè BRILLANO DI LUCE PROPRIA  ma per la particolarità di  alcuni post di genere molto diverso riguardo ai temi trattati  ma  che si confanno a certi miei stati d' animo. 


 

1-...per l'eccezionalità della storia di Medea   MINOSSE E LA SUA CERCHIA  con una conclusione  di lettura trasversale:  nel post, con estrema chiarezza, si evidenzia l’inutilità di molte delle azioni umane. 





2- Nel Blog ATHENAE NOCTUA la città ideale e la storia della sua evoluzione nell' urbanistica hanno "uno stretto legame fra le vicende politiche, i protagonisti della storia e gli  interventi artistici come con l'esigenza da parte dei poteri locali, in una penisola composta da città-stato o stati regionali fortemente concentrati sulla città sede del potere, di esibire un'immagine perfetta, bella e simbolo di un'armonia non solo estetica, ma anche governativa".


Le mie foto3- Per il suo  Blog Cara Lilly la curatrice ha ricevuto un  premio come BLOG VERSATILE  e lo dedica "A TUTTI I BLOGGER CHE SEGUO E CHE MI SEGUONO", oltre a lasciarci una appetitosa ricetta per una squisita torta semplice ma delicatissima negli ingredienti


 
traboccante d'azzurro.4- Il Blog Traboccante di azzurro  inizia la bella avventura dei primi giorni di scuola: accompagnare i figlioletti ciò che  ha sempre rappresentato un'incogita per le reazioni , ma la nostra cara amica con  orgoglio e soddisfazione!...l’altro giorno ha accompagnato Chicco a scuola!, ed è proprio vero :"...basta credere in se stessi per superare le paure!" BUON INIZIO DI SCUOLA AL PICCOLO CHICCO

ARRIVEDERCI ALLA PROSSIMA SETTIMANA...

martedì 1 ottobre 2013

PER LA RUBRICA DEL MARTEDI', 30 SETTIMANE....DI LIBRI #9, OMAGGIO A JANE AUSTEN

Cari Lettori della Rubrica del Martedì, 
mi dispiace aver saltato qualche settimana per il NOSTRO APPUNTAMENTO ma oggi mi farò perdonare, segnalando una new entry nel mondo degli amanti di Jane Austen...




...infatti questo è l'anno in cui Jane Austen viene  celebrata in tutto il mondo con numerose iniziative ed anche con la ri-pubblicazioni dei suoi romanzi, trasposizioni televisive e cinematografiche, nuovi romanzi che testimoniano  una passione senza tempo per lei e per le sue opere. 
L'evento di cui voglio parlarvi è la pubblicazione da parte dell'autrice  Giovanna Zucca, del romanzo " Una carrozza per Winchester dedicato agli ultimi anni di vita di Jane Austen e alla malattia che, si dice, l'abbia colpita, nota come Morbo diAddison.





2013 E LE CELEBRAZIONI PER JANE AUSTEN 

Per  FESTEGGIARE Pride and Prejudice ibs.it ) la  casa editrice Fazi  infatti ha deciso di festeggiare con questo  romanzo originale  sugli ultimi anni di vita di Jane Austen e alla malattia che l’ha colpita. Credo che sia narrazione di finzione che però tratta della vita reale di Jane:   a leggere la critica, questo è  un romanzo che parla  anche d’amore.



LA SUA DIMORA A WINCHESTER


LA TRAMA DEL ROMANZO 

Siamo nel 1817 e  Jane Austen è colpita da una misteriosa e non conosciuta  malattia, trascorre le sue giornate nella casa di Winchester tentando di terminare il suo ultimo romanzo. La giovane Angelica Winnicott,  sua affezionata  vicina di casa,  scrive a Londra all’amica Jane Mary perché convinca suo padre, il famoso dottor Addison, a intervenire per curare l' amatissima autrice.
Sir Addison si reca a Winchester... 
WINCHESTER
 si  prodiga per aiutare la scrittrice, assistito dai fratelli di Jane, Cassandra e Henry. Con l’aiuto del collega Hodgkin, sir Addison scoprirà le cause della malattia di Jane ma non riuscirà a curarla (1). Nel frattempo, tra medico e paziente nascerà dapprima un’amicizia, poi l’amore e insieme decideranno di passare alcuni giorni a Bath
BATH 
La morte di Jane, tuttavia, metterà fine a tutto portando alla disperazione il dottore. 
Conosciamo Jane Austen come un personaggio fuori dagli schemi, arguto e brillante, ma in questo racconto romanzato dei suoi ultimi mesi di vita, accanto a questi aspetti, ne emergono altri: la fragilità, la sofferenza e un certo disincanto, oltre alla smisurata passione per la scrittura, lontana da ogni vanità.
L’autrice si è basata sulle lettere pubblicate da Jasit (Jane Austen society of Italy), di Jane alla sorella maggiore Cassandra:  testimonianza del forte legame fra le due giovani donne, legame talmente  forte che Cassandra diventerà la confidente e depositaria dei pensieri più nascosti  della sorella.
Infatti nel  romanzo di Giovanna Zucca si riportano brani di alcune di quelle lettere.

MA...COME E' MORTA LA  AUSTEN ?

"Sono convinta che Jane Austen sia stata avvelenata da arsenico', così sorprendentemente afferma una dei romanzieri inglesi leader del crimine, Lindsay Ashford nell'omonimo articolo

"Nascosto in un cassetto nel cottage Hampshire dove Jane Austen ha vissuto, c'è una teca di vetro contenente una ciocca sbiadita dei suoi capelli. Come le migliaia di turisti che visitano il luogo ogni anno, ho tirato fuori il cassetto e guardato il groviglio, senza sospettare che potrebbero essere la chiave per la sua morte prematura all'età di soli 41 nel 1817. Ma una conversazione casuale avuta nel settembre 2009, ha cambiato tutto. Ho appreso per caso da un precedente proprietario del groviglio di capelli, che il caso era stato messo in mano ad un detective. Ciò che aveva scoperto più di 60 anni fa, ha dato vita ad una mia nuova ricerca di una verità che si era considerata assurda, ossia che Jane Austen sia stato vittima di avvelenamento. E'stato quando sono andata a vivere nel villaggio della Austen tre anni fa che mi sono incuriosita sul come sia morta. Chawton