venerdì 18 ottobre 2013

LA CONSEGNA DEL GUFETTO PORTAFORTUNA: TERZA SETTIMANA PER I MIEI BLOG PREFERITI DI QUESTA SETTIMANA


                                     
PRENDI IL GUFETTO PORTAFORTUNA  INSERISCILO SUL TUO BLOG

IL GUFETTO PORTAFORTUNA: TERZA SETTIMANA DEI MIEI BLOG PREFERITI, A CHI ANDRANNO I GADGET?

1- IL PRIMO GUFETTO PORTAFORTUNA AL BLOG HomeMadeMamma

utile e puntuale diario con la traccia di quello che Paola ed il suo  Piccolo Furfante fanno  insieme (anche a tutta la famiglia e agli amici …) per vivere le piccole grandi  cose  che, nella "corsa" quotidiana con i molti impegni, non si ha il tempo di osservare.

2- IL SECONDO GUFETTO a Silvia, per gli amici  Tine, soprannome che la  accompagna in ogni attività online da diverso tempo. Ha   aperto un blog simpaticissimo e ricco di idee per " trovare uno spazio di libera espressione e condivisione dei miei variegati interessi,  dai gioielli fai da te ai videogiochi". 

  

3- Il TERZO GUFETTO PORTAFORTUNA AL BLOG Pink tea with me♥ che si presenta così:"Quattro chiacchiere tra amiche virtuali..questo è lo scopo principale del mio  piccolo blog, un angolo rosa dove potersi scambiare consigli, ricette e dove poter condividere esperienze sui viaggi, sul mondo femminile e altro. Inoltre diverse recensioni, ....buona lettura e grazie per la visita! ♡♡♡"






VENERDI' DEL LIBRO: "...una moderna Cenerentola i cui " desideri hanno una data di scadenza!"

PER IL NOSTRO VENERDI' DEL LIBRO  LA BIBLIOTECA   E'    IN  “quelli del Venerdi’ del libro” su PINTEREST 

 I CONTRIBUTI DELLE PRECEDENTI SETTIMANE SONO QUI 
 
PER ARCHIVIARE  I  POST ANCHE SU PINTEREST  IN UNA PAGINA DEDICATA ALL' INIZIATIVA,  LE ISTRUZIONI  sono qui.


TUTTI  gli scorsi Venerdi’ del libro.


PER CHI MI SEGUE, IL MIO CONTRIBUTO DI QUESTA SETTIMANA E' UNA FIABA MODERNA...



"anche i desideri hanno una data di scadenza...!... Pensi sempre che prima o poi arriverà il momento giusto e non ti viene in mente che i desideri sono fragili, bisogna prendersene cura finché si è in tempo.[…]" citazione 


GLI INGREDIENTI CHE FANNO QUESTO LIBRO SIMPATICO E SENZA PRETESE

- Un negozio di scarpe in cui scorrono sogni proibiti e aspirazioni segrete. 
 -Una festa esclusiva e due sorellastre crudeli. 
- Un fratello combinaguai 
- una portinaia adorabile come fata madrina.
- Una Cenerentola dei giorni nostri
- Un  principe dei suoi sogni conosciuto via mail 
- Un vicino sexy ma non romantico.

 Sono riuscita a incuriosirvi?

  Credo sia una lettura  apprezzata dalle signore e signorine che in qualche momento della vita si sono sentite un po’ Cenerentola: Le scarpe son desideri ci ricorderà che il lieto fine può esistere, ma che il destino ha anche bisogno di qualche spintarella da parte nostra.
 Cecilia, la protagonista, identifica le persone che incontra sul suo cammino in base alle scarpe che indossano e  quante cose si possono scoprire da un paio di calzature!
Perciò seguiamo  Cecilia nelle sue disavventure e dopo aver finito di leggere  Le scarpe son desideri avremo la tentazione di osservare prima i piedi che non gli occhi di chi si incontra. 
Un fatto singolare che Cecilia ci svela:  lo sapevate che portare le scarpe da ginnastica significa avere voglia di fuggire, da una persona, da una situazione, da un luogo… sempre desiderio di fuga rappresentano le fedeli “sportivissime”.
Sarà il caso che riflettessimo  sul fatto che molto spesso scegliamo ed indossiamo tale tipo di calzature?! 


http://cdn2.stbm.it/pianetadonna/gallery/foto_gallery/moda/milano-moda-uomo-accessori-pe-2014/infradito-vivienne-westwood.jpeg?-3600 Altro spunto di riflessione che Cecilia ci offre:   se il nostro fidanzato/boyfriend ecc ci viene a prendere indossando le infradito per portarci  a cena fuori, significa che vuole  lasciarci, anche se ancora magari non lo sa nemmeno lui? Ed ecco allora a ricordare a tutte le coppie incontrate in vari posti: se LA LEI  è tutta "in ghingheri" mentre  lui porta infradito… anche se griffate , cosa vorrà sifgnificare? 


E' una commedia romantica per sorridere, emozionarsi e sognare anche perché ricercare l’anima gemella per Cecilia è come andare alla ricerca della scarpa giusta. E con un paio di scarpe da sogno ai   piedi, nessun desiderio risulta impossibile. Come una moderna Cenerentola, Cecilia è alle prese con problemi di denaro e di cuore e  non tutto va per il verso giusto neanche  l'amicizia con le sue care colleghe/amiche, per non parlare del nuovo ed insopportabile/affascinante vicino di casa. 
E ....andrà alla famosa festa, quella organizzata dal creatore di scarpe più famoso e misterioso del mondo…?!
 Come si comporteranno le arcigne sorelle, e come potrà rimediare al vestito rovinato dal fratello?  Ma un moderno “topino”,  la fidata portinaia, le farà avere un bellissimo abito, mentre  le scarpe della madre -che non c’è più-  faranno il resto.
Con la la fuga a mezzanotte, la perdita della scarpa e il cuore di Cecilia  in subbuglio... la favola di Cenerilla si compie...
Fisicamente Cecilia non si descrive  mai così ogni lettrice può sognare, per una sera,  di essere  questa moderna Cenerentola.
 Questo romanzo fa parte degli  Emma Books, e perché Emma?!
Il mondo della scrittura femminile  da tempo non è più  semplicemente ‘il mondo del rosa’ ma si è  arricchito di molte sfumature cromatiche. 
Si legge nel Blog: "Vi è un modo di raccontare e raccontarsi, un modo di leggere e scrivere, di conoscere e di appassionarsi, che distingue le donne fcendole  riconoscere le une dalle altre e rendendole partecipi di una comunità solidale e unita". 
Ed ecco in Emma Books tipologie differenti  di narrativa: romanzi d’amore, gialli, noir, storici, commedie brillanti, racconti fantastici. Date le sue caratteristiche specifiche (l’abbattimento dei costi dei produzione e il superamento dei limiti fisici di distribuzione) Emma Books e la sua comunità hanno la mission di ritrovarsi consentendo di avvicinare, per  contenuti di qualità e   prezzi abbordabili,   più persone possibile.

 


giovedì 17 ottobre 2013

PER UN ORIGINALE "GIOVEDI' DEL LIBRO DI CUCINA": UN' ASTROFISICA VEGETARIANA ED IL SUO LIBRO




Per questo giovedì ho pensato di ricordare l'astrofisica  Margherita Hack che in una sua pubblicazione,  spiega il perché del suo stile alimentare vegetariano.
Margherita Hack non ha fatto negato  di essere vegetariana e ha spiegato molto bene  i motivi di questo stile di vita in un interessantissimo libro dal titolo Perché sono vegetariana 
 Perché sono vegetariana

 E'  un libro che si fa leggere, una vera rivelazione.  credo che sia importante conoscere le motivazioni che portano le persone a una ben precisa scelta alimentare. 
Già, ma cosa significa scegliere di essere vegetariani, ci sono regole? Io credo che non ci sia un solo modo di essere vegetariani, e che la definizione più corretta  sia seguire   un’alimentazione che rinunci a tutti o alcuni (alimenti) animali in base ad una motivazione etica, ambientale, religiosa, salutista, ecc. 
A mio avviso definizioni e regole alimentari sono di scarso interesse, e quello che ciascuno di noi dovrebbe ricercare è un’informazione completa su cosa si mangia, per poi trovare un equilibrio individuale e consapevole . 
Personalmente seguo una dieta semi/vegetariana per motivi di salute, ma sono una cultrice del cibo e dei sapori, e l’esclusione di alcune abitudini/inerzie alimentari dalla mia dieta mi ha condotto alla scoperta di nuovi ed inaspettati sapori, al ritrovamento di gusti a lungo sottovalutati e ad un’educazione del palato molto più flessibile. 
  Margherita Hack inizia il suo libro con il suo solito modo semplice e lineare:
"Si chiamano vegetariani coloro che non mangiano esseri viventi, quindi né carne né pesce. Una forma più estrema di vegetariani sono i vegani, che non mangiano nemmeno uova, latte, formaggio, insomma qualsiasi prodotto di origine animale. Quando invitata ad un pranzo informo che non mangio carne, subito mi viene offerto il pesce, come se anche i pesci non fossero animali" 
 
http://www.violettanet.it/poesiealtro_autori/grafica/hack_firma_.jpg
LA SUA FIRMA
 La Hack nata e cresciuta in una famiglia vegetariana, non si attribuisce alcun merito per questa scelta alimentare. Ma il fatto di essersi sempre nutrita in maniera vegetariana non solo non l’ha provata o privata fisicamente, ma le ha anche permesso di vedere la realtà dell’alimentazione in una maniera più precisa. 
Scrive: "Nemmeno ho mai provato il desiderio di mangiare carne o pesce. ...il pensare da dove viene, quali sofferenze ha sopportato l’essere vivente, un mammifero come me, a cui apparteneva. Il pesce poi  è stato tolto al suo ambiente..." 

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqZw9HjL6JwTNoq48XHmukvwRGvF9qf0XSG89VpzDJ6kbuXSof5ZHu3rR_8mndBiHi3s8JQtxl77q-gQFt-Re47QpXkPfTsifm-BInF-JDcopQtHAltZC-WbxnR6Kg1IPrFs0zhv4PYw8/s1600/hack.jpg

Una vegetariana d'eccezione:  Margherita Hack

La sua è stata "una scelta etica, che però ha avuto dei risvolti sull'aspetto salutista. Io sono stata un esempio del fatto che si può nascere e crescere senza carne. Ho vinto due campionati universitari d'atletica, sono stata terza ai campionati assoluti, ho fatto lunghe gite in bicicletta. A 20 anni ho fatto la Firenze-Viareggio in giornata. A 80 anni ho fatto la Trieste-Grado e sono 100 km.", ha affermato in un'intervista .

I SUOI PRINCIPI ALIMENTARI BASATI SU QUESTI INDICATORI


Gli alimenti più proteici: grammi di proteine per 100 grammi.N.B. Il valore proteico per 100 g. degli alimenti secchi (soia, fagioli) diminuisce di circa il 50% dopo l'aggiunta dell'acqua di cottura.

CI SI DOVREBBE ATTENERE  A QUESTI PARAMETRI PER UN SANO STILE DI VITA


La astrofisica preferiva una  ricetta particolare, la Torta alle nocciole e cioccolato! Nella sua versione ha sostituito le uova, il latte e tutti i derivanti animali per creare una ricetta buona, sana e gustosa ! Il risultato è una torta morbida dal sapore genuino.

Torta alle nocciole e cocciolato


INGREDIENTI (tortiera da 26 cm)
 
100 g. di farina 00
170 g. di farina integrale
30 g. di amido di mais (maizena)
150 g. di zucchero di canna
100 g. nocciole tritate
100 g. di gocce di cioccolato (o tavoletta spezzettata)
180 g. di purea di mele ( 2 mele)
scorza di ½ arancio non trattato
1 bustina di lievito
125 ml di latte di riso (o latte di soia o latte di mandorla)
80 ml di olio di semi

Per questa preparazione si può  utilizzare la frusta per amalgamare gli ingredienti, oppure si  impasta  a mano. Questa  torta alle nocciole e cioccolato può essere anche preparata o con farina 00 o solo con farina integrale, a seconda dei  gusti.
Accendere prima il forno a 180°. Grattugiare la mela, ridurla ad una purea,  tritare a mano o in un mixer le nocciole. Amalgamare le farine, la maizena e il lievito. Aggiungere lo zucchero, la purea di mela che sostituisce le uova e rende il dolce morbido, le nocciole tritate, la scorza d’arancio e l’olio. Man mano aggiungere  il latte di riso.Infine  le gocce di cioccolato o la tavoletta di cioccolato spezzettata. Preparare la tortiera e spennellarla  con un po’ di olio. Versarvi l’impasto e infornare a 180° per 35 minuti. Quando è  raffreddata, la Torta si può anche tagliare a metà e farcire con marmellata di mirtilli rossi o albicocche o fragole. La preparazione è molto semplice. Si può sostituire il lievito con  una bustina di cremor tartaro (8 g.) e 4 g. di bicarbonato. 

http://www.andromedafree.it/gifanimate/archivi/cucina/pagine/33/gif_animate_cucina_08.gif

QUESTA TORTA, CHE VEDETE IN FOTO, E' LA SPECIALITA' DI BLOG VEGAN, 
VE LA CONSIGLIO!!! 

 
 
Nel BLOG VEGAN vi è proprio la ricetta per questa torta ALLE NOCCIOLE E CIOCCOTATA CHE, A DETTA DELLA CURATRICE  DEL BLOG è davvero buona e ci rimanda alla sua  Toda Avellana, che ha preparato  l’anno scorso.

Ingredienti:

150 g di farina di grano duro
90 g di farina di nocciole tostate
90 g di zucchero di canna, una manciata per la superficie
30 g di cacao amaro in polvere
25 g di fecola di patate
15 g di crema di cocco 
8 g di cremor tartaro
1 g di vaniglia in polvere
1,5 bicchieri di latte di soia
granella di nocciole tostate

Ingredienti per la copertura:

3 cucchiai di latte di riso
1 cucchiaio di cacao
1 cucchiaio di crema di cocco
1 cucchiaio di   estratto di vaniglia 
1 cucchiaio di farina di riso glutinoso
nocciole tostate intere

Procedimento:

Miscelare gli ingredienti secchi, aggiungere la crema di cocco (lasciata anche per giorni in frigo  così da farla diventare dura) e il latte di soia. Mescolare perché l’impasto risulti denso. Preriscaldare il forno, versare l’impasto nella tortiera e cospargere con granella di nocciole, cuocere a 180° per 25 minuti circa, spolverizzare di zucchero di canna. In un recipiente resistente ad alte temperature, mescolare gli ingredienti - meno le le nocciole- per la copertura. Mettere in forno e far addensare leggermente il tutto. Con un cucchiaio versare la crema preparata al centro della torta e mettere le nocciole sopra.
La torta risulta molto morbida e anche il giorno dopo la  è  buona e soffice.
  photo gif_animate_cucina_25.gif


mercoledì 16 ottobre 2013

PER LA MIA RUBRICA 30 SETTIMANE....DI LIBRI #11: UN LIBRO SU UNA NUOVA PROFESSIONE: Il ghostwriter.


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UN LIBRO SU UNA NUOVA PROFESSIONE: Il ghostwriter.

 

 

 Una narrazione che riflette sul mestiere dello scrittore


Zoran Živković, scrittore e saggista serbo,  attualmente insegnante di Scrittura creativa all’Università di Belgrado , è conosciuto al livello internazionale per i suoi libri   “L’ultimo libro” (2010), “Sette note musicali” (2011), “Sei biblioteche” (2011) e quello di cui tratto e consiglio per la RIURICA LEGGERE PER...UN LIBRO TRA LE MANI E'
  “Il ghostwriter”,  2012 Casa editrice TEA.
 
In questo  romanzo il protagonista è un imprecisato scrittore  che l'autore presenta e fa conoscere ai lettori solo per mezzo di  contatti “elettronico-epistolari” nall'arco di una mattina qualunque, con quattro persone diverse, scrittori a loro volta. Se  leggiamo il libro, – impostato  in prima persona dallo scrittore – ecco  l’uomo che vive solo con un gatto pacifico e sornione, Felix. Ha scritto diversi romanzi apprezzati da molti, ma negli ultimi tempi è in crisi creativa. Ma quel giorno, la prima e-mail che riceve non è stata inviata da uno dei suoi  soliti corrispondenti ma da un misterioso Ammiratore che in modo gentile ed educato gli parla di una insolita proposta di lavoro: scrivere un romanzo per lui.
L'autore afferma:"«Non farei mai il ghostwriter, meglio pane e cipolla»

Come sempre mi immagino una intervista a questo singolare scrittore

-Nel suo ultimo libro sembra che lei giochi un pò con  il lettore.
Quanto conta il divertimento quando scrive?

-Per chi scrive, la fiction dovrebbe essere il massimo divertimento. Se io non mi divertissi, non potrei neanche aspettarmi di poter divertire chi mi legge. Praticamente ho iniziato a giocare insieme ai lettori che mi sono guadagnato. Voglio che siano sempre in allerta, che si aspettino qualcosa all’improvviso. Essere un bravo scrittore significa prima di tutto essere imprevedibili. Credo che valga non soltanto per la letteratura light , ma an che per la prosa più raffinata. Bisogna saper dosare lo humour il più possibile, però!

-Il web è diventato qualcosa di molto presente nella vita di uno scrittore. È possibile continuare a scrivere senza farsi distrarre
troppo dalla rete?

-«Internet è uno strumento molto efficace per gli scrittori. Dentro la rete puoi trovare qualunque cosa ti serva e nel modo più veloce possibile. Come tutte le invenzioni, però, possiede un lato oscuro. Ha un’enorme capacità distrattiva, è vorace come nessun drago mai, è una specie di invasore sotto pelle. Dipende dallo scrittore far vincere l’uno o l’altro dei due lati della medaglia. Se sai come gestirlo, è un aiuto molto efficace. Diversamente sarà un padrone molto duro...»

-Qual è stata la maggiore emozione nella sua vita di scrittore?

-«Alcuni anni fa un insegnante di liceo mi inviò una e-mail dagli
Stati Uniti. Mi scrisse che nella sua classe c’era un ragazzo autistico, che nessuno aveva mai udito pronunciare anche una sola parola. L’insegnante un giorno scelse di far leggere in classe “Il sussurro”, una storia tratta dal mio libro Sette note musicali.

 Sette note musicali

  Anche il protagonista del racconto è un ragazzo malato di autismo che, sotto l’influenza magica della musica, compie inesplicabilmente tutti i gesti del quotidiano. Alla fine della lettura, quel ragazzo - quello vero – si alzò all’improvviso e sussurrò: Magnifico”. È stato il premio più importante che abbia mai ricevuto»

- Lei sembra avere la capacità magica di giocare con la letteratura come con qualcosa di vivo. The ghostwriter è una specie di ritratto di Dorian Gray, dove tutto ciò che può accadere di brutto accade soltanto alla pagina, e poi ci si risveglia. Potrebbe scrivere i suoi libri senza letteratura?

-«Mi considero un modesto praticante dell’antica e nobile arte della prosa. Se esiste una goccia di luce nella mia scrittura, è per quello che ho imparato dai miei maestri. La mia formazione arriva dalla letteratura più diversa, che è lo strumento più prezioso per modellare uno scrittore. I miei venti libri di fiction restano un minuscolo mattone nel grande muro muschiato della letteratura»

lunedì 14 ottobre 2013

QUESTO LUNEDI', APPUNTAMENTO CON L' AMBIENTE VERDE E IL SECONDO VIAGGIO IN ITALIA DI G. SAND

 

Con  George Sand, ci  rifugiamo nel verde di Frascati,  alla ricerca  di un nuovo linguaggio...


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La scrittrice romantica Amantine Aurore Lucile Dupin  utilizzò per la prima volta lo pseudonimo George Sand nel 1831 all' uscita del  suo primo romanzo Rose et Blanche: pubblicare con un nome maschile le permise di avere quella  libertà espressiva, che spesso era concessa ai soli scrittori e non alle scrittrici.
 Nacque a Parigi nel 1804, ma trascorre la sua infanzia a Nohant, un paese dell'Indre, dipartimento della Francia Centrale, nell'omonimo castello di proprietà della nonna paterna, che alla sua morte avrà in eredità. Qui la nonna le mise a disposizione la vasta biblioteca della villa e le consentì di vestirsi da ragazzo abiti più pratici per le corse sui prati, le cavalcate e la caccia, ma soprattutto le trasmise l'amore per gli scrittori e poeti italiani che influirono molto sulla sua formazione. Tra tutti, Tasso e Dante. Queste letture stimolarono la viva immaginazione della scrittrice che si esaltava di fronte alle meraviglie della natura.
 Così la foresta e la campagna di Nohant
 
 http://chetempochefa.blog.rai.it/files/2010/05/61.jpg

... diventavano incantate e ciascun albero si animava di vita propria. La visione di questa natura fantastica l'accompagnerà per tutta la vita e la vita in campagna dei primi anni di infanzia segnerà profondamente la scrittrice nel rapporto con il paesaggio e la natura, tanto che il tema della vita agreste venne ripreso spesso nelle sue opere a cominciare dal romanzo forse più conosciuto La mere au diable, dando vita al genere del "romanzo campestre".


File:Sand - La Mare au Diable Illustration02.jpg



Come ogni intellettuale dell'epoca, nel 1833 George Sand partì per il suo primo viaggio in Italia, con  Alfred de Musset e durante il suo soggiorno italiano scrisse l'opera Lettres d'un voyager 

 Lettres D'un Voyager: Sand, George
 nella quale descrisse l'Italia che finalmente riuscì a vedere dopo averla conosciuta attraverso scritti e racconti. 
Ma è il secondo viaggio, all'età di cinquant'anni che segnò profondamente la scrittrice: eccola nel 1855, quando il profondo dolore per la morte della sua nipotina Ninì le tolse anche la voglia di scrivere e un altro soggiorno in Italia, secondo il suo nuovo compagno Alexandre Manceau, avrebbe potuto essere per lei un'ottima cura per superare il grande dolore e per farle riprendere l'inchiostro.
Così avvenne. Infatti George Sand dopo il viaggio scrisse il saggio I giardini in Italia(2), rimasto inedito per oltre un secolo e il romanzo La Daniella, entrambi ambientati a Frascati (3).



George_SandI giardini in Italia, scritto al rientro in Francia,  è una sorta di memoria, dove la scrittrice affida alle parole la riflessione sulle problematiche del mondo in cui vive, sulle proprie convinzioni e sui temi dei quali ha sempre meditato, in particolare quello a lei più caro: la natura.
Il testo è diviso in due parti. La prima intitolata I giardini e la seconda I boschi. La prima parte si riferisce al soggiorno che la Sand fece nella campagna romana dopo aver visitato già Roma.


" Nous sommes venus nous installer a Frascati le pays est d'une beautè dont aucun récit ne pourra jamais donner l'Idée"(4). 

In queste righe vi è forse il motivo che l'ha spinta a parlare di Frascati e delle sue ville, piuttosto che delle altre ville dei Castelli Romani che aveva visitato nei giorni precedenti al suo arrivo a Frascati. La Sanda prima di parlare delle ville di Frascati, descrive gli elementi principali caratterizzanti il giardino barocco e la struttura generale del giardino stesso. E' colpita dalle "grandi acque" elemento principale del giardino mentre gli altri elementi diversissimi tra loro per epoca e stile, sono tenuti e legati in un unicum proprio dall'acqua. In poche righe ci descrive gli elementi principali: l'acqua che con fontane e cascate costruisce il teatro, le grotte, le scale, i parterre e i materiali che li compongono, fiori, piante basse, le pacciamature in marmo, ceramica, ardesia., etc. 
Dopo aver tracciato le linee generali ecco la descrizione dei giardini delle ville di Frascati, perché sono quelli che, secondo la scrittrice, in Italia costituiscono i migliori esempi di giardini dell'epoca.
VILLA ALDOBRANDINI - FRASCATI
Villa Aldobrandini è quella che più affascina la scrittrice, sia per  il giardino che per la posizione dominante che occupa nel paesaggio di Frascati, detta per questo anche villa Belvedere. L'elemento che caratterizza il giardino di questa villa è il teatro d'acqua:" Le più belle girandole della campagna di Roma sono a Frascati nel giardino di Villa Aldobrandini

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Il braccio sinistro dell'esedra - con statue e rilievi in nicchie - dello scenografico Teatro delle Acque nel giardino della villa, opera seicentesca di Carlo Maderno e Giovanni Fontana


Frascati Rom Fontana Prospetto Viale Cipressi Villa Aldobrandina Belvedere Architettura Giacomo Porta

Ingresso della Villa Aldobrandini-  Belvedere-  Frascati

 Architettura di Giacomo della Porta

Inoltre ciò che cattura l'attenzione di Gorge Sand, oltre alla posizione e al teatro dell'acqua, è l'inserimento paesaggistico del giardino e della villa "sotto i fianchi di una montagna splendidamente alberata",  dove ancora una volta è dominante il rapporto uomo-natura.Nel libro non viene fatto nessun riferimento all'imponenza scultorea delle fontane, ma ne è preso in considerazione sol "l'ingegno" necessario alla costruzione dei "concerti idraulici", letto ancora come equilibrio uomo-natura.


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VILLA ALDOBRANDINI

Over 40,50,60 e 70 ... Consigli per l'autunno



QUI  CONSIGLI PER  UN CORPO ARMONIOSO  COSTO....ZERO


 Perdere peso anche allenandosi  con le faccende domestiche? Provare per credere…

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Vogliamo bruciare calorie? Proviamo  a fare i lavori in casa!

 

Dimagrire senza fare sport ecco come ...

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Bruciare le calorie pulendo casa !!!



Dimagrisci e rassetta la casa