venerdì 27 dicembre 2013

JESSICA ED I SUOI CONSIGLI CULINARI PER IL TRADIZIONALE CENONE: RICETTE REGIONALI E I LIBRI E FILM IN CUI LE RI-TROVIAMO 12

LA BLOGGER CUOCA D'ECCEZIONE JESSICA PIEROBON


 PER LA MIA INIZIATIVA

 RICETTE REGIONALI E I LIBRI  FILM TRADIZIONI FAMILIARI IN CUI LE RI-TROVIAMO


 MI HA CONQUISTATO DAPPRIMA  CON LE SUE Storie dalla Cucina - Una tavola lunga mezzo milione di anni.  

LO SPIEDO 

E date le sue origini bresciane non poteva non raccontarci un po' la storia dello spiedo, piatto - utensile  tipico di questa città, incastrato perfettamente tra la tradizione bresciana e quella della sua famiglia. Un  accenno storico e una storia che la  tocca personalmente.Arrostire le carni direttamente sul fuoco è stata certamente la prima forma di cottura utilizzata dall'uomo dopo che l'ebbe scoperto, il cui uso domestico risale a circa due milioni di anni fa , mentre il primo focolare sinora individuato sembra posteriore di circa cinquecentomila anni.

Nelle grandi cucine dei nobili e dei potenti sin dal Medioevo esistevano spiedi di diversa lunghezza e caratura, lo spiedo era in genere montato su anelli di un paio di pesanti sostegni di metallo disegnati per reggere lo spiedo ad altezza variabile messi direttamente davanti al fuoco di un camino. 
 La specialità gastronomica dello 'spiedo”, o spet, a Brescia  - ci ricorda Jessica - designa il piatto 'principe” della sua cucina, divenendo, nel corso dei secoli un vero oggetto di culto.
Numerosi ristoranti offrono questo piatto da consumare sia sul posto che da poter portare a casa e lo si puo consumare anche alla varie feste in tutti i villaggi e paesini che circondano la provincia.
Jessica inoltre ribadisce come lo spiedo oggi si componga  di pezzi di carni differenti, coniglio, maiale e pollo, pezzini di lardo, salvia e qualche patata. E in alcuni posti si trovano ancora i tradizionali uccelletti anche se lei quelli proprio non riesce a mangiarli. Detto questo ci dice che dalle sue parti,  per molti anni è stato il piatto tipico da mangiare la sera della Vigilia. 
LA TRADIZIONE DELLO SPIEDO


  LE BELLE TRADIZIONI
Per molto tempo, fin da quando era piccola la sua famiglia si riuniva  a casa dei nonni materni e in questo ambiente caldo e familiare il nonno e suo  papà se ne stavano a turno davanti al camino per un minimo di sette ore a far cuocere lo spiedo. Questa tradizione per lei era particolarmente toccante, soprattutto quando era piccola: vedere questi due uomini particolarmente cari al suo  cuore sedersi davanti al camino. Preparare per tutti  questo piatto era ormai la cosa che più aspettava nel periodo natalizio.


Finito di cuocere lo spiedo lo si mangiava con tutta la famiglia che proveniva da vari punti dell'Europa, seduta intorno alla stessa tavola a raccontarsi tutto quello che a causa della lontananza non si era potuto condividere prima.  Dopo la cena il fuoco si spegneva magicamente, e in qualche  modo apparivano tanti piccoli pacchetti e pacchettini con carte natalizia e fiocchi rossi, sicuramente portati da Babbo Natale!
Per Jessica lo spiedo, la Vigilia e la feste con la famiglia erano e sono tutt'ora il momento che preferisce dell'anno. Oggi, dato che il macchinario per lo spiedo  è andato perso nella casetta del nonno,  lo hanno dovuto ricomprare ma  la gioia è  comunque grande e le tradizioni sono rimaste, come quella di  raccontarsi tutto cio' che non si è potuto condividere durante l'anno lunghissimo in cui non ci si è visti  ma la riunione è stata ricca di risate e tutto il resto... le è sembrato di nuovo di avere 10 anni, quando il nonno, ancora in forma e non essendo ancora malato poteva occuparsi del camino, del fuoco e dello spiedo.

 PER IL CENONE DI DI SAN SILVESTRO...

Pomponette in Cucina 

.....il  piatto principale per  la sera della Vigilia (31 dicembre)  in tema marittimo, forse per ricordare  le  origini bretoni  della famiglia oppure solo perché sono dei fan   dei prodotti del mare, in ogni caso mi ha lasciato  la ricetta della zuppa di pesce come la fanno loro :  un misto tra il caciucco alla livornese e la Ragoût de Poisson celtica e la Bouillabaisse  marsigliese
La ricetta di questo piatto si perde nelle orgini della Bretagna e dei porti di mare del sud della Francia, non si sa esattamente da dove provenga ma gli ingredienti di base sono ovunque più o meno gli stessi, ovvero i pesci che restavano impigliati tra le maglie delle reti dei pescatori e quindi sul fondo dei loro cesti.

INGREDIENTI (per 4 persone):

200 gr di totani
200 gr di moscardini
200 gr di pesce spada
200 gr di seppie
200 gr di gamberetti
100 gr di preparato per soffritto
100 gr di passato di pomodoro 
100 gr di vongole sgusciate
2 spicchi di aglio
prezzemolo
3 foglie di alloro
olio extra vergine di oliva
sale e pepe 
1 cucchiaino da caffé di concentrato di pomodoro
1 bicchiere di vino bianco

PREPARAZIONE:

Lavare per bene gli  ingredienti, sopprattutto quando vengono dal mare per evitare di trovare lische, ossi di seppia o semplicemente della sabbia. In una pentola dai bordi alti mettete un filo di olio, le foglie di alloro, gli spicchi d'aglio tagliati a metà e il preparato per soffritto. Lasciate soffriggere qualche minuto mentre taglierete i pesci a pezzettini. Dopo qualche minuto buttate anche il pesce in pentola (tranne i gamberetti che aggiungerete dieci minuti dipo) e sfumate il tutto con un bicchiere di vino bianco. Lasciate cuocere ancora qualche minuto e poi aggiungete il cucchiaino di concentrato di pomodoro e la passata.  Mescolate e abbassate il fuoco. Salate e pepate a piacere oppure aggiungete un dado e 1/2 e in seguito, lasciate cuocere a fuoco basso per circa 20 minuti,quando è pronto spegnete il fuoco e coprite di prezzemolo. Nel frattempo fate tostare delle fette spesse di pane in forno con un po di olio e aglio. Quando sono pronte preparate dei recipienti fondi, mettete sotto il pane grigliato e sopra la vostra zuppa.  Se volete potete cuocere insieme anche delle cozze, noi le facciamo a parte perché Jessica ( come altri)  è  allergica .
Se  le volete cuocere separatamente dovete farle aprire in padella, sgusciarle e cuocerle in un pochino di olio, una foglia  di alloro e del pomodoro. Semplice, buono e di grande effetto. Yeah!!!

 www.portalestoria.net






Iniziative Blog, RICETTE TRADIZONALI E LIBRI E FILM IN CUI LE RI-TROVIAMO #11: CONTAMINAZIONE TRA BLOG

SIAMO AGLI SGOCCIOLI DEL 2013 E CONTINUIAMO A RICEVERE GLI ORIGINALI E FANTASTICI CONTRIBUTI PER QUESTA INIZIATIVA  ORGANIZZATA DA ME SU GOOGLE PLUS   


DA "IL TACCUINO DELLE VOCI"    Blog di Inassia Z   

UN SUGGESTIVO RIFERIMENTO A    Bella Notte 

BELLA NOTTE  

è dolce sognar
e lasciarsi cullar
nell'incanto della notte
le stelle d'or
con il loro splendor
sono gli occhi della notte
Sii vicino al tuo amore
e a te ti stringerà
la notte con la sua magia
quanti cuor unir saprà
è dolce sognar
e lasciarsi cullar
nell'incanto della notte
Dolce sognar
e lasciarsi cullar
nell'incanto della notte
le stelle d'or
con il loro splendor
sono gli occhi della notte
Sei vicino al tuo amore
e a te ti stringerà
La notte con la sua magia
quanti cuori unir saprà
è dolce sognar
e lasciarsi cullar
nell'incanto della notte 


…e si, il Natale è arrivato. Se non sapete che cosa cucinare anche nei giorni successivi , la curatrice del Blog Inassia Z,  una  giovane  sarda DOC, suggerisce il piatto: spaghetti bella notte. E’ la ricetta di Lilli e il Vagabondo tratto dal libro “Disney ricetteda fiaba. 101 ricette ispirate ai più bei film Disney” di Ira L. Meyer, a cura di Marcello Garofalo.  E'  un coloratissimo volume, pieno di foto e bozzetti inediti ma anche un manuale pratico di cucina. Finalmente gli irriducibili e golosi amanti dei fumetti  potranno prepararsi da soli questi proverbiali spaghetti con polpette di Lilli e il vagabondo, ed anche la crostata di uva spina di Biancaneve e i sette nani 

Ira L. Meyer, con un colpo magico  di bacchetta  ha ricreato  gli stessi piatti che i personaggi Disney gustano o cucinano nei film e nei cartoni animati. Ha mescolato  sapientemente aromi e sapori,  ha evocato le atmosfere incantate e le personalità dei protagonisti delle pellicole più amate dagli adulti e dai bambini di tutto il mondo. 101 originali ricette, appetitose e facili da preparare.
 

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E  gli Spaghetti Bella notte sono  un piatto unico da accompagnare con un buon vino di annata. 


INGREDIENTI PER IL SUGO:
60 g d’olio d’oliva, 
4 spicchi d’aglio tritato, 
30 g di cipolla tritata, 
700 g di pomodori pelati, 
½ cucchiaino di sale e pepe,
 2 cucchiaini di zucchero, 
2 cucchiaini di prezzemolo tritato, 
10 foglie di basilico tritato
PROCEDIMENTO 
Scaldate l’olio in un tegame, aggiungete l’aglio e la cipolla e soffriggete fino a doratura. Schiacciate i pelati e aggiungeteli al soffritto. Portate a bollore e abbassate la fiamma. Aggiungete sale, pepe, zucchero e prezzemolo. Regolate di sale e cuocete a fuoco lento per 10 minuti. A fine cottura aggiungete il basilico.

INGREDIENTI PER LE POLPETTE: 

180 g di manzo magrissima, 
60 g di trita di maiale, 
60 g di vitello, 
120 g di mollica di pane fresca oppure 100 g di ricotta, 
60 g di latte, 
30 g di parmigiano grattugiato, 
sale e pepe a piacere, 
2 cucchiai di prezzemolo tritato, 
1 uovo, 
1 ½ di cucchiaio d’olio d’oliva, 
farina per infarinare le polpette. 

PROCEDIMENTO 
 
In una terrina mescolate le carni tritate. Unite la mollica di pane dopo averla fatta ammollare nel latte (oppure usate la ricotta), il parmigiano, il sale, il pepe, il prezzemolo, l’uovo e l’olio d’oliva. Amalgamate il tutto e formate delle piccole palline. Versate un filo d’olio in una padella. Quando sarà caldo mettete nella padella le polpette leggermente infarinate e lasciatele cuocere per 3 o 4 minuti. Intanto portate a bollore abbondante acqua salata. Fate cuocere 500 g di spaghetti al dente, scolateli e saltateli con il sugo per circa 1 minuto. Disponeteli in un piatto da portata e mettete sopra le polpette. A parte servite il parmigiano, il sugo per chi desidera aggiungerne e il basilico al momento di servire.
Buon Appetito e Auguri di Buone Feste. 

















lunedì 23 dicembre 2013

RICETTE E TRADIZIONI FAMILIARI #10: UN CONTRIBUTO DI ECCELLENZA

DA OGGI, ANTIVIGILIA DI NATALE, SI COMINCIA A MANGIARE DI MAGRO E CI SI PREPARA ALL' "ABBUFFATA" NATALIZIA !!

QUALE CONSIGLIO MIGLIORE PER PARTECIPARE AL  CONTEST...  

 LE RICETTE TRADIZIONALI  LIBRI FILM TRADIZIONI FAMILIARI... IN CUI LE RITROVIAMO...

...SE NON GUSTARE, IN TUTTI I SENSI, UN PIATTO VEGETARINO PRESENTATO IN MODO GUSTOSO E ORIGINALE DA SPARTACO ?


GIORNATA IN FAMIGLIA ....SEGUE LA RICETTA 

"Del broccolo strinato (per genitori ai fornelli e non)
Succede che a volte siamo a pranzo dai suoceri. Che, si può obiettare, se capita di domenica, in Italia, non è né insolito né degno di nota.
Ma intanto son lauti pasti, allietati da buona compagnia e passan via che è un piacere, che all’ora di andarsene ti dispiace, ci son poche domeniche e troppe robe con cui riempirle. E questa è una fortuna, non di tutti, di star bene a pranzo con i suoceri che ti dispiace andar via.
Poi ci sono i broccoli saltati di mia suocera.
Affidati alle sue cure, le verdi infiorescenze giungono in tavola proprio bene. Son cotte al punto, né troppo acquose, né troppo secche. Hanno un qualcosa a cui solo la prova diretta renderebbe giustizia, una composizione alchemica fra la tenera succosità della verdura e una consistenza carnosa, come di polpa ben rosolata. 
Per scoprirla il tatto, che nel palato abbonda, ti indica la via, ma ci voglion gli altri sensi per svelare il mistero.
Va individuata, come la singola nota in una sinfonia, una stilla aguzza di lieve amaro; ed un refolo di aroma, pungente di appena men che bruciato, dev’essere scovato con narici attente. Lo sguardo poi non mancherà di notare qualche punto in cui il broccolo, sorta di frattale, interrompe la sua natura ricorsiva e sempre uguale a sé stessa laddove il calore lo ha colpito, bruciacchiato, arrostito appena un po’.

Questo è il segreto, il cuore del mistero del broccolo strinato. Ciò che colpisce non è tanto scoprire che l’amata brassicacea, anzi che esserne rovinata, dall’eccesso di calore ne guadagna in sapore e consistenza.

Ma è apprendere che l’equilibrio perfetto, al netto degli anni ai fornelli, si raggiunge quando di loro ci si dimentica, e solo un po’.

Quando si lascia il tegame al suo destino, rivolgendo altrove l’attenzione, ad altre cure, ai fornelli o più in là.
Avendo però cura di tornare a vedere e non troppo tardi, di intervenire non quando ormai l’arrosto è già a tutto fumo. Si scoverà così l'attimo in cui il giusto mezzo si è raggiunto e non superato, l'eccesso di fiamma non è stato eccessivo, il broccolo è strinato, ma non incenerito. 
Oh che buona dritta per chi dovesse fare il genitore, quando i rampolli scalpitano e han voglia di toccar con mano un fuocherello che non promette buono.
Si lascian fare, per un po’. Si guarda da un’altra parte, qualche volta. Ma, prima che poi, si prende la padella per il manico e si da una bella rimescolata, rimettendo le cose al posto giusto.
Se si cucina bene, broccoli e figlioli si prendono qualche strinata. Ma una puntina, quel po’ di giusto, tanto appena che rimane e si ricorda.
E nella vita, come in cucina, difficilmente guasta." 


http://www.free-ecards.internetcityservice.com/data/media/23/hallohase.gif 

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

 2 KG di broccoli
|olio extravergine 2 cucchiai
succo di un limone
sale
peperoncino (facoltativo) 

PREPARAZIONE
  
Tagliate le cimette dei broccoli, lavatele benissimo e sgocciolatele.
Mettete i broccoli a bollire in una pentola con una moderata quantità di acqua salata, e disponendo in gambi a contatto con l'acqua.
Lasciate cuocere le verdure per circa 20 minuti, fino a quando i gambi saranno morbidi ma ancora croccanti. Scolate i broccoli e conditeli con un filo di olio evo, succo di limone e un pizzico di peperoncino.


 CONSIGLI DELLA BRAVA DONNA DI CASA !!!

 http://blog.giallozafferano.it/segreticasalinghi/wp-content/uploads/2013/04/gif-animata-cibo-cuoco_34701-1.gif
Sembrerà strano che si scriva una lode per i broccoli lessi. In realtà, anche se possono non piacere a tutti, si tratta di un piatto leggero e sano: fanno bene e vale davvero la pena "costringersi" a mangiarli. Contengono glucorafanina che il nostro corpo rielabora nel composto sulforafano, con proprietà antagoniste allo sviluppo di cellule tumorali, funzionano contro il colesterolo, aiutano a combattere le allergie e le infiammazioni perchè sono ricchi di isotiocianati, ottimi antinfiammatori fitonutrienti, completamente naturali, contengono vitamina C, antiossidanti, aiutano nella perdita del peso perchè tengono basso il livello di zuccheri nel sangue, e hanno un forte potere depurativo. Insomma.....

Inoltre l' acqua di cottura si può utilizzare  per cuocere la pasta da condire con i broccoli, o per una minestra di verdure o un brodo vegetale.
Quando si cucinano le verdure lesse facciamo  attenzione, perchè molti degli elementi nutritivi possono finire nell’acqua di cottura, che poi in genere si butta via.  Ecco perchè, quando prepariamo i BROCCOLI LESSI meglio utilizzare meno acqua possibile e  tenere sotto controllo la cottura, non  più di venti minuti.  Se vogliamo  evitare la bollitura per conservare tutti i nutrienti, cuocere al vapore : usare anche due piatti zuppiere e porli con i broccoli su una pentola con acqua in ebollizione. I broccoli così cotti  hanno intatte tutte le proprietà

http://www.andromedafree.it/gifanimate/archivi/cucina/pagine/06/gif_animate_cucina_02.gif


STORIA

Conosciuto fin dall’antichità, il broccolo (Brassica oleracea), il cui  nome deriva da “brocco” ovvero il germoglio, è originario dell’Asia Minore. Questo ortaggio era considerato sacro dai Greci, i Romani loutilizzavano per curare le più svariate malattie e lo mangiavano crudo, prima dei banchetti, per aiutare l’organismo ad assorbire meglio l’alcool, mentre con le foglie pestate medicavano ulcerazioni e ferite.