giovedì 23 gennaio 2014

CON UN PIZZICO DI IDEE, RICETTA E TRADIZIONI 16

ECCOMI A PRESENTARVI IL CONTRIBUTO DI 
 BLOG CURATO DA  CHIARA PER LA RASSEGNA ...  RICETTE   LIBRI  FILM  TRADIZIONI IN CUI LE RI-TROVIAMO



CHIARA  si presenta:"... passione, curiosità e voglia di sperimentare sono le cose che insegno ai miei figli condivise da mio marito. Amo tutte le arti manuali, sono affascinata da tutto ciò che mi circonda. Immagino, elaboro e creo con il cuore, con l'animo di una bambina scopro e mi stupisco delle mie piccole conquiste.  Amo la vita in tutte le sue sfacettature. Prima di assaggiare un piatto lo annuso ad occhi chiusi per captarne le emozioni e per capire se riesco a trasmetterle ad altri!" 
E proprio l'espressione "Prima di assaggiare un piatto lo annuso ad occhi chiusi per captarne le emozioni "mi ha colpito per la sua semplice immediatezza


Questo ortaggio ricco di proprietà Chiara lo usa   per ogni squisitezza di moltissimi piatti. Ottimi fritti, spadellato per un sugo veloce, ripieno... e chi più ne ha ne metta!
Ed ora  passo passo ci indica l'  appetitosa ricetta per la sua FOCACCIA AI FIORI DI ZUCCHINA 
Questa meravigliosa squisitezza si presta per moltissimi piatti.Ottimi fritti,spadellati per un sugo veloce,ripieni e chi più ne ha ne metta!
Come promesso tempo fa oggi vi posto la ricetta passo passo della focaccia. - See more at: http://unpizzicodiidee.blogspot.it/2013/07/focaccia-con-fiori-di-zucchina.html#sthash.9nRTinxp.dpuf

INGREDIENTI:

500gr di farina manitoba
50gr di lievito madre secco(alternativa 1 bustina di lievito mastrofornaio)
300gr circa di acqua a temperatura ambiente
1 cucchiaino raso di sale aromatico(nel blog trovate la ricetta)
2 cucchiaini rasi di zucchero
olio extra vergine di oliva
2 mozzarelle tagliate a cubetti

 MATERIALE NECESSARIO:

pirofila 28 per 36 circa
carta da forno
pellicola
tela o canovaccio

COME SI PROCEDE..

Mettere la farina,lo zucchero, il lievito nell'impastatrice (io ho il kitchen Aid ma penso che per gli altri modelli sia lo stesso) accendete e fate andare a bassa velocita (2),aggiungete l'acqua,poca alla volta, il sale, 2 cucchiai di olio. Per chi non usa l'impastatrice, mettere in una boulle nello stesso ordine gli ingredienti. L'impasto deve essere morbido e appiccicoso,raccogliete a palla e mettetela nella vostra pirofila rivestita con la carta da forno -
stendete un filo di olio sopra l'impasto
e iniziate a stenderla con le dita fino a coprire tutto il fondo della pirofila 

coprite con pellicola e canovaccio,lasciatela lievitare per circa 2 ore lontano dall'aria.Trascorso questo tempo  la nostra focaccia sarà bella alta,così -

togliete la pellicola,date una spolverata di sale(facoltativo)e infornate a 200°,con forno pre riscaldato per circa 20 minuti,trascorso questo tempo aprite il forno adagiate i fiori di zucchina e spolverate con la mozzarella
nfornate per altri 10/15 minuti
infornate per altri 10/15 minuti
ecco qua, pancia mia fatti capanna!
Chiara  termina così i suoi consigli per un piatto deliziosamente invitante:”In questa ricetta ho usato la  mozzarella ma si usa spesso il formaggio tipo asiago dolce e d'altronde va bene qualsiasi formaggio che avete in casa.Volevo provarla con il certosino ma i miei figli si sono stizziti e ho optato per la mozzarella se per caso qualcuna di voi la sperimenta me lo fa sapere? Poi, se ne avanzate,il giorno dopo si può tagliare a mo' di panino e “sbaffarcela” con un affettato!mmmm...ah....noi avevavo del lardo d'arnard..UN PARADISO DI SAPORE!!!!"""




http://orestecarlini.it/Myfilesin/storia%20animata.gifLa ricetta di CHIARA  mi riporta indietro di qualche anno quando ai miei giovani studenti cercavo di istillare le curiosità della ricerca storica  che intraprendevano con entusiasmo recandoci insieme nella Aula Computer e tramite Internet, guidati dall'esperienza di noi docenti, facevano a gara nel trovare riferimenti immagini storie particolari.

 Ecco allora  emergeva anche l’ origine del  nome di questo ortaggio -forse dal latino cocutia ,  testa- e con grande ilarità collegavano i vari modi di dire legati alla cucuzza, cocuzza,  termine  utilizzato nelle lingue dialettali di alcune regioni meridionali.

IL SEGNALIBRO DI SIMONETTA
https://plus.google.com/u/0/events/c3brri4mruqs88cf5d66ui6c260
SEGNALIBRO DI SIMONETTA
L’origine è controversa e un po’ incerta. Quest’ortaggio era conosciuto e coltivato, in varietà diverse, dai popoli più antichi, Egizi, Romani, Arabi e Greci; questi popoli la importarono con molta probabilità dall’Asia Meridionale, più precisamente dall’India. La sua coltivazione non era solo scopo alimentare, tanto che gli antichi Romani una volta svuotata la polpa e fatta essiccare la zucca , la utilizzavano come contenitore per il sale, latte o cereali o addirittura nericavavano piatti, ciotole, cucchiai, mentre i popoli più fantasiosi uno strumento musicale, le maracas sudamericane.
SEGNALIBRO DI SIMONETTA
La zucca fu conosciuta dagli europei solo dopo la conquista delle Americhe quando Cristoforo Colombo portò in Europa diverse varietà di zucca e di tutti i tipi: bislunga o rotonda, grande o piccola, verde, gialla, striata, rossa. Subito non godette affatto di ottimo prestigio e venne comunemente ritenuto un cibo della bassa plebe.
La zucca inizialmente fu usata per sfamare il popolo contadino che col passare del tempo ne ricavò  ricette prelibate.
 
http://i7.photobucket.com/albums/y266/luciap955/icone%20forum/gif_animate_cucina_0666.gif 

Le lunghe carestie fecero cadere i pregidizi sulle zucche e iniziarono a essere apprezzate anche dalle classi sociali più abbienti. Anche se inizialmente di quest’ortaggio colpì per la sua strana forma, finalmente aveva attirato l’attenzione del palato. Ci si accorse, infatti, che la sua polpa, diventava ottima se preparata con condimenti e aromi giusti. Tant' è che oggi si cucina in svariati modi, si può utilizzare per realizzare un primo o un secondo piatto e perché no anche per un dolce.

Fede, passione, curiosità e voglia di sperimentare sono le cose che insegno ai miei figli condivise da mio marito.
Amo tutte le arti manuali, sono affascinata da tutto ciò che mi circonda. Immagino, elaboro e creo con il cuore, con l'animo di una bambina scopro e mi stupisco delle mie piccole conquiste.
Amo la vita in tutte le sue sfacettature. Prima di assaggiare un piatto lo annuso ad occhi chiusi per captarne le emozioni e per capire se riesco a trasmetterle ad altri. Benvuti nel mio piccolo mondo - See more at: http://unpizzicodiidee.blogspot.it/#sthash.MRAhjoVY.dpuf
Fede, passione, curiosità e voglia di sperimentare sono le cose che insegno ai miei figli condivise da mio marito.
Amo tutte le arti manuali, sono affascinata da tutto ciò che mi circonda. Immagino, elaboro e creo con il cuore, con l'animo di una bambina scopro e mi stupisco delle mie piccole conquiste.
Amo la vita in tutte le sue sfacettature. Prima di assaggiare un piatto lo annuso ad occhi chiusi per captarne le emozioni e per capire se riesco a trasmetterle ad altri. Benvuti nel mio piccolo mondo - See more at: http://unpizzicodiidee.blogspot.it/#sthash.MRAhjoVY.dpuf
ede, passione, curiosità e voglia di sperimentare sono le cose che insegno ai miei figli condivise da mio marito.
Amo tutte le arti manuali, sono affascinata da tutto ciò che mi circonda. Immagino, elaboro e creo con il cuore, con l'animo di una bambina scopro e mi stupisco delle mie piccole conquiste.
Amo la vita in tutte le sue sfacettature. Prima di assaggiare un piatto lo annuso ad occhi chiusi per captarne le emozioni e per capire se riesco a trasmetterle ad altri. Benvuti nel mio piccolo mondo - See more at: http://unpizzicodiidee.blogspot.it/#sthash.MRAhjoVY.dpuf

http://design-flute.com/wp-content/uploads/2009/01/thanks-final10.gif...CHIARA

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