venerdì 27 maggio 2022

LE OTTO MONTAGNE DI PAOLO COGNETTI...DAL ROMANZO AL FILM

 IL ROMANZO  "Le otto montagne” di Paolo Cognetti 

vincitore Premio Strega nel 2017



Questa storia Paolo Cognetti l’ha sempre avuta dentro di sé, qualcosa che è cresciuto con lui e che lo ha accompagnato anche nel corso delle sue precedenti pubblicazioni. Ricordiamo  Il ragazzo selvatico - Quaderno di montagna in cui i temi della solitudine sui monti, della vita lontano dalla città e  della libertà come scelta consapevole e a volte dolorosa diventano un meraviglioso inno alla natura e alle sue incredibili bellezze---


Cognetti sapeva di voler scrivere una storia su un padre e un figlio e su un’amicizia tra uomini oltre che una storia al profumo di larici e abeti, con torrenti, colorata dalle nevi perenni e sincera come la vita.
Un poetico universo di aspettative disilluse nei vecchi e nei giovani, in chi resta e in chi va per ritornare. Un padre pieno di rancore che ama i suoi monti in maniera assoluta, un uomo che cerca di trasmettere al figlio lo stesso amore, la stessa passione per il gusto della salita, la frenesia della vetta e un figlio che di quella dedizione non sa che farsene. Pietro è un solitario e capisce suo padre sempre meno, lo segue di malavoglia, ha altri interessi, legge Mark Twain e Hemingway, percepisce un’attrazione particolare verso quei luoghi che lo calamitano e spesso lo respingono. L’incontro con Bruno giunge provvidenziale per spezzare quella specie  di primaria avversione verso la montagna, con Bruno Pietro scopre le arrampicate, e negli inverni più duri anche il piacere di salire su vette altissime. Bruno chiave di volta di un processo di conoscenza che riporta Pietro,  ormai adulto,  a capire la parte bambina che aveva lasciato indietro.

...diventa un film

al Festival di Cannes 2022, una storia d’amicizia...  


....lunga una vita che inizia dall’infanzia dei due protagonisti per arrivare fino alla maturità.
film diretto da  Felix van Groeningen, Charlotte Vandermeersch Nonostante perda intensità nell’ultima parte, il film ha la capacità di restituire la malinconia delle cime, delle rocce, degli sterpi e delle foglie.....
film di immagini accorte questo di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, attente alla terra,  in un formato che fa pensare alle vecchie diapositive, o che nella cura della luce  ricorda i bei versi sulle montagne della giovane Antonia Pozzi. 
ANTONIA POZZI 


FESTIVAL DI CANNES...PRESENTAZIONE 
     Felix van Groeningen, Charlotte Vandermeersch





... è in concorso nella selezione ufficiale al Festival di Cannes interpretato da Luca Marinelli e Alessandro Borghi.


amicizia nata tra due bambini che, divenuti uomini, cercano di prendere le distanze dalla strada intrapresa dai loro padri ma, per le vicissitudini e le scelte che si trovano ad affrontare, finiscono sempre per tornare sulla via di casa. 


Interessante la analisi , con tanti   TEMI -

  • L’AMICIZIA 
  • IL PADRE
  • LA NATURA
  • RITORNO ALL’ESSENZIALE
  • IL MONDO CHE SCOMPARE

  • viaggio di scoperta interiore, Come scalare una montagna, ripercorrere le tappe di una profonda amicizia, esperienza intensa di conoscenza che i PROTAGONISTI  porteranno sempre nel loro bagaglio emotivo.  A sceneggiare e dirigere due registi di origine belga, Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch

  •  L’andamento del film oscilla tra quel che conosciamo e quel che ci stupisce, lo riconosciamo come una storia nostra ma è raccontata con un linguaggio diverso. Il grosso ovviamente sarà svolto nella fase matura e racconterà di come tutti, anche il montanaro stesso, viene cambiato dalla dipendenza dalla montagna, un posto che non solo attira ma condiziona l’amicizia dei due, la agevola e la cementifica, cambia le loro vite con un piglio umano irresistibile

Al centro del mondo c’è la montagna più alta, il Sumeru, circondata da otto mari e otto montagne», dice Pietro appena tornato dal Nepal all’amico Bruno che dalle sue montagne in Val d’Aosta non si è mai mosso in vita sua. Disegna su un foglio un tondo a spicchi con dentro un circolino più piccolo. Poi dice: «La domanda è: Chi ha imparato di più? Chi ha visitato le otto montagne o chi ha raggiunto la vetta del Sumeru?».

                 
Su GQ  un puntuale recensione da tenere presente....
Le otto montagne e ai suoi protagonisti (Alessandro Borghi e Luca Marinelli) si vuole subito un gran bene





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