lunedì 9 giugno 2014

Venerdi' del libro con J.Franzen e la sua Libertà... "so we beat on, boats against the current, borne back ceaselessly into the past"



Lettori...seguaci..simpatizzanti...eccomi a commentare

TITOLO, Libertà
AUTORE, Jonathan Franzen
EDITORE,  Einaudi, 2011
Pagine:
622 ( una marea...)



IL RITORNO DI FRANZEN...

Jonathan Franzen  è  tornato  nelle librerie americane con questo  nuovo romanzo, Freedom, dopo  un decennio dal successo delle Correzioni. La sua lettura mi ha coinvolto non poco e non è facilissimo  tracciarne le trame multiple poiché l'autore  parte  dal binomio letterario americano di famiglia disfunzionale e tardo capitalismo che ha affrontato nelle Correzioni, ...tra pregi e difetti. 
I sostenitori affermano che Franzen sia il nuovo Tolstoj e abbia salvato la letteratura americana con questo imponente  romanzo che tratta di  Temi Importanti con passione e competenza non emergenti  in altri scrittori della nuova generazione. Certamente alcuni di questi temi devo tratteggiarli in ordine sparso, forse  l'unico consentito, perché Franzen è così  bravo, fin dal primo paragrafo, a muovere  le acque:  dagli  appalti privati per la guerra in Iraq; al basket universitario;  al plagio come componente base dell'amicizia e dell'amore; all' impegno civile e i sogni delusi dei progressisti; agli uccellini in via di estinzione; alla psicanalisi; ai  punk cocainomani; ai lobbysti; all'ascesa dei neocon nell'America post 11 settembre; una ragazza-madre; gli svantaggi pratici della democrazia
 Di ognuno  di essi  Franzen scrive come fosse il tema della sua vita. Con  Freedom, per chi ama questo genere, l'autore parla al cuore mediante  le crisi e i sogni dei suoi personaggi,  i lunghi momenti  narrativi per i quali i personaggi scoprono la vera  estensione della propria libertà; ma , secondo me, si rivolge  anche a noi occidentali paralizzati dalla complessità, facendoci conoscere  gerghi, regole e meccanismi di altrettanti  sottomondi che hanno un impatto indiretto sulla nostra vita.

Chi invece non ha amato il libro,   pensa che il caso Franzen sia troppo bello per essere vero:  l'autore rappresenterebbe il sogno dei letterati newyorchesi, bianchi, della  middleclass, di voler conservare un  certo peso culturale in un mondo in cui forse contano e interessano ormai più il funzionamento della criminalità organizzata internazionale e il destino del sottoproletariato cinese che le crisi coniugali dei quartieri residenziali americani
  http://orestecarlini.it/Myfilesin/storia%20animata.gif

... consiglia Franzen: l’iscrizione che a pagina 204 cattura Patty fissa meglio di ogni altra frase i significati di Freedom, perché definisce, oltre al tema centrale, la tensione del racconto: il senso di un imperativo (sic!) che attrae su di sé tutto il corpo del testo, spingendolo fino a un carico di rottura.
  http://www.rachelecalisti.eu/wp-content/uploads/2012/12/hopper-e-la-tipica-famiglia-americana.jpg
L’intreccio  di Libertà non è originale: racconta, nell’arco dell’ultimo trentennio, la crisi amorosa e famigliare di una coppia americana middle- class apparentemente perfetta. Walter e Patty, lui avvocato ambientalista, lei casalinga disperata e madre egocentrica, sono invischiati in un’ambigua relazione con Richard, amico/rivale fin dal college e per lungo tempo amante di Patty, secondo uno schema che complica il triangolo classico, trasformandolo in un delirio narcisistico circolare. Walter, difatti, piuttosto che svolgere la funzione del marito tradito messo in disparte, è la figura più amata dagli altri due – vero protagonista della storia. L’esplosione del rapporto si accompagna alla rappresentazione della società liberal statunitense, sempre più individualista e più lontana dal mito dell’America come luogo dove l’ambizione diventa successo e libertà e felicità sono un’unica cosa: un’impalcatura già presente in molte narrazioni cinematografiche. 
Fose proprio per questo effetto di déjà vu, a molti il libro non è piaciuto. I critici negativi non hanno guardato  alla composizione del racconto, che invece  secondo me, è l’aspetto più bello.


ANALIZZANDO...

La  retorica narrativa in ogni momento ha sviluppato l’idea di un difetto di messa a fuoco: sin dall’incipit con un confuso sguardo di spettatore e grazie alla trovata di raccontare la storia costruendo un romanzo che va all’indietro. Ed il romanzo  infatti  si avvia da una circostanza (lo stupore dei vicini alla notizia della rovina di Walter) che, seguendo l’ordine del racconto, arriverà solo a p. 521, mentre nel frattempo  il romanzo va avanti, scava  nel passato,  occupa  quasi metà del testo con il memoriale di Patty (pp. 33-207) che entrerà nell’azione narrativa vera e propria solo a p. 413!!!

... dubbi ...

...l’intelaiatura, e pure la lunghezza, hanno richiesto uno sprofondamento nella durata della storia. Più volte si ricorda  Tolstoj, a cui certamente si rifa con la scrittura orientata alla rappresentazione complessiva di un’epoca. E d'altronde Guerra e pace è citato  più volte (pp. 176, 184 e 578). Attenzione però: la ripresa lavora sulle antitesi, non sulle affinità; la citazione si caratterizza come una posa romanzesca; ogni volta si è all’interno dell’autobiografia di Patty: Tolstoj serve per far colpo su Richard, per infilarsi nel suo letto attraverso il travestimento mentale di Natasha, o per farci vedere  in Pierre Bezuchov il fratello divenuto contadino.
 L’autore dietro a Freedom forse è un altro: Francis Scott Fitzgerald, a cui già fa ripensare la bellezza della prosa – malgrado qualche rischio di sovraesposizione della voce dell'autore. 
 
  ... due importanti aspetti...

...per  rendere plausibile tale incontro:  il tema della libertà quale ideale che, modificato  in valore assoluto, brucia i personaggi. E forse non è solo uno spunto figurativo l’ipotesi che la dendroica cerulea, l’uccellino in via di estinzione che potrà sopravvivere solo nella riserva protetta («Spazio libero»!), simbolo di Freedom, richiami l’Ode all’usignolo di Keats che troviamo nel  titolo Tenera è la notte. Inoltre posso azzardare che Fitzgerald  
( che ho letto più volte!!), riaffiora per quel  destino individuale costruito dalla trama. In Franzen vita e destino si presentano con tempi diversi nella battuta che egli  imita attraverso un fraseggio sintattico sfasato, raccontando intanto che è impossibile tornare indietro per eseguire delle correzioni, o per andare da un’altra parte: ed ecco Gatsby «così seguitiamo a bordeggiare come barche controcorrente, sospinte di continuo nel passato»,tutto incentrato sulle illusioni, sui ricordi, sul passato, e su come si vorrebbe far rivivere quest’ultimo in una maniera diversa al fine di cambiare il presente (trad. it. di T. Pincio, minimum fax, Roma 2011).




.. questo the end ci appartiene con  i personaggi che non vanno più all’assalto del mondo, restano in piedi e  procedono con un bagaglio di occasioni perdute, con i fantasmi degli affetti dispersi. 
Lo sappiamo, la vita è fragile, la libertà è catena e non coincide con la felicità.

venerdì 6 giugno 2014

VISITIAMO TRIESTE DURANTE IL Giro d'Italia Letterario con Italo Svevo e la cronaca interiore di "Senilità"

CON QUESTO POST PARTECIPO AL CONTEST 
 ...VISITIAMO TRIESTE ATTRAVERSO
 LA LETTURA DI .....

http://seunanottedinvernounlettore.blogspot.it/p/blog-page.html


Con Svevo  siamo ancora su autori del Nord Italia per questo tour letterario  attraverso  le regioni italiane  che abbiamo imparato ad apprezzare meglio attraverso i libri proposti e scelti dai partecipanti a questa interessante iniziativa.
Una speciale catena di lettura...


ECCO ALLORA......

Trieste ha una scontrosa
grazia. Se piace,
è come un ragazzaccio aspro e vorace,
con gli occhi azzurri e mani troppo grandi
per regalare un fiore;
come un amore
con gelosia.

U. Saba 



 
Significative le parole  di Umberto Saba, anch’egli triestino, anch’egli visceralmente legato alla città di confine dove è nato.. 
Trieste città di limiti e di superamenti. Italiana, austriaca, slovena, con un’anima nobile e melanconica; bellissima e decadente, altera e mai vanitosa, si specchia nelle onde di un mare che sembra bagnarla per alleviare i taglienti soffi della Bora invernale. Città di cultura, Trieste è musa ispiratrice dell’Arte. Saba l’amò, ma ancora di più deve, al fascino misterioso di questa città dalle armoniche contraddizioni, Italo Svevo

 ITALO SVEVO....CHI ERA COSTUI?

  
http://www.internetculturale.it/opencms/opencms/it/pagine/mostre/pagina_518.html#Pseudonimo di Ettore Schmitz (Trieste 1861 - Motta di Livenza, Treviso 1928),  romanziere italiano, la cui opera ha rappresentato  un momento di passaggio tra le esperienze del decadentismo italiano e la grande narrativa europea dei primi decenni del Novecento
Di famiglia ebraica, egli è riuscito grazie anche alle caratteristiche culturali di una città come Trieste, allora parte dell'impero austroungarico, ad assimilare una cultura mitteleuropea, che gli ha permesso di acquisire uno spessore intellettuale raro negli scrittori italiani del tempo. Al centro di questa sua formazione  da una parte la conoscenza della filosofia tedesca ( Nietzsche e Schopenhauer) e della psicoanalisi di Freud, dall'altra, l'interesse per i maestri del romanzo francese, Stendhal, Balzac, il naturalista  Zola, e i grandi narratori russi  Gogol', Turgenev, Tolstoj, Dostoevskij e Cechov.
Svevo approfondì queste letture nel tempo libero che gli lasciava il suo lavoro di impiegato in banca, che dovette iniziare nel 1880 dopo il fallimento della ditta paterna. Intanto collaborava come critico teatrale e letterario a "L'indipendente", giornale triestino sul quale nel 1890 comparve a puntate la sua novella L'assassinio di via Belpoggio.

 Il romanzo  a cui lavora successivamente,  Senilità (1898), fa riferimento non  al dato anagrafico bensì alla patologica vecchiaia psicologico-morale di Emilio Brentani. Questa  figura sveviana dell' "inetto" è circondata da altri personaggi che acquistano spessore: la sorella Amalia, malinconica e "incolore"; Stefano Balli, scultore di poca fama ma uomo energico nella vita e fortunato con le donne; la sensuale ed esuberante Angiolina. Emilio, letterato di scarso successo, prende a modello l'amico Balli e, nel tentativo di riscattare la mediocrità e il grigiore della propria vita, intreccia con Angiolina una relazione che si rivelerà fallimentare per l'incapacità di Emilio di tradurre in pratica la lezione dell'amico e per la tenacia con cui proietterà nella donna i propri sogni idealizzanti.


https://laeterza.files.wordpress.com/2011/05/senilitc3a0-sistema-dei-personaggi.jpg
MAPPA LOGICO-CONCETTUALE

 Senilità, romanzo interamente votato alla minuziosa analisi psicologica attraverso il sapiente uso del discorso indiretto libero,  ruota intorno a quattro personaggi principali.
Emilio Brentani, il protagonista, prototipo del personaggio della narrativa di Svevo, un inetto, del tipo molto rappresentato nella letteratura della "crisi" del primo Novecento, nevrotico ed insicuro, trattato dall'autore con ironia, ma anche con affettuosa partecipazione emotiva. La sua esistenza è prudente, "in difesa", condotta in una condizione di rarefazione vitale, di senilità appunto, come ammetterà lo stesso protagonista. La sua conoscenza del mondo e della vita sono filtrate attraverso i libri, la lettura, più che attraverso l'esperienza diretta. E' un intellettuale che vive le difficoltà e il disordine di una borghesia senza più un centro e valori stabili, priva di certezze. Un uomo che si è creato degli alibi e una falsa rappresentazione di se stesso per evitare un'altrimenti penosa consapevolezza.

Angiolina Zarri, giovane amorale, ignorante,  insensibile, bugiarda. Idealizzata da Emilio, per il quale rappresenta la donna, la salute, la potenza dell'eros. In realtà, dietro la forte carica vitale, anche io come lettore ho avvertito  una personalità rozza, poco individuata. Dietro la evidente sensualità ho notato mancanza  di impegno emotivo.

Stefano Balli,  scultore artisticamente "fallito", ma narciso, con un'alta considerazione di se stesso, di grande successo presso le donne oltre che della riverente considerazione di Emilio. In apparenza un vincitore, in realtà anch'egli mi si è mostrato come  personalità  che non sa amare, che pecca a volte di insensibilità e di scarsa immaginazione.  Insomma un Don Giovanni incapace di un rapporto paritario con la donna, bensì elementare ed affettivamente povero.

Amalia Brentani, sorella di Emilio, figura dolce, delicata ed appartata, il modello femminile tradizionale. La sua vita è dedita alla famiglia, alla cura del "nido" familiare. Il suo comportamento si caratterizza per il  decoro e la rispettabilità borghesi, fino al punto da reprimere gli istinti, soprattutto quelli amorosi.
Tuttavia ho riscontrato, in questo personaggio riservato, una sensibilità, una dolcezza, un pudore, che ne fanno una presenza tutt'altro che mediocre, capace di provare forti sentimenti, come quello, negato, per il Balli.


 
L'eros, dunque, è l' elemento disgregatore dell'esistenza borghese.  Mentre la misoginia che colora il personaggio di Angiolina, ha dei punti di contatto con le teorie espresse sulla donna proprio in quegli anni dal tedesco Otto Weininger,
Sullo stile, molti hanno affermato che Svevo scrive male, fuori dagli standard raffinati della prosa d'arte. Ed in realtà credo che il suo sia uno stile espressivo molto vicino al parlato, con molti vocaboli settoriali,  testimonianza , caso più unico che raro in Italia, di una soggettività maturata nell'ambiente di una ricca borghesia mercantile e cosmopolita, come quella triestina del tempo


 http://cmapspublic3.ihmc.us/rid=1G797G811-59RHBK-2HM/mappa%20letteratura%20ire.cmap?rid=1G797G811-59RHBK-2HM&partName=htmljpeg


 
 LA CITTA'DI TRIESTE  IN SENILITA'
 
In Questo romanzo le vicende si svolgono  a Trieste, città in cui nacque Italo Svevo. Della città sono descritti differenti luoghi, sia secondo caratteristiche naturali (vie, mare, interni di abitazioni) che sociali (centro animato dalla borghesia in festa per il carnevale, ambiente familiare - popolare di Angiolina, - personaggio-chiave-).
Lo spazio è sempre definito con estrema precisione, poiché l’autore, conoscendo bene Trieste, la descrive minuziosamente e cita nomi di piazze, giardini, strade cosicché procedendo nella lettura, si va delineando nella mente del lettore la mappa della città
 

Le descrizioni sono affidate al narratore , ma spesso riflettono l’ottica di Emilio. I luoghi  non sono descritti per quello che sono ma per quello che appaiono agli occhi delle persone. Potremmo affermare che la città sia vista attraverso i filtri o i colori dello stato d’animo dei protagonisti della storia.
Lo stato d’animo di Emilio evolve con il procedere delle sue vicende amorose con Angiolina. I primi incontri tra i due avvengono a Sant’Andrea, luogo sereno ed idilliaco.

lunedì 26 maggio 2014

Il Contest di di Bogomilla Hopp Kids con le sue “12 fiabe in cerca d’autore”: qui da me sfila Biancaneve...


Con questo post partecipo al Contest di Bogomilla Hopp Kids 
“12 fiabe in cerca d’autore”.

...PER IL MESE IN CUI SBOCCIANO LE ROSE 
L' APPUNTAMENTO E' CON BIANCANEVE !!!

Quando ero bambina amavo tantissimo le favole/fiabe che mi raccontavano i miei nonni materni (Lorenza e Franesco)...mi piacciono ancora oggi e  la  cosa che mi ha sempre sorpreso è stato  scoprire che dietro ognuna di esse ci sia un significato arcaico e profondo.
http://maisonderose.files.wordpress.com/2014/04/biancaneve-e-i-sette-nani-e-altre-fiabe-dei-fratelli-grimm-1983fabbri-editore.jpg

Nella favola Biancaneve, l'aspetto oscuro della parte femminile è rappresentato dalla regina, sua matrigna, che è una maga cattiva, e quello positivo da Biancaneve, ragazza pura, buona e bella.
Nella versione originale la regina è descritta come una donna bella e matura, col pieno controllo dei suoi poteri magici femminili. Travestita da vecchia, offre a Biancaneve una mela che è avvelenata sulla parte rossa, colore significativo.

 LA STORIA...CONTINUA...

Avendo assaggiato la mela, Biancaneve, creduta morta, viene posta in una bara di cristallo e viene visitata da tre uccelli: una civetta, un corvo e una colomba.La civetta è da sempre associata alla morte, alla saggezza del subconscio e all'autorealizzazione. Anche il corvo è un uccello associato alla morte mentre la colomba simbolizza l'illuminazione.
Biancaneve viene in seguito "svegliata" da un principe che la sposa e la rende regina. Ella ora  è  una donna con tutte le sue  energie  creative. 
L'intera storia può essere vista come un'allegoria dell'iniziazione alla vita adulta, alla fase della Madre. E' anche interessante notare che, all'inizio della storia, la vera madre di Biancaneve cuce seduta vicino ad una finestra di legno d'ebano. Mentre guarda la neve cadere, si punge con l'ago e le gocce di sangue cadono sulla neve posatasi sul davanzale. Il sangue è così bello sulla neve bianca che lei esprime il desiderio di avere una bambina con la pelle bianca come la neve, le labbra rosse come il sangue e i capelli neri come l'ebano. Poco tempo dopo dà alla luce una bambina con queste fattezze.
I colori sono significativi, essendo quelli delle " TRE DEE CHE RAPPRESENTANO GLI ASPETTI DELLA VITA DELLA DONNA."
Nella storia di Biancaneve tutti e tre gli  aspetti sono rappresentati, come anche il quarto, quello dell'Incantatrice.
Biancaneve rappresenta dapprima la RAGAZZA PURA, la sua vera madre rappresenta la fase della MADRE. La regina interpreta il ruolo della bella INCANTATRICE  e poi quando si traveste, quello della STREGA...


 ... OGGI LA POTREMMO RAPPRESENTARE IN ALTRO MODO ???
 
"C'era una volta una bella principessa, di nome Biancaneve. La sua malvagia matrigna, la Regina, temeva che un giorno la bellezza di Biancaneve avrebbe superato la sua, così ricoprì la principessa di stracci". 
Come reagirebbe allora oggi se la vedesse indossare un abito di
…..Valentino ??!!

http://www.vogue.it/people-are-talking-about/parties-events/2010/10/biancaneve-fashion-musical

...o  sontuosi modelli di Oscar de la Renta!!?? ...


....che rendono una donna elegentemente abbigliata  per un  singolare e misterioso party !!!


...ma  da sempre invidiosa della bellezza di Biancaneve, ora la regina cattiva invidia alla figliastra anche il guardaroba!
 Come biasimarla, dal momento che Biancaneve e i suoi sette nani  vestono alternativo ??!!
 
http://justsimplyj.com/how-to-dress-like-a-disney-princess


 ...con  la Rivista  Vogue che  pubblicizza una originale principessa...
  
 http://whatmakesthedifference.altervista.org/wp-content/uploads/2014/02/disney-vogue-13.jpg


...  giovanissima in stile  Cartoons
 
http://whatmakesthedifference.altervista.org/wp-content/uploads/2014/02/disney-princess-biancaneve-3.jpg

...o in   stile DONNA CON CURVE


...ma per la stagione che sta per esplodere, il più opportuno è lo stile fashion/Disneybound...per un Concerto estivo...





...ma il frutto del peccato di Biancaneve ha sedotto l’animo malizioso della donna - designer Elisabetta Franchi che per il prossimo autunno inverno 2014 2015 utilizza uno sfondo di enchanted forest onirica e inquieta, il winter-code 

 http://lookupradio.com/wp-content/uploads/2011/09/dress-code-300x338.png
https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3rVobFWlJkbGbNeMBSKuSF4lRccIKqvtA9vNdfWBkZzWnB4e4M5jJQyO3j-CTVmJUwE-pod8AM0CY0pGmvh1m2m9zauZl4JPFLwsTSWto6htOWjaH-y_JerA5wOLPSiS963E_1VL7bE5W/s1600/Listener+(4).jpg ...si rivela come un appeal fairy-chic....
seducente al massimo, una misteriosa atmosfera del bosco con  fantasie bianche delle stoffe in capi ora romantici in twill di seta, ora sensuali in crepe elasticizzato, ora impeccabili e moderni in raso duchesse.
...la novità della collezione,  il doll style: punto vita alto,  le gonne a tulipano, a ruota o a trapezio, il tutto per rivelare l’angelica malizia della donna di Elisabetta Franchi, o in color avorio...



 
uso di  tessuti raffinati...
 
 
o color  fondente e cremale tonalità della terra
 


http://orestecarlini.it/Myfilesin/storia%20animata.gif
MA TORNANDO ALLA
 
 
 
... possiamo  leggere qui versioni più antiche . 


Illustrazioni di Franz Juttner - 1910
 
 
...ammirare  QUI bellissime illustrazioni vintage della fiaba...
 
...oppure 


...QUI ,  illustrazioni vintage della fiaba.

...Qui UN VIAGGIO NEL TEMPO CON  bambole di carta da ritagliare e vestire -  album del 1938...


 
...per rivivere le fantastiche sensazioni della fanciullezza
 
 
...e come ci suggerisce BEGONIA  , le immagini si possono stampare a colori, incollare su cartoncino, ritagliare E SE se le mettiamo in  una bella scatola decorata, possono diventare un regalo  speciale per qualche bambina romantica ED ANCHE UN MODO PER RIAPPROPRIARSI DI VECCHI PASSATEMPO.
 
http://www.gifmania.it/Gif-Animate-Walt-Disney/Immagini-Animate-Film-Disney/Gif-Animati-Biancaneve-Sette-Nani/Principe/Principe-85515.gif

..ED ORA UN VIAGGIO NEI LUOGHI FIABESCHI DEL  Mese di maggio Biancaneve CON ...

 
 

mercoledì 14 maggio 2014

DESIGN ECO FASHION PER ABBIGLIAMENTO IN LINEA CON L'AMBIENTE NELLA Rubrica Verde del 14 maggio





http://www.amazon.com/Eco-Fashion-Sass-Brown/dp/185669691XCon grande piacere ho seguito l'uscita del libro di Sass Brown edito da Logos, Eco Moda di Sass Brown che  presenta una serie di realtà che riescono a fare la differenza nell’area del design sostenibile applicato alla moda, sfatando il pregiudizio che il design sostenibile sia un cattivo design e mettendo in luce la produzione di aziende che creano abbigliamento e accessori di ottimo design con coscienza e consapevolezza. Eco Moda non solo mette in luce la gamma di prodotti disponibili in tutto il mondo, ma spiega le storie alla base della loro produzione e racconta delle comunità che da essi traggono sostentamento, segnalando dove e come essi fanno la differenza.


Oltre a tracciare il profilo di nuovi ed emergenti designers nel mondo della eco-moda, Sass Brown offre una panoramica delle case di moda più importanti che sviluppano iniziative etiche. L’autrice presenta ad esempio un marchio del lusso come Salvatore Ferragamo e le sue borse ecologiche fatte esclusivamente di materiali naturali, privi di sostanze chimiche e inquinanti. Fa inoltre un profilo della collezione “Fai da te” di Vivienne Westwood, delle T-shirts di cotone biologico di Katherine Hamnett e il progetto di upcycling “New Vintage” di Yves Saint Laurent.
Questo libro rende onore all’opera che i pionieri dell’industria della moda stanno compiendo per conciliare le preoccupazioni per il nostro pianeta e i suoi abitanti con le loro strategie aziendali. I designers e i vari marchi preludono a un cambiamento nell’industria della moda che si realizza nell’ideare modelli di impresa totalmente nuovi, nel reciclare, nel ri-usare, nel ri-progettare, nel creare processi manufatturieri sostenibili, nel destinare gli scarti a fini diversi dalle discariche, nello sviluppare comunità e commercio equo. Questo libro delinea un design di valore che ripaga dal punto di vista etico.
Stilisti di alta moda come Saint Laurent e Manolo Blahnik, hanno creato una linea di accessori all’insegna della sostenibilità e sono stati i protagonisti della sfilata Vogue Tonne Goodman e Tabitha Simmons“,il 29 marzo 20011 al Rockfeller Center di New York. Le firme: Prada, Balenciaga, Burberry, Marc Jacobs, Diane von Furstenberg, Manolo Blahnik, Oscar de la Renta, Stella McCartney, Jason Wu, Alexander Wang, Tory Burch, Derek Lam, Marchesa, Marni, Michael Kors, Rachel Roy, Rag & Bone, Thakoon, e molti altri ancora.


" Eco-fashion may have fielded its share of praise and brickbats, but even concerned citizens of the world have trouble teasing out the meaning of the term, let alone its relevance on an increasingly hot, flat, and crowded planet. Leave it to Sass Brown, a full-time professor at the Fashion Institute of Technology in New York, to pierce through the semantic morass. Her book, Eco Fashion (2010, Laurence King), doesn’t just provide a roadmap to the multiple facets of ecological design, but it also follows the players who are charting this nascent but vital terrain. Above all, Brown’s tome is a historical record. “I feel that eco-fashion has reached a tipping point,” she tells Ecouterre, “where the best of the best are simply the best in the industry. And that needs to be recorded, celebrated, and communicated.” 

 Ogni stilista ha accettato di lavorare in linea con il progetto della NRDC, per trasformare le industrie tessili in un settore ecosostenibile. Sfruttando capi lussuosi e marchi di alta moda, il progetto ha influenzato l’intero mercato di abbigliamento: specificando sull’etichetta di capi di lusso che si tratta di un prodotto sostenibile, l’utenza potrà associare la sostenibilità al prestigio della marca così da rendere i “capi verdi” più richiesti e diffusi.


http://img2.timeinc.net/people/i/2006/stylechannel/ireallylovemy/061211/sienna_miller2_400x400.jpg
Anche se in Europa l’eco-moda non è apprezzata quanto negli Stati Uniti, Sass Brown, autore e professore presso il Fashion Institute of Technology, afferma che il 2011 è stato l’anno della moda ecologica. Le etichette di lusso eco-fashion hanno potuto così influenzare i gusti dei consumatori tanto da garantire una produzione di abiti green su più ampia scala.

L'eco-fashion è quello di produrre la moda ed il design d'autore in armonia con l'ambiente . Eco-fashion, oltre a cercare di proteggere il pianeta e dei suoi processi naturali, considera gli esseri umani come parte di questo ambiente, allora si può dire che l'eco-fashion è etico ed ecologico.
Questo movimento è in corso in diversi paesi e soprattutto nelle nuove proposte di designer indipendenti, ma l'influenza era tale che le grandi industrie di abiti  hanno cambiato alcuni dei loro processi, in quanto sono troppo inquinanti, e dei loro clienti cominciano a rivendicare la responsabilità di cura per l'ambiente e per i lavoratori.

Foto: Sass Brown
 
Esempi come tendenti direttamente alle pecore che forniscono lana, lavoro del tessuto in una rete familiare dove tutti coloro che contribuiscono alla produzione lo fanno perché godono l'atto di lavorare la maglia a mano
In Cile ci sono diverse proposte che si sono regolate in questo modo, consapevolmente o no, e i media hanno messo in evidenza come dei designer cileni  hanno fatto produrre capi a mano, e questo porta a risparmio energetico, dove c'è più contatto con l'artigiano, ed in questo modo si può promuovere questo tipo di lavoro e si eccelle con un design etico, equo ed ecologico. Pitti Palacios , NU2 design , Chantal Bernsau sono alcune delle tante proposte che potrebbero essere classificati come eco fashion

http://www.chantalbernsau.cl/wp-content/uploads/2009/12/img_blog-noticias-0021.jpg
Se si vuole interiorizzare ciò che sta accadendo nel mondo leggiamo dunque questo libro: "Eco Fashion" di Sass Brown, specializzata in questo settore del design e visitiamo questo sito: www.ecofashiontalk.com , con tanto materiale su questo argomento.
È interessante notare che questo movimento - infatti siamo tutti colpiti e dobbiamo coinvolgere su problemi ambientali-  dimostra che l'industria della moda ha bisogno di un reset e anche prendere parte a migliorare i processi produttivi.
Ognuno di noi può anche collaborare riutilizzando i vestiti non più indossati, trasformandoli in nuovi prodotti o semplicemente donare alle persone che se ne occupano, diventando interessati alla provenienza e processo di produzione degli abiti che acquistiamo e usiamo.
Si spera che sia sempre più necessario per i consumatori di tutto il mondo che i vestiti siano fatti per l' uso quotidiano , oltre ad avere un design eccellente qualità, sociale e responsabilità ecologica.



http://www.slowfashionspain.com/wp-content/uploads/2012/02/77879_499047150131_510775131_7772472_3487069_o.jpgSono il direttore del  Fashion Institute of Technology di studio di New York e all'estero con programma a Firenze, Italia. Come designer per più di 25 anni, ho avuto la fortuna di lavorare, di fare volontariato, consulenza, conferenze e condurre laboratori per le cooperative di piccole e medie dimensioni ed etiche  delle donne di tutto il mondo. Il mio  libro " Eco Fashion ", o  Eco moda nelle traduzioni spagnole e italiane, è il mio tentativo di mostrare una parte del lavoro straordinario svolto dai designer di talento e creativi che lavorano con  coscienza attraverso  scelte di materiali che seguono i propri processi, arduo  lavoro e  operando  per migliorare il nostro ambiente così come l'industria, senza compromettere  design e estetica. Il libro ha portato allo sviluppo del mio sito, che  è destinato ad essere un sportello unico per  il professionista del settore, cercando di fare un cambiamento nelle sue pratiche, e per promuovere la moda con le fashionistas eco tradizionali. Sentivo che era di vitale importanza per promuovere e mostrare una parte del lavoro straordinario svolto dai designer etici, come ho sentito che  l'industria aveva raggiunto un punto di svolta  ed inoltre  per sfatare   l'obsoleto  mito della moda'.


http://blog.urbanoutfitters.com/files/ecofashionbookinside.jpg
"Eco-fashion" is a term sprinkled about everywhere lately, but is the movement a fad or new standard for the fashion industry?


http://static.booktopia.com.au/internals/9781856696913-2.jpg
One of the strongest trends in fashion is the expression of ecological, social and community consciousness, which has recently moved upscale from organic cotton T-shirts to high fashion.